Il giudice ha respinto la ragazza che con Freedom ha cercato di avere una sedia. Lei non l'ha presa bene, ha replicato sul palco e fuori
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Se c'è una sera in cui il concetto di Freedom, libertà, è stato esaltato, è accaduto a X Factor durante l'esibizione di Cecile davanti al giudice Mika. Tre minuti e mezzo di tensione, che hai coinvolto, indirettamente, sia gli altri giurati che seguivano da un monitor, sia i concorrenti in attesa di salire sul palco.
Cecile ha chiuso gli occhi ed è partita con la sua versione di Freedom mostrando carattere, sicurezza e fisicità, al punto che la sua forza scenica dopo pochi secondi è stata sottolineata da Hell Raton. Concorda con lui Manuel Agnelli che però annuncia qualche perplessità: "è lì su tre note", commenta. A guardarla in volto Cecile è una leonessa, Mika con la testa annuisce, segue il ritmo. Terminata l'esibizione i ragazzi nel backstage, che stanno aspettando il loro momento, la applaudono. E intanto davanti alle telecamere inizia un'altra partita.
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L'esordio di Mika è promettente: "Sei un uragano di vita, un uragano di voglia", le dice. E mentre gli altri ragazzi la vogliono sulla sedia, Mika le dice che non è totalmente all'altezza di questo pezzo: il volto di Cecile si trasfigura, le dice che "le note che sono lì in alto non sono state cantate, non sei arrivata". Lei annuisce impercettibilmente. I suoi colleghi dicono che se manda a casa lei andranno tutti a casa. Emma sottolinea che Cecile è forte e pochi secondi dopo osservando l'operato di Mika mormora..."sei cattivissimo!". Ma queste sono solo schermaglie, il duello inizia quando Mika le dice che non è pronta e lei dopo un attimo di smarrimento replica che lo è e può dare tanto. Mika prova a placarla dicendo che il tempo è poco e lei non molla: "Sento di essere al posto giusto e di meritarmi quella sedia". Mika forse non si attendeva una simile reazione, si prende un secondo di pausa e poi si complimenta per la grinta e l'energia spaziale "ma non sono d'accordo con te". Alessandro Cattelan e gli altri giudici le leggono sul volto lo sguardo fiero. E siamo all'epilogo, sancito dalla frase: "Quella sedia lì non è tua". Cecile lo guarda un attimo negli occhi e se ne va. Senza salutare.