Pur essendo arrivata “soltanto” terza, nella finale di X Factor 12, Luna Melis a soli 16 anni ha dimostrato grinta da vendere, sangue freddo, ma soprattutto il suo straordinario talento. L’abbiamo incontrata. Ecco la sua intervista
L’impressione è, a prima vista, quello di trovarsi davanti ad una bambina. E di fatto lo è, visto che ha appena 16 anni. Ma a dispetto della sua giovanissima età, Luna appare come un’adolescente piccola e tenera ma pronta a scattare come un “mamba”, proprio come nel testo del suo inedito. Insomma una che sa quello che vuole. E quello che desidera di più è vivere per la musica e con la musica, senza, tuttavia, tralasciare la scuola, lo studio, la famiglia e le sue tante passioni. Di fatto, di tempo ne ha a sufficienza per capire che strada vorrà intraprendere, anche se ci tiene a dire che questa sua avventura a X Factor 12 e il terzo posto raggiunto le hanno fatto comprendere che la sua vita se l’immagina su un palco, magari come quello calcato (e diciamo mangiato) al Forum di Assago.
Cosa si prova ad aver affrontato una gara come quella di X Factor?
È la realizzazione di un sogno. Sembrerà banale, ma quello che ho vissuto nella serata finale e nel complesso in tutto il lunghissimo percorso di questa edizione di X Factor 12 mi riempie di tantissime emozioni che a malapena riesco a spiegarmi e a descrivere.
Essere arrivata terza ti soddisfa?
Assolutamente sì. La vittoria di Anastasio è strameritata, come il secondo posto alla voce straordinaria di Naomi.
Cosa ti ha insegnato il tuo giudice Manuel Agnelli?
Beh, direi che la passione per la musica è una cosa fondamentale, ma non basta. Bisogna studiare, impegnarsi fino allo spasimo e soprattutto non mollare di un millimetro. Mai!
E tu cosa pensi di aver insegnato a Manuel?
Bella domanda! Nel mio piccolo sono riuscita a farlo entrare in un mondo musicale che lui non conosceva e soprattutto lontanissimo da lui. A fargli conoscere che cosa piace alla maggior parte dei miei coetanei.
Tornando alla musica, se ti immagini su un palco, con chi ti piacerebbe duettare?
Con tutti, naturalmente, ma se proprio devo scegliere con Salmo. Sarà che siamo tutti e due sardi.
Progetti futuri?
Nell’ordine tornare a casa a Uta nella mia amatissima Sardegna. Abbracciare i miei amici. Tornare a scuola e rimettermi a studiare. E poi vedere come va in ambito musicale, visto che il mio inedito “Los Angeles” sta andando parecchio bene.
Allora in bocca a lupo!
Crepi!!