Dopo la puntata inaugurale ambientata a Milano e dedicata al “delivery”, martedì 15 dicembre alle 21.15 su Sky Uno, chef Alessandro Borghese va in moto per una gara unica. LE ANTICIPAZIONI
Dopo il "debutto" milanese (4 Ristoranti, l'intervista a Umberto di "Slow Sud – Ristorante Terrone"), nella seconda puntata, lo chef asseconda la sua grandissima passione per la motocicletta e sale in sella alla ricerca del miglior ristorante per bikers della Ciociaria. Qui, nel cuore del Lazio, non sempre per dare gas bisogna essere in cucina. I motociclisti sono dei viaggiatori speciali, amano scoprire il territorio e le sue prelibatezze, curva dopo curva: in Ciociaria ogni tornante nasconde un’emozione, un incantevole paesaggio, un borgo medievale o un cartello con scritto “brace”, e il motociclista frena per concedersi una sosta. Ma cosa si mangia in Ciociaria? Come si destreggia un biker tra i piatti tipici come la pecora al sugo, le sagne e fagioli, l’abbacchio e le spuntature di maiale?
gli sfidanti in gara
A contendersi il titolo – nell’episodio di martedì 15 dicembre, alle 21.15 su Sky Uno e sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV - ci sono: Francesca con Biker Bistrot, Valerio con Il Locandiere de Core e de Panza, Pierantonio con La Taverna del Castello e, infine, Marco con l’Osteria Volsci. In palio per il vincitore, l’ambitissimo titolo di miglior ristorante e un contributo economico di 5mila euro da investire nella propria attività. In questa puntata la categoria special, ossia il piatto su cui tutti gli sfidanti sono chiamati a confrontarsi, è l’abbacchio, un simbolo della cucina ciociara e molto richiesto dai motociclisti.
Le prossime puntate
Si svolgeranno in alcuni dei luoghi più affascinanti e caratteristici della Penisola: tra gli altri, ci sono Bari, Riviera Romagnola, Val d’Orcia e Val di Chiana in Toscana, Basilicata e Parma. Come da tradizione, ogni pasto è preceduto dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Tutto viene osservato nei minimi dettagli, per un’analisi scrupolosa che prosegue poi anche durante il pasto, concentrandosi sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine si scopre il giudizio di chef Borghese, che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica. Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.
approfondimento
4 Ristoranti, l'intervista a Umberto di Slow Sud – Ristorante Terrone
i ristoranti della puntata
BIKER BISTROT (Frosinone): Francesca (44 anni) è la titolare, la chef e l’anima del locale. Si arrabbia spesso se qualcosa non va nel verso giusto. Il suo ristorante a conduzione familiare, che si trova nel centro di Frosinone, è pensato come casa dei motociclisti, un luogo di incontro per gli amanti delle due ruote, dove pianificare i viaggi da fare. Il locale propone una cucina american style, con “hamburgeroni” gourmet che portano i nomi delle varie case automobilistiche, ma nel menù non mancano piatti della tradizione ciociara. Esteticamente il Bike Bistrot è a metà tra il pub e il ristorante, con molti oggetti e riferimenti al mondo bikers: nella sala interna ci sono anche le motociclette esposte. La mise en place è semplice e rustica.
IL LOCANDIERE DE CORE E DE PANZA (Acuto): Valerio (43 anni) è il titolare e lo chef. L’edificio che ospita il ristorante nasce nel 1971 come locale adibito alla vendita di prosciutti e mozzarelle, tutto in legno scuro. Uno chalet in Ciociaria che Valerio ha trasformato in un vero ristorante, portandolo da 40 a 100 coperti. Un enorme braciere campeggia accanto all’ingresso del locale, che presenta all’interno due sale ariose in stile moderno. Il menù unisce piatti della cucina ciociara a quelli della tradizione. Se in cucina qualcuno sbaglia, Valerio urla e si fa sentire; in sala, però, diventa un vero oste, intrattenendo i clienti con la fisarmonica e gli stornelli laziali.
LA TAVERNA DEL CASTELLO (Fiuggi): Pierantonio (50 anni) si autodefinisce “allegro e frizzante, il giullare che tutto fa e tutto controlla”. La sua taverna si trova in un borgo antico, all’inizio della Cimetta, uno degli itinerari ciociari più amati dai biker. È in stile medievale ed è scavata nella pietra con grandi travi di legno. La cucina, che è a vista e si affaccia su una delle salette, unisce i prodotti del territorio ai piatti tipici della cucina laziale: la classica carbonara, per esempio, viene arricchita con funghi porcini. Ci sono un buffet con taglieri e cestini colmi di prodotti del territorio, non in vendita, ma utili a mostrare al cliente quel che può mangiare.
OSTERIA VOLSCI (Frosinone): Marco (43 anni) è il titolare “generoso e pignolo al punto giusto”. Sta principalmente in sala, dove dirige i lavori con molti sguardi e poche parole. L’osteria si trova a soli 100 metri dal casello dell’autostrada, una posizione strategica per i biker. Una passione per le moto che lo stesso Marco (in box ha tre moto, “veri e propri gioielli da custodire”) condivide con sua moglie. La cucina propone piatti nazionali di carne e di pesce e piatti della tradizione ciociara. Tra i primi, spiccano le fettuccine all’amatriciana e gli spaghettoni cacio e pepe. Molto apprezzati sono anche la pecora al sugo, la bufaletta in umido, gli arrosticini e l’abbacchio.