Curon, 5 curiosità sul paesino in Alto Adige in cui è ambientata la nuova serie Netflix

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È famoso per il suo paesaggio da cartolina: un campanile solitario che emerge al centro di un lago su uno sfondo montanaro. Sembrerebbe l’effetto di una calamità naturale, ma non è così. Ecco le cose da sapere sul luogo protagonista della serie tv disponibile dal 10 giugno

Un paesaggio da cartolina, con un campanile che spunta dalle acque del lago con le montagne sullo sfondo. Curon è un paese in provincia di Bolzano, vicino al confine tra il Trentino Alto Adige e l’Austria. Ed è il luogo in cui è ambientata la nuova serie italiana prodotta da Netflix, disponibile dal 10 giugno. Ecco 5 curiosità e cose da sapere su questo caratteristico e unico paese altoatesino.

Curon
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Come è finita sott'acqua

L’allagamento della cittadina di Curon non è avvenuto per cause naturali, ma è stato voluto per costruire una diga. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, lo Stato decise di realizzare la struttura proprio nel punto in cui sorgeva il paesino. Un progetto completato nell’estate del 1950 che avrebbe prodotto energia elettrica per tutto il Nord Italia.

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Curon
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Un lago per unirne due

Prima i laghi erano due. Prima della costruzione della diga esistevano due laghi naturali: quello di Curon e quello di Resia. Questi due specchi d’acqua sono stati uniti proprio con la realizzazione della diga, che ha permesso di generare un unico lago artificiale sommergendo la zona dei paesini di Resia e Curon e portando il livello dell’acqua a 22 metri di profondità.

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Un unico superstite

Il campanile non è l’unica costruzione che affiora, ma è l’unica superstite. Prima di allagare le località, vennero demoliti ben 180 edifici, compresa la chiesa di Santa Caterina di Alessandria, che venne letteralmente fatta esplodere. Ma il campanile risalente al 1357 e dunque sotto la tutela dei Beni culturali (la chiesa era stata invece annessa tra il 1832 e il 1838) rimase in piedi, unico superstite di Curon, a ricordare quello che un tempo c’era lì sotto.

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Curon
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Le antiche leggende

Ben prima che diventasse uno scenario per serie tv, attorno a Curon sono nate alcune leggende. Come quelle delle campane del campanile solitario, rimosse il 18 luglio 1950, prima della formazione del lago, delle quali tuttavia qualcuno sentirebbe ancora i rintocchi. Soprattutto durante i mesi invernali, quando la superficie del lago gela completamente.

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Curon oggi

Il paese di Curon esiste ancora, ma si è spostato. In tedesco si chiama Graun e conta poco più di duemila abitanti, al 97 per cento di madrelingua tedesca. La nuova Curon si trova sulla riva del grande lago di Resia, sul lato orientale della valle ed è diventato un centro per il turismo invernale a pochi passi da due comprensori sciistici: quello di Belpiano e quello di Malga S. Valentino.

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