Antonino Cannavacciuolo a Sky TG24: "I ragazzi sono il nostro futuro"

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Lo chef del ristorante stellato Villa Crespi e padrone di casa nelle vesti di professore per Antonino Chef Academy (tutti i martedì su Sky Uno), parla dei concorrenti del programma e della sua opinione rispetto alle misure anti-Covid 

Antonino Cannavacciuolo, protagonista su Sky Uno con la sua nuova edizione di Antonino Chef Academy (VAI ALLO SPECIALE), tutti i martedì in prima serata, è stato ospite ieri sera a Sky Tg24. Lo Chef ci ha raccontato della seconda puntata che ha visto la presenza di un ospite d'eccezione, la chef africana Elsa Viana, ma oltre all'entusiasmo con cui ha parlato del suo programma, non ha nascosto la sua preoccupazione rispetto alle nuove misure restrittive in arrivo per l'intera ristorazione (CORONAVIRUS LO SPECIALE) e ha espresso il suo pensiero senza filtri: "Per ora ascolto, chiudo e aspetto, quando questo momento sarà finito, dirò la mia, non solo per me, ma per l'intera categoria".

Prima di passare a parlare dei provvedimenti e dei decreti sul tema Coronavirus, davanti ai microfoni di Sky Tg24, Cannavacciuolo ha prima voluto sottolineare quanto la nuova stagione di Antonino Chef Academy lo entusiasmi e lo coinvolga in prima persona, per il maestro, i concorrenti non sono solo degli sfidanti in gara: "I ragazzi sono il nostro futuro, devono sbagliare e devono anche essere arroganti alla loro giovane età, sono menti pulite dalle quali, sia in Accademia che a Villa Crespi, io stesso a 45 anni prendo ispirazione, hanno buone idee e sono veloci di testa".  Villa Crespi, il ristorante stellato (LE FOTO) dove approderà l'allievo migliore dell'Accademia, è il premio in palio, il vincitore infatti avrà l'onore e l'onere di far parte dello staff, "dalla prima edizione abbiamo in brigata Davide Marzullo e quest’anno speriamo di averne un altro ancora migliore".

Antonino Cannavacciuolo sulle norme anti-Covid

In risposta alla domanda circa la difficile situazione che la ristorazione (e non solo) sta vivendo, lo chef di Vico Equense non nasconde le sue perplessità. "In questo momento dobbiamo fare i bravi, noi portiamo il nome dell’Italia nel mondo, Villa Crespi, come altri, non è un semplice ristorante dove ci si siede per fare un’abbuffata, noi cerchiamo di far conoscere i nostri prodotti e creare emozioni. Cannavacciuolo in questo momento non dice niente, sta fermo, chiude e ascolta quello che gli dicono, dopo, quando tutto passerà ci dobbiamo far sentire, tutti noi del settore. Da noi arrivano persone da tutto il mondo, creiamo circuiti e oggi cerchiamo di difendere i nostri dipendenti (sono circa 170), ma ci dobbiamo fermare, non possiamo essere trattati così, dopo tre mesi di chiusura ci richiudono, è un discorso sbagliato dall’inizio". 

 

Cannavacciulo si rammarica davanti al fatto che si sia "fatto troppo poco quando siamo stati chiusi, poco per non dire niente…e adesso ci ritroviamo nella stessa situazione, questo lo dico perché mi sento offeso, non deve succedere. Come si dice a Napoli, “a bocce ferme” dirò la mia". 

 

 

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