The Loudest Voice, la recensione dell'episodio 6

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Leggi la recensione del sesto e penultimo episodio di The Loudest Voice, in onda in prima tv per l'Italia ogni mercoledì alle 21.15 su Sky Atlantic. - Golden Globe Awards 2020, ecco tutte le serie tv in nomination

The Loudest Voice, episodio 6: il recap

Sempre più anziano e malato, Ailes deve prendere atto del fatto che il suo corpo è sempre più debole. La cosa che lo fa infuriare più di tutte, però, è uno specifico tipo di declino: l'impotenza. Lachlan e James Murdoch diventano ufficialmente i vice del padre e assumono un maggiore controllo su News Corp. Ovviamente Roger detesta l'idea di dover rispondere a loro e di essere limitato nelle sue decisioni, e la cosa non fa altro che aumentare il suo livello di frustrazione. Nonostante abbia ricevuto l'ordine preciso di non focalizzarsi su un solo candidato repubblicano, Roger si accorda in segreto con Donald Trump, che alla fine effettivamente annuncia la sua discesa in campo anche grazie al suo operato dietro le quinte. Inizialmente il supporto di Fox News a The Donald è pressoché totale, ma quando Trump ha un duro scontro con Megyn Kelly, giornalista di punta del canale, la situazione si fa tesa.

Gretchen continua a registrare i suoi incontri con Ailes, e finalmente si decide a rivelgersi a dei legali per costruire un caso contro di lui e denunciarlo. C'è però un problema: il suo attuale contratto non le permette di procedere nei confronti di Fox News, ma un cavillo legale le permette di fare causa personalmente a Roger. Trump viene ufficialmente scelto come candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del 2016 e per la sua campagna usa le tattiche ormai note di Fox News. A Gretchen viene comunicato che il suo contratto non sarà rinnovato, e che pertanto il suo rapporto di lavoro con il canale può dirsi concluso. Ailes prova a molestare la nuova conduttrice del talk show delle due del pomeriggio, ma la sua impotenza glielo impedisce.

The Loudest Voice, Naomi Watts è Gretchen Carlson. FOTO

The Loudest Voice, episodio 6: la recensione

Se il quinto episodio mostra i primi segni del declino, il sesto, che temporalmente si posiziona nel 2015/2016, dunque a 3/4 anni dal precedente, ci mostra un declino ormai avanzato. Certo, Roger, come un animale ferito a morte ma brutalmente attaccato alla vita, si rialza, fa la voce grossa, e riesce addirittura a far ragionare (più o meno!) quella mina vagante che è Donald Trump. Ma pian piano sta perdendo presa. Un po' a causa della vecchiaia e della malattia (un cancro alla prostata operato con successo ma che ha lasciato conseguenze tangibili), un po' per il fatto che non è più il capo supremo di Fox News.

Per uno come lui è peggio dover obbedire ai figli di Murdoch e alle loro direttive, o, causa impotenza, non essere in grado di violentare nel suo ufficio l'ennesima malcapitata di turno? Difficile a dirsi. In entrambi i casi, si tratta di una perdita del controllo totale - sulla linea editoriale del canale e sul suo corpo -, ed è da lì che deriva la sua frustrazione. 

Tutta la parte politica - l'entrata in scena di Trump e la sua clamorosa vittoria alle primarie repubblicane dopo mesi e mesi di assurdi e inquietanti dibattiti televisivi e di altrettanto assurdi e inquietanti bisticci via Twitter - è recente e, per fortuna o purtroppo, la ricordiamo bene, dunque non ci soffermeremo su "Make America Great Again!", "America First!" e "Build the Wall!", anche perché il vero centro focale di questo episodio è senza dubbio il personaggio di Naomi Watts.

Con una pazienza e un pelo sullo stomaco comunque invidiabile, Gretchen negli ultimi 3 anni ha registrato praticamente tutti i suoi incontri privati con Ailes, e ora, finalmente, si è decisa a fare causa a Fox News. Come la cronaca recente ci ha insegnato, una parte del suo contratto contiene delle clausole che le impediscono di procedere contro il canale...ma nulla le vieta di procedere direttamente contro Roger, cosa che infatti si prepara a fare. La situazione, però, si fa più complicata a causa del non avvenuto rinnovo del suo contratto, dunque bisogna muoversi in fretta. 

A proposito della scena in cui a Gretchen viene comunicato che il suo contratto non sarà rinnovato: è molto probabile che le cose siano andate esattamente così, ma non possiamo averne la certezza, perché, alla fine, la vera Carlson accettò di firmare l'accordo in cambio di una cifra veramente corposa (20 milioni di dollari!) e delle scuse ufficiali da parte di Fox News. Ciò che però ci interessa è il modo in cui Gretchen riesce a evitare di firmare il Non Disclosure Agreement (l'accordo di riservatezza) che Bill, il fixer di Roger, il suo vero braccio destro, le piazza sotto il naso senza tanti cerimoniali. Determinata a non mandare tutto all'aria, l'ormai ex conduttrice del canale finge (ma sarà poi veramente così?) di avere un mini crollo nervoso e guadagna tempo prezioso. 

Siamo ormai vicini alla fine, ed è logico pensare che l'ultimo episodio, il settimo, ci mostrerà cos'è successo dietro le quinte della tentata causa di Gretchen Carlson - causa conclusasi con un accordo tra le parti, come scritto sopra - e con la strabiliante ma non propriamente inaspettata vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2016. E siamo, ovviamente, vicini anche alla fine di Roger Ailes, che dopo la causa e una pioggia di dichiarazioni da parte di tantissime donne verrà ricordato per ciò che è stato: sicuramente un genio della comunicazione, ma anche un prevaricatore, un manipolatore e un molestatore seriale.

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