
La serie tv porta in scena la vera storia di Molly Kochan che, insieme alla sua migliore amica Nikki Boyer, ha raccontato nel podcast Wondery le sue esperienze sessuali da malata terminale
Dying for Sex, la nuova miniserie con Michelle Williams, è approdata su Disney+ venerdì 4 aprile (visibile anhe su Sky Q, Sky Glass e Now tramite la app Smart Stick). Quella raccontata è una storia vera. La storia di Molly Kochan che, insieme alla sua migliore amica Nikki Boyer, ha raccontato nel podcast Wondery le sue esperienze sessuali da malata terminale.
Di cosa parla Dying for Sex
In Dying for Sex Michelle Williams interpreta Molly. Durante una consulenza di coppia col marito (Steve, interpretato da Jay Duplass), Molly riceve dal medico la conferma: il suo cancro è terminale. Così, prende una decisione: lasciare il marito, che di fatto è diventato il suo infermiere, e per il quale non prova più interesse sessuale, riscoprire i piaceri del sesso ma senza lasciare il marito. Uscita dalla seduta di coppia, chiama la sua migliore amica, Nikki, di professione attrice e con una vita sessuale decisamente interessante. La ragazza le promette di prendersi cura di Steve, mentre lei si dedica a tutto il fantastico sesso di cui sente d'aver bisogno.
Così, comicia la nuova vita di Molly. Una vita fatta di piacere procurato, di incontri tramite app, di festini BDSM e di ogni altra fantasia. Tuttavia, al centro del racconto, vi è il dialogo che Molly fa con se stessa. Un dialogo su ciò che le manca, su ciò che sta cercando, su ciò che desidera dal punto di vista fisico ed emotivo. Non solo: un altro elemento fondamentale della serie è l'amicizia tra Molly e Nikki. Fin dall'inizio, si può percepire il legame che c'è tra loro, con gli equilibri che cambiano man mano che la malattia avanza. Molly deve prendere in prestito un po' della sicurezza e dello spirito libero della sua amica per farsi strada in un modo che ancora per poco le apparterrà, mentre Nikki deve assumersi un po' del senso di responsabilità di Molly per restare al passo con le sue terapie e per districarsi tra i dedali del sistema sanitario americano.
Ciò che ne esce è un concetto di sesso ampliato, libero dai tabù. Ma anche una riflessione su cos'è, e chi è, la propria anima gemella.
Le parole di Michelle Williams
"Non ho mai visto una rappresentazione così profonda e appassionata dell'amicizia", ha raccontato Michelle Williams a proposito di Dying for Sex. Un progetto tenuto del cassetto per diverso tempo, per via della sua gravidanza.
Sebbene il sesso sia un tema centrale della serie, Dying for Sex è ben lontana dall'essere una commedia romantica con protagonista una donna che cerca un uomo. Ed è proprio questo che Michelle Williams, che è anche una produttrice esecutiva, l'ha amata di più. L'idea che due donne possano essere complici e amiche in un momento tanto complesso, come quello di una diagnosi che non lascia scampo.
Oltre al podcast, il libro di memorie postumo Screw Cancer: Becoming Whole è stato un potente strumento per Michelle, mentre si preparava a portare in scena la protagonista.
"Il libro entra molto in profondità nella sua infanzia, nel suo passato", ha raccontato Michelle Williams. "È stata una guida molto preziosa per me. Parla della sua esperienza corporea con il cancro e della sua esperienza corporea con il desiderio sessuale, in parti uguali, spiengando come entrambe l'abbiano sorpresa".
