West Wing, la reunion del cast alla Casa Bianca per i 25 anni della serie tv

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Gli attori Martin Sheen, Richard Schiff, Dulé Hill, Janel Motoney, Alyssa Fitzgerald, Mary McCormack ed Emily Procter si sono ritrovati per celebrare l'anniversario. Con loro anche il creatore Aaron Sorkin, che ha aperto all'ipotesi di un revival

A volte finzione e realtà si incontrano. Mentre il mandato di Joe Biden volge al termine e si avvicinano le elezioni presidenziali di novembre, che segneranno il futuro politico degli Stati Uniti d’America, il cast di West Wing si è riunito alla Casa Bianca per festeggiare i 25 anni della serie tv pluridecorata agli Emmy.

L'accoglienza di Jill Biden

Ad accogliere attori e creatore della serie ci ha pensato la First Lady Jill Biden: “Anche se Joe è lontano per accogliere i leader di Australia, India e Giappone in Delaware, voleva essere sicuro che il Presidente Bartlet e il suo staff avessero una opportunità di vedere di nuovo la Stanza Ovale”, ha detto la First Lady.

Gli attori presenti

Tra i membri del cast che hanno partecipato all’incontro c’erano Martin Sheen (il sopracitato Presidente Josiah Bartlet), Richard Schiff, Dulé Hill, Janel Motoney, Alyssa Fitzgerald, Mary McCormack, Emily Procter. Presenti anche il produttore esecutivo Tommy Schlamme e il creatore della serie Aaron Sorkin.

L'elogio di Sorkin a Biden

Proprio lo sceneggiatore premio Oscar per The Social Network ha tenuto un discorso in cui ha elogiato la scelta di Joe Biden di fare un passo indietro dalla candidatura presidenziale per un nuovo mandato: “Nel corso degli anni, ho notato che in tempi di picco di tensione politica, gli esperti ci hanno ammonito di non attenderci momenti alla West Wing, ovvero un atto da uomo di Stato altruista. Di non aspettarci che qualcuno potesse mettere il Paese davanti a tutto”, ha detto, “ma la verità è che i momenti alla West Wing capitano. E, Dottoressa Biden, ne abbiamo avuto prova in quella mattina del 21 luglio”.

"Non avevamo un'agenda politica"

Sorkin ha anche ricordato gli inizi della serie: “Non avevamo un’agenda politica, volevamo solo provare a fare una buona serie ogni settimana. Ma il modo migliore mai inventato per far viaggiare un’idea sono le storie e, ogni tanto, ci capiterà di sentire di qualcuno che è stato ispirato dal nostro show a votarsi al servizio pubblico. E questo è qualcosa che 25 anni fa nessuno di noi avrebbe potuto prevedere o anche solamente osare sperare”.

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Verso un possibile revival?

Al termine della reunion, Sorkin ha anche dato una notizia che sicuramente ha fatto piacere ai fan, ovvero quella di valutare un revival della serie: “Se avessi un’idea, certamente”, ha detto a Variety. “Non ci ho mai pensato seriamente, francamente, fino a oggi… Vedremo che accadrà quando mi sveglio domani mattina. Ma se me lo chiedete ora, ecco cosa ne penso”. A ispirarlo è stata proprio la reunion alla Casa Bianca: “Mi sono venute un paio di idee per degli episodi semplicemente camminando dentro la Casa Bianca – ha detto – cose tipo: Perché non abbiamo mai fatto questo? Perché non abbiamo mai fatto quello?”.

Un nuovo presidente è possibile?

Sorkin però teme che un’eventuale nuova stagione possa avere troppi collegamenti con la realtà: “La mia preoccupazione sarebbe che tutto ciò che facciamo nello show venga visto come una contestazione del mondo di Donald Trump”. Un altro freno che finora ha ritardato qualsiasi progetto di revival della serie, riguarda il protagonista: “Temo che un nuovo presidente avrebbe un duro compito nel confrontarsi con il ricordo che la gente ha di Martin – ha detto Sorkin riferendosi a Martin Sheen, protagonista della serie andata in onda tra il 1999 e il 2006 – ma forse è passato un tempo sufficiente e ci troviamo di fronte a una generazione completamente nuova. Una generazione che, in ogni caso, grazie allo streaming, penserebbe che stiamo facendo lo show oggi!”.

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