Il Trono di Spade: ecco quali personaggi potremmo vedere nel (primo) prequel

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Linda Avolio

Il primo e non si sa se unico prequel de Il Trono di Spade – di cui è stato ordinato un pilot che sarà scritto dalla sceneggiatrice Jane Goldman e che vedrà George R.R. Martin nei panni di consulente – sarà ambientato migliaia e migliaia di anni prima dell’inizio della serie cult di casa HBO, precisamente durante l’Età degli Eroi. Ma chi potrebbero essere questi eroi? Continua a leggere e scopri di più

Un prequel praticamente certo – affidato alla sceneggiatrice Jane Goldman, con la consulenza di George R.R. Martin – e altri tre in forse, ma probabili, nell’ottica di espandere il più possibile e per più tempo possibile l’universo fantasy di Game of Thrones: ormai in casa HBO è “Sette Regni e dintorni” mania.

La notizia dell’ordine di un pilot ambientato durante l’Età degli Eroi, dunque diecimila anni prima degli eventi de Il Trono di Spade, ha piacevolmente stupito i fan della serie madre e i fan della saga letteraria originaria, ma la domanda ora sorge spontanea: quali personaggi in qualche modo già noti agli spettatori e ai lettori potremmo vedere?

A giudicare dalle poche e criptiche informazioni che si possono trovare sparse qua e là nei romanzi (dunque in minima parte anche nella serie) e nelle storie contenute nel volume Il mondo del Ghiaccio e del Fuoco, un insieme di cronache risalenti a tempi più o meno lontani, la prima cosa che si capisce è che l’universo di Westeros e dintorni è ancora in massima parte inesplorato, e non solo a livello puramente geografico, ma anche, soprattutto, a livello di avvenimenti del passato più o meno recente.

Ma, come ben ci ha insegnato GoT in tutti questi anni, le storie, per avvincenti che siano, non bastano: ci vogliono personaggi convincenti, sviluppati a tutto tondo, personaggi da amare e da odiare. Eroi come Daenerys e Jon, villain come Cersei e Tywin, antieroi come Tyrion, Arya, il Mastino, e via dicendo. Andiamo dunque a vedere quali potrebbero essere i protagonisti di questo primo prequel ambientato durante l’Età degli Eroi.

 

Brandon “Bran” il Costruttore

Quello di Bran the Builder è un nome non nuovo per i fan della serie e della saga letteraria. Personaggio leggendario, quasi mitologico, Bran non è “soltanto” il fondatore della casa Stark, ma è anche colui che fece costruire la Barriera, Grande Inverno, Capo Tempesta, l’Alta Torre di Vecchia Città, e altri edifici iconici del Continente Occidentale. Sempre secondo la leggenda, è stato lui a concedere il Dono, la fascia di terra che da costa a costa e che corre lungo la Barriera – ai Guardiani della Notte.

Come dichiarato dallo stesso Martin, però, non ci sono prove concrete della sua esistenza, perché i Primi Uomini non lasciarono quasi nulla per iscritto. Potrebbe dunque anche essere che Bran il Costruttore in realtà sia una figura che racchiude in sé più persone realmente esistite – presumibilmente svariati sovrani della casa Stark – che hanno realizzato tutte le cose scritte sopra in un arco temporale ovviamente più lungo.

Se però Jane Goldman decidesse di includere effettivamente Bran nella storia, e quasi sicuramente lo farà, per motivi di efficacia della narrazione avrebbe più senso tenere un unico personaggio. Lo scopriremo, si spera, prima del 2020, anno in cui è idealmente prevista la messa in onda del primo prequel.

 

Lann l’Astuto

Lann the Clever è il fondatore della casa Lannister, e, per farla breve, è una sorta di Tyrion alla massima potenza. Furbo, sagace, e in grado di cavarsela usando la lingua al posto della spada, Lann è un vero e proprio professionista del complotto e dell’inganno. Ecco come lo descrive Ned Stark nel primo romanzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco:

I Lannister erano una famiglia antica, e le loro origini partono da Lann l’Astuto, un imbroglione dell’Età degli Eroi leggendario quanto Bran il Costruttore ma senza dubbio molto più amato dai cantastorie. Nelle loro canzoni, infatti, si narra di Lann come di colui che riuscì a sottrarre Castel Granito (in originale Casterly Rock) ai Casterly senza usare le armi, ma solo con l’astuzia, e che rubò l’oro al sole per fa splendere i suoi capelli.

