
I migliori momenti degli Emmy 2024, dal grazie di Jodie Foster alla reunion di Happy Days
Da Ron Howard e Henry Winkler riuniti per celebrare il 50° anniversario del popolare show fino alla diva di Hollywood che, ritirando il premio come attrice in una miniserie serie per True Detective: Night Country, ha ringraziato “i popoli indigeni, gli Inupiaq e gli Inuit dell'Alaska settentrionale, che ci hanno raccontato le loro storie e ci hanno permesso di ascoltare”, ecco il meglio della 76ª edizione dei Primetime Emmy Awards

Da Ron Howard e Henry Winkler che si sono riuniti per celebrare il 50° anniversario di Happy Days (nella foto) fino a Jodie Foster che, ritirando il premio come attrice in una miniserie serie per True Detective: Night Country, la serie HBO in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, ha ringraziato “i popoli indigeni, gli Inupiaq e gli Inuit dell'Alaska settentrionale”, aggiungendo “ci hanno raccontato le loro storie e ci hanno permesso di ascoltare. Ed è stato semplicemente una benedizione”, ecco i momenti indimenticabili di questa 76ª edizione

Le star di Only Murders in the Building, Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez, hanno trasformato la presentazione del primo premio della serata in uno sketch comico, con Martin che ha scherzato con Short: “Che onore lavorare con qualcuno che sembra una ex campionessa di tennis femminile”. Gomez non è riuscita a trattenere le risate

Liza Colón-Zayas, che interpreta la sous-chef Tina Marrero in The Bear, è salita sul palco per accettare il suo primo Emmy come miglior attrice non protagonista in una serie comica. Ha ringraziato suo marito e ha dedicato un pensiero alle altre latine nel settore. Stringendo il suo Emmy, la nativa del Bronx, di origine portoricana, ha concluso con un deciso e ispirato appello all’azione: “A tutte le latine che mi stanno guardando: continuate a credere. E votate. Votate per i vostri diritti. Grazie. Gracias”

Jean Smart, leggenda della TV, ha fatto scrosciare dalle risate il Peacock Theater. Il suo era il suo terzo premio per Hacks e il sesto Emmy in totale, ma Jean Smart è così amata a Hollywood che tutto il Peacock Theater si è alzato in piedi mentre lei camminava verso il palco. E, ovviamente, non ha deluso, improvvisando: “Sono così umile e apprezzo questo premio, perché semplicemente non ricevo abbastanza attenzione”, frase sarcastica che ha provocato risate dalla platea. Ha confuso HBO e Max, mormorando poi: “Proprio quello di cui avevamo bisogno: un'altra rete”

Eugene Levy ha detto di aver interpretato molti papà, ma il ruolo da padre più gratificante è stato quello del papà di Dan in Schitt's Creek, "perché mi ha fatto vincere il mio primo Emmy come attore". Il duo padre-figlio ha creato una serie di successo che ha vinto nove Emmy Primetime durante la sua messa in onda. Domenica sera i due hanno presentato la 76ª edizione degli Emmy

Il cast di The West Wing ha incoraggiato gli spettatori a registrarsi per votare e ha scherzato sul fatto che Aaron Sorkin e i suoi sceneggiatori dovevano “usare la loro immaginazione per creare trame interessanti,” a differenza di oggi, dato che i titoli sensazionalistici sono diventati la norma

Una delle sorprese della serata è stata la vittoria come migliore serie comedy di Hacks (nella foto il cast), che ha battuto The Bear. “Quando abbiamo proposto questo show su due donne, una delle quali aveva più di 60 anni, non sapevamo se l’avremmo venduto”, ha detto il co-creatore e membro del cast Paul W. Downs. “Circa il 20% della nostra popolazione ha più di 60 anni, e sono solo il 3% dei personaggi in televisione. E mi piacerebbe vederne di più, perché mentre ora sono un grande attore di supporto giovane, voglio davvero essere un buon e vecchio protagonista”

Richard Gadd, che ha scritto, diretto e interpretato la miniserie di Netflix Baby Reindeer, è uno dei pochi vincitori della serata che ha riconosciuto la crisi attuale del settore. Il suo show ha vinto come migliore miniserie e lui l’ha presa come esempio del perché le reti dovrebbero rischiare di più. “Se Baby Reindeer ha dimostrato qualcosa, è che non esiste una formula fissa. Non hai bisogno di