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Ciro Di Marzio, il personaggio interpretato da Marco D'Amore

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La camorra, i suoi intrighi, gli omicidi e la vita quotidiana si uniscono in Gomorra - La Serie e Ciro di Marzio, bello e tenebroso, è sicuramente uno dei personaggi più amati della serie tratta dal romanzo di Roberto Saviano.

Marco D'Amore racconta cosa è successo a Ciro durante Gomorra 3: guarda il video

Chi è Ciro Di Marzio?

In Gomorra – La Serie uno dei personaggi più seguiti dal pubblico è sicuramente Ciro Di Marzio, anche detto l'Immortale per la sua attitudine a uscire sempre indenne, o quasi, da situazioni particolarmente pericolose. Ciro è una delle figure cardine che ruotano attorno a Pietro e Genny Savastano: il suo ruolo è quello di braccio destro del boss e mentore del figlio, ma le sue caratteristiche vanno ben oltre questo.

Ciro Di Marzio ha una faccia d'angelo, tratti delicati e dolci che nascondono però un passato importante, straziante, tra le pareti di un orfanotrofio dopo la perdita della madre e del padre a causa del terremoto dell'Irpinia del 1980. 

Il suo incontro con la malavita avviene nei suoi primi anni di vita, il giovane Ciro viene accolto subito nel clan dei Savastano, camorristi della periferia napoletana, come se fosse un membro della famiglia. 

Nel corso della vita però subirà molte metamorfosi: da garzone della camorra, diviene braccio destro del boss, quindi finirà per essere un traditore del suo clan, creando forti disequilibri sia all'interno del gruppo che a livello personale tra i suoi più stretti collaboratori. Ma proprio questa sua controversa personalità lo renderà particolarmente amato dal pubblico. 

Ciro è un uomo forte, deciso, coraggioso e molto abile: sin dalla più giovane età mostra la giusta attitudine per gestire gli affari del clan camorristico. Le sue doti da leader vengono da subito apprezzate e messe a frutto da Don Pietro ai fini dello sviluppo delle sue attività camorristiche. La sua brama di riconoscimento, però, avrà il sopravvento, soprattutto dopo l’arresto di Don Pietro, e lo trasformerà in un uomo assetato di potere. 

L’ambizione e la voglia di prendere il posto di Don Pietro lo porteranno prima ad operare come braccio destro del boss, ma in seguito ad avere grossi problemi sia con Donna Imma, la potente moglie di Savastano, sia con Genny, un tempo suo amico, quasi un fratello.

La presa di potere da parte di Donna Imma, preoccupata della sua ascesa, infatti, lo riduce a gestore dello spaccio di droga, e questo Ciro non lo sopporterà, tanto che arriverà a mettere zizzania tra gli appartenenti al clan fino a scatenare una vera e propria guerra interna. 

Il suo obbiettivo, del resto, è quello di subentrare al comando del sistema al posto di Genny, e per raggiungerlo Ciro sarà disposto a tutto: anche a sparare all’amico o a commissionare l’omicidio di Donna Imma. E ora, dopo l'alleanza con Salvatore Conte, tutto è possibile.

Uscito di scena Don Pietro per via dell’arresto e della spettacolare fuga, Ciro sarà disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Arriverà anche a uccidere la sua amatissima moglie Deborah, spaventata dalla faida contro i Savastano e intenzionata a rivolgersi alle forze dell’ordine come testimone.

Ciro porterà avanti la guerra intrapresa contro i Savastano cercando contemporaneamente di tenere insieme le fila della nuova Alleanza formata con gli altri capi-clan delle zone precedentemente controllate da Don Pietro.

Un’impresa difficile, tanto che le rivalità interne all’Alleanza lo porteranno a uccidere Conte.

Riuscirà però a stipulare un accordo di convivenza pacifica con Genny. Un atto che scatenerà l’ira di Don Pietro, contro cui Ciro si ritroverà ad affrontare una dura lotta che lo porterà a perdere prima il suo braccio destro, il Nano, e poi la sua amata figlia.

Il dolore per l’uccisione della figlia annienterà Ciro ma sarà nuovamente Genny a tendergli la mano, aiutandolo a vendicare la morte della figlia. Il giovane Savastano infatti rivelerà all’Immortale il luogo dell’appuntamento segreto col padre.

L’atteso faccia a faccia tra Ciro e Don Pietro vedrà prevalere l’Immortale, che non esiterà un solo istante a freddare con un unico colpo il vecchio capo clan.

 

Chi è l'attore che interpreta Ciro Di Marzio?

A recitare nei panni di Ciro Di Marzio troviamo l'attore Marco D'Amore, nato a Caserta nel 1981. Marco D'Amore inizia la sua carriera nel 2000 con lo spettacolo Le Avventure di Pinocchio della compagnia Teatri Uniti di Toni Servillo, quindi nel 2002 entra alla Scuola d'Arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Ed è infatti il mondo del teatro quello in cui Marco muove i suoi primi passi, fino a fondare La Piccola Società, compagnia di produzione teatrale e cinematografica che ha prodotto e diretto diversi spettacoli e alcuni cortometraggi.

Marco D'Amore ha interpretato ruoli diversi per il grande e per il piccolo schermo, ma è stata la serie tv Gomorra, tratta dal romanzo di Roberto Saviano, a consacrarlo al successo. Nel 2014 la sua interpretazione del personaggio di Ciro Di Marzio gli ha permesso di conquistare il Giffoni Award e il premio Gala Cinema e Fiction come Miglior Attore di Fiction.