È tutto pronto per la partenza di Antonino Chef Academy, in onda da questa sera tutti i martedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 455. Ospite della prima puntata sarà lo chef Yoji Tokuyoshi.
“Quando si parla di creatività in cucina, il pensiero corre inesorabilmente a Yoji Tokuyoshi che la celebra da un paio di anni nel ristorante omonimo milanese. Con l'umiltà che contraddistingue i popoli del Sol Levante, ma con quel rigore che trova pochi pari altrove, lo chef porta in tavola piatti dai sapori decisi, talvolta insoliti, in un ideale viaggio tra il Giappone - suo paese natale - e l'Italia, culla della sua crescita professionale.”
Così si legge sulla Guida Michelin a proposito dello chef giapponese Yoji Tokuyoshi. Classe 1977, per nove anni ha lavorato all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, di cui è stato sous chef e nel 2015 ha aperto un ristorante a Milano, che porta il suo nome.
A 18 anni se ne è andato da Tottori, la città del Giappone dove è nato, con l’obiettivo di affrontare Tokyo. La strada di farmacista, che sembrava già scritta per lui, non era quella giusta, perché quello che desiderava fare era unicamente il cuoco. Nella capitale giapponese lavorò in alcuni ristoranti italiani fino ai 27 anni, quando decise che era il momento di fare il grande salto e prendere un aereo per l’Italia dandosi una settimana di tempo per cercare un lavoro. Dopo un bel po’ di no arrivò finalmente un si dalla cucina di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, dove inizio l’indomani e rimase per ben nove anni, diventando il sous chef del celebre cuoco.
Nel 2015 ha aperto il suo ristorante a Milano, che è stato premiato nello stesso anno con una stella Michelin. La sua cucina è molto concettuale, con sapori semplici ma diversi dal solito ed è in perfetto equilibrio tra la tradizione italiana e quella giapponese. Infatti, se all’inizio gli ingredienti erano completamente italiani e solo le tecniche di cottura erano giapponesi, oggi il paese del Sol Levante è presente anche nelle materie prime. La tradizione italiana, però, è qualcosa da cui lo chef Tokuyoshi non potrà mai separarsi del tutto. Certi ingredienti e certe tecniche saranno sempre presenti nella sua cucina, anche se lui ama variare le sue proposte, che infatti sono sempre in evoluzione.
Il ristorante è gestito in un modo non convenzionale, infatti non c’è un capo partita e nemmeno un lavapiatti. Tutti fanno tutto, mettono in ordine e lavano le cose che hanno utilizzato, senza dimenticare mai che in cucina si lavora duramente, ma è fondamentale divertirsi per mantenere la passione accesa. Solo in questo modo i clienti staranno bene.
Il ristorante Tokuyoshi non è l’unico locale dello chef. Infatti, a inizio 2019 ha aperto a Tokyo l’Alter Ego, un ristorante di cucina italiana.