 

Durran Pena degli Dèi

Durran Godsgrief è il fondatore della casa Durrandon, occupanti delle Terre della Tempesta prima dei Baratheon. Sposò Elenei, figlia della dea del vento e di un dio del mare. I genitori di Elenei non furono per niente contenti quando seppero che la figlia si sarebbe unita in matrimonio con un mortale, così diedero vita a una tempesta che uccise tutti gli ospiti di Durran durante la prima notte dopo le nozze.

 Durran allora costruì un castello, ma gli dei lo distrussero. Ne costruì altri che fecero la stessa fine, ma poi, al settimo tentativo, ebbe successo. Ecco da dove arriva il nome della fortezza Storm’s End (letteralmente “la fine della tempesta”), che è stato tradotto in italiano come Capo Tempesta. E indovinate un po’ chi, dice la leggenda, aiutò Durran a costruire Capo Tempesta? Esatto, Bran il Costruttore!

 

Garth Manoverde

Garth Greenhand è un personaggio antichissimo, risalente addirittura all’Età dell’Alba, che potrebbe essere stato presente anche durante l’Età degli Eroi. Si pensa che sia il più antico antenato della casa Gardener dell’Altopiano, che fu fondata proprio da suo figlio, Garth il Giardiniere. Secondo la leggenda fu proprio lui a inventare l’agricoltura, e si racconta che andasse sempre in giro con un sacco contenente i semi di tutte le piante esistenti al mondo. Dovunque andasse rendeva fertile non solo le terre, ma anche le donne.

Un po’ come per Bran il Costruttore, anche la figura di Garth Manoverde sembra più mitologica che storica, e molti Maestri pensano che in realtà Garth sia stato uno dei Primi Uomini ad arrivare a Westeros. Poi venne la leggenda.

 

Garth il Giardiniere

Primo figlio di Garth Manoverde, Garth the Gardener sembra una figura storica più consistente rispetto al suo presunto padre. Di lui si sa poco, principalmente che costruì la sua casa in quel luogo che poi divenne famoso col nome di Alto Giardino, un giorno di proprietà dei ricchi Tyrell. La casa Gardener comandò su quelle terre fino all’arrivo di Aegon il Conquistatore: fu proprio l’invasore Targaryen a nominare i Tyrell nuovi signori dell’Altopiano.

 

Il Re della Notte

Il Re della Notte è l’unico dei personaggi de Il Trono di Spade che potrebbe essere presente anche nel prequel ambientato durante l’Età degli Eroi. Sulle sue origini ci è stato rivelato qualcosa nella sesta stagione, ma di sicuro sarebbe interessante esplorare più approfonditamente la sua storia.

Di lui sappiamo che era uno dei Primi Uomini che ebbe la sfortuna, o la fortuna, dipende dai punti di vista, di essere scelto dai Figli della Foresta per essere trasformato nel primo Estraneo, peraltro in un modo abbastanza violento. Come ben ricorderanno i fan della serie e della saga, la sua trasformazione avviene nel momento in cui il suo cuore viene trafitto con una lama di vetro di drago.

Ma per quale motivo il Re della Notte venne creato? A quell’epoca i Figli della Foresta erano sotto attacco da parte dei Primi Uomini, che stavano invadendo Westeros, così pensarono bene di mettere il loro destino nelle mani di questa creatura spaventosa. Purtroppo per loro, le cose non andarono come previsto: non solo i Primi Uomini presero possesso delle terre del Continente Occidentale, ma il Re della Notte, comprensibilmente irato per quanto accadutogli, fece calare su ogni cosa le ombre della Lunga Notte.

Esplorare le origini di questo personaggio sarebbe senza dubbio molto interessante, e sarebbe anche un ottimo modo per legare la serie madre e il prequel.

 

Il primo Lord Comandante dei Guardiani della Notte

Jon Snow è stato il 998mo Lord Comandante dei Guardiani della Notte, ma l’identità del primo è sconosciuta. Potrebbe trattarsi dell’Ultimo degli Eroi, oppure potrebbe trattarsi di qualcuno vissuto anche molti anni dopo. Ad ogni modo, dal momento che il prequel sarà ambientato durante la Lunga Notte possiamo dire con un certo margine di sicurezza che scopriremo qualcosa di più su questo personaggio e sulla formazione dell’Ordine tanto caro al nostro Jon.

 

Azor Ahai

Conosciamo la figura di Azor Ahai grazie alla profezia citata più volte da Melisandre in GoT. Di lui sappiamo che combattè contro l’oscurità – presumibilmente la Lunga Notte – creando la sua leggendaria spada infuocata, Lightbringer, Portatrice di Luce, trafiggendo con la sua lama l’amatissima moglie Nissa Nissa. Si tratta solo di storie, di leggende per l’appunto, o c’è un fondo di verità? Il personaggio di Azor Ahai, inoltre, potrebbe sovrapporsi a quello dell’Ultimo Eroe, dunque la questione si fa piuttosto complessa…

 

L’ultimo Eroe

L’ultimo Eroe è il guerriero che mise fine alla Lunga Notte vincendo la Battaglia dell’Alba. Ciò che sappiamo di lui arriva dai racconti della vecchia Nan nel primo romanzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ma in realtà il racconto che la vecchina fa a Bran viene interrotto a metà dall’arrivo del Maestro Luwin, dunque non conosciamo la storia per intero:

Oh, mio piccolo bambino dell'estate... Che cosa sai tu della paura? La paura viene con l'inverno, mio piccolo lord, quando la neve cade e si ammucchia fino a cento piedi di altezza, quando i venti gelidi ululano dal Nord. La paura appartiene alla Lunga Notte, quando il sole nasconde il proprio viso per anni e anni. La Lunga Notte nella quale i bambini nascono e vivono e muoiono in tenebre senza fine, e i meta-lupi diventano simili a scheletri per la fame, e ombre bianche camminano nelle foreste. (...) Gli Estranei, sì. Migliaia e migliaia di anni fa, ci fu un inverno così freddo e così eterno come mai se ne erano visti a memoria d'uomo. Ci fu una notte che durò un'intera generazione. Nei castelli, i re tremavano e morivano, come gli animali nelle stalle. Piuttosto che guardarli morire, le donne soffocavano. Erano i tempi prima della venuta degli Andali, molto prima che le donne, attraverso il mare Stretto, fuggissero dalle città della Rhoyne. E le centinaia di regni di quei giorni erano i regni dei Primi Uomini, che avevano preso le terre appartenenti ai Figli della foresta. Eppure qua e là, nel fitto dei boschi, i Figli della foresta continuavano a vivere nelle loro città di legno, nelle loro colline percorse da gallerie, e i volti negli alberi continuavano a montare la guardia. Così, mentre il freddo e la morte dilagavano sulla terra, l'ultimo degli eroi intraprese un viaggio alla loro ricerca. Sperava che l'antica magia dei Figli della foresta potesse restituirgli le armate che aveva perduto. Con una spada, un cavallo, un cane e una dozzina di compagni si avventurò nelle terre morte. Per anni andò avanti a cercare, l'ultimo degli eroi. Cercò e cercò, fino a quando cominciò a disperare di riuscire mai a trovare i Figli della foresta e le loro città segrete. Uno dopo l'altro, i suoi compagni morirono. Poi toccò al suo cavallo, al suo cane. La lama della sua spada si congelò al punto da spezzarsi quando cercò di usarla. Gli Estranei sentirono l'odore del suo sangue caldo. Silenziosamente, si misero sulle sue tracce, dandogli la caccia con branchi di pallidi ragni, grossi come mastini...

In realtà sappiamo anche qualcos’altro. Secondo la leggenda, l’Ultimo Eroe trovò i Figli della Foresta e strinse un patto con loro. Poi formò i Guardiani della Notte e vinse la Battaglia dell’Alba, riportando la luce nel Continente Occidentale e spingendo gli Estranei all’estremo nord.

Ma chi era questo guerriero? Per adesso non si sa di più su di lui, così come non si sa se la sua figura e quella di Azor Ahai coincidano o meno. Ad ogni modo, se il prequel creato da Jane Goldman mostrerà il periodo che va dall’Età degli Eroi al momento più buio di Westeros, cioè la Lunga Notte, di sicuro vedremo l’Ultimo Eroe. Ora non ci resta che attendere.

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