Nobody Wants This 2, il cast della nuova stagione della serie tv Netflix. FOTO
Prima arriva l’amore, poi la vita. Joanne (Kristen Bell), conduttrice di podcast agnostica, e Noah (Adam Brody), rabbino eccentrico, tornano dopo aver superato ogni ostacolo al loro amore improbabile. Attorno a loro orbitano Morgan (Justine Lupe), Sasha (Timothy Simons) ed Esther (Jackie Tohn), tra conflitti, affetto e ironia. Ora la vera sfida non è più innamorarsi contro tutto, ma restare insieme nonostante tutto.
Kristen Bell torna nei panni di Joanne, la podcaster agnostica e ironica che si innamora di un rabbino generando una tempesta di contrasti culturali e morali. Nella seconda stagione, Joanne affronta le difficoltà della convivenza e il peso delle aspettative tra amore, religione e pubblico giudizio. Bell porta la sua consueta miscela di comicità e profondità emotiva, rendendo Joanne una personaggio complesso e più contemporaneo che mai.
Adam Brody interpreta Noah, il giovane rabbino che cerca di conciliare la propria fede con i sentimenti per Joanne. Dopo i dilemmi della prima stagione Noah affronta nuove sfide familiari e comunitarie, cercando di mantenere equilibrio tra cuore e vocazione. Brody offre una performance intensa e misurata, esplorando le fragilità di un uomo che scopre di non poter pianificare tutto nella vita.
Justine Lupe torna nel ruolo di Morgan, la sorella di Joanne e co-conduttrice del suo podcast. Sempre divisa tra affetto e rivalità Morgan intraprende un percorso di crescita personale che la porta a interrogarsi sulla propria indipendenza. Nella seconda stagione il suo arco narrativo assume sfumature più mature e sentimentali offrendo un contrappunto realistico alle avventure di Joanne.
Timothy Simons interpreta Sasha, fratello maggiore di Noah e marito di Esther. Il suo personaggio, a metà strada tra senso del dovere e tentazione, attraversa una crisi che lo spinge a mettere in discussione il proprio matrimonio e la fede nelle tradizioni. Simons riesce a bilanciare comicità e malinconia dando vita a un ritratto autentico di uomo smarrito e vulnerabile.
Jackie Tohn è Esther, moglie di Sasha e cognata di Noah. Una donna pratica e severa che, dopo anni di rigidità, impara ad abbandonare il controllo. In questa stagione Esther diventa più aperta e autoironica, rivelando un lato fragile e sorprendentemente empatico. La Tohn trasforma il personaggio da figura di contorno a presenza fondamentale nella dinamica familiare Roklov.
Stephen Tobolowsky veste i panni del rabbino Silver, mentore e confidente di Noah. Nella seconda stagione Silver diventa la voce della saggezza e della tradizione ma anche un uomo che comprende i cambiamenti dei tempi. Con la sua inconfondibile ironia Tobolowsky dona leggerezza a un ruolo che unisce filosofia e affetto paterno.
D’Arcy Carden interpreta Ryann, migliore amica di Joanne e bussola morale nei momenti di confusione sentimentale. Spiritosa e diretta, Ryann continua a rappresentare la voce del realismo in un mondo dominato da ideali e fede. Carden conferma la sua versatilità nel fondere humour e umanità, offrendo un equilibrio perfetto tra comicità e saggezza quotidiana.
Miles Fowler entra nel cast nel ruolo di Eli, giovane produttore del podcast di Joanne e Morgan. Attento, ironico e spesso mediatore dei conflitti tra le due sorelle Eli diventa una presenza sempre più significativa nella seconda stagione. Fowler regala energia e freschezza al personaggio, rappresentando una nuova generazione che guarda con curiosità e disincanto alle tensioni degli adulti.
Stephanie Faracy torna come Lynn, la madre delle sorelle Williams, una donna vivace e pungente che porta nella serie il peso delle esperienze e la leggerezza dell’ironia. Nella nuova stagione Lynn affronta la solitudine e la riscoperta di sé, offrendo un contrappunto affettivo alle vicende delle figlie. Faracy brilla per autenticità e sensibilità nel rendere il personaggio più profondo e umano.
Alex Karpovsky interpreta David, ex collega e amico di Noah, figura cinica ma acuta che osserva la relazione del protagonista con un misto di sarcasmo e ammirazione. In questa stagione, David diventa voce esterna del mondo religioso, commentando con ironia le contraddizioni della comunità e dei sentimenti. Karpovsky regala un’interpretazione sottile, perfetta per il tono tragicomico della serie.
Tovah Feldshuh è Bina, la madre di Noah, legata alla tradizione e spesso in contrasto con le scelte del figlio. La seconda stagione approfondisce la sua figura, mostrando una donna combattuta tra l’amore materno e il timore di perdere le proprie radici. Feldshuh offre una performance intensa e sincera, che aggiunge al racconto una prospettiva intergenerazionale di grande spessore.
Paul Ben-Victor interpreta Ilan, il padre di Noah e Sasha, che tenta di mantenere un fragile equilibrio tra le tensioni familiari. Umore asciutto e saggezza disillusa fanno di Ilan un personaggio capace di mediare con lucidità nei momenti più difficili. Ben-Victor conferisce al ruolo il peso e il calore di un patriarca che conosce il valore dell’ironia come strumento di sopravvivenza.
Arian Moayed entra nella seconda stagione come Ben, un consulente spirituale esterno che diventa interlocutore tanto per Noah quanto per Joanne. Dotato di fascino e ambiguità, Ben incarna la modernità della fede e la confusione emotiva dei protagonisti. Moayed, già noto per Succession, arricchisce la serie con una presenza magnetica e sfumata, che apre nuovi interrogativi morali e sentimentali.