Alessandro Borghese approda nella "Food Valley" per la settima tappa e torna con un nuovo episodio alla ricerca del miglior ristorante con bottega di Parma e Provincia. Martedì alle 21.15 su Sky Uno
Questa settimana chef Alessandro Borghese (VAI ALLO SPECIALE) approda nella Food Valley, nella zona di Parma, per la settima tappa alla ricerca del miglior ristorante con bottega di Parma e Provincia. La Food Valley è una delle zone più amate dai buongustai di tutto il mondo. Qui è tutto “godurioso”: il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma, il culatello di zimbello, gli anolini, la torta fritta, ma non solo, l’elenco potrebbe continuare all’infinito. E allora si può decidere di andare a fare la spesa oppure di andare al ristorante, ma qui c’è una terza possibilità: fare la spesa direttamente al ristorante, oppure si può mangiare proprio dove si fa la spesa. Insomma, si può optare per i ristoranti con bottega. Un tempo si chiamavano “salsamenterie”, ed erano, nella sostanza, delle salumerie con qualche tavolo nel retro dove poter mangiare. Oggi, alcune di queste, si sono evolute in veri e propri ristoranti. Ma quali di loro non hanno smarrito l’anima genuina della bottega? Chi di loro ha in menu le prelibatezze in vendita nel bancone? Chef Alessandro Borghese è a Parma per scoprirlo.
A sfidarsi – nell’episodio di martedì 19 gennaio, alle 21.15 su Sky Uno e sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV – ci sono Monica con Xalumeria 3 Portici, Elio con Alfione, Giselda con Golosia e, infine, Achille con Trattoria Scarica. In palio per il vincitore, l’ambitissimo titolo di miglior ristorante e un contributo economico di 5mila euro da investire nella propria attività. In questa puntata l’anolino, pasta fresca che a Parma si cucina almeno dal 1200, è la categoria special, che si aggiunge alle altre quattro da votare: location, menu, servizio e conto.
I RISTORANTI DELLA PUNTATA
XALUMERIA 3 PORTICI (Fontanellato): Monica (55 anni), dopo aver calcato le passarelle di importanti griffe, oggi è la titolare della risto-bottega: “Quando porto i piatti ai tavoli mi prendono in giro perché sfilo ancora” afferma. Per Monica la sua non è una semplice bottega di paese, dove poter comprare pasta fresca fatta in casa, formaggi e salumi tipici, ma anche un posto dove sedersi a mangiare se non hai voglia di tornare a casa. Il locale, che si trova sotto i portici di un santuario seicentesco, presenta banconi pieni delle eccellenze del territorio con piatti pronti da portare via o da mangiare nella zona ristorante, in cui ci sono tavolini circondati da scaffali colmi. La bottega rivende anche prodotti come fosse un piccolo negozio di alimentari di paese.
ALFIONE (Parma): Elio (59 anni) ha coronato il suo sogno di fare il ristoratore cinque anni fa con l’amico Massimo, detto Alfione, aprendo un ristorante accanto alla salumeria storica del padre del suo socio. Da fuori i due posti hanno ingressi diversi, ma, una volta entrati, la salumeria e il ristorante, uniti da un corridoio, sono un’unica realtà. Alfione è un locale ricercato e un po’ “fighetto” perché Elio è molto attento all’estetica. In cucina, la tradizione parmigiana si unisce a un gusto contemporaneo con eccellenze del territorio (torta fritta, anolini e tortelli) e piatti al passo con i tempi come l’avocado toast. Fiore all’occhiello, però, rimane la salumeria storica, dove Elio e Massimo hanno aggiunto qualche tavolo per permettere ai clienti di mangiare circondati dalle eccellenze del territorio.
GOLOSIA (Salsomaggiore Terme): Giselda (49 anni), spigliata e verace, ha girato il mondo, facendo street food. Per questo è sicurissima di quello che vende e serve a tavola nell’osteria con bottega aperta un anno fa insieme al compagno Edoardo. Tutto quello che Giselda serve è artigianale: dalla giardiniera, cotta a monoporzione, alle “marmellose”, a metà tra marmellate e confetture. Golosia è la tipica osteria rustica con arredamento in legno e tovagliato di carta. Fiore all’occhiello del locale è l’angolo dedicato alla preparazione della pasta fresca, fatta sul momento dallo chef o da Giselda, composta solo di semola senza farina bianca e tuorli.
TRATTORIA SCARICA (Alberi): Achille (56 anni) è il titolare della trattoria, che si trova a pochi chilometri da Parma. Il locale appartiene alla sua famiglia dal 1946, quando il nonno rilevò l’antico bazar, trasformandolo in una trattoria con bottega. La pasta fresca è fatta nel laboratorio di famiglia ed è custodita come un gioiello nei frigoriferi del ristorante. In cucina non ci sono cuochi, ma “rezdore”, figure mitiche che impastano e cucinano da sempre. All’ingresso si viene accolti da un tripudio di salumi appesi e dal bancone con i formaggi, le verdure e le salse prodotte in loco. La trattoria ha arredamenti moderni, senza fronzoli. Achille ha riempito le pareti di quadri, stampe e fotografie che ritraggono i luoghi e le grandi icone di Parma.
La puntata di Alessandro Borghese 4 Ristoranti si è avvalsa della collaborazione di Comune di Parma – Assessorato Attività Produttive, Turismo, Progetto UNESCO, e di Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, Comitato per Parma 2020 e Teatro Regio di Parma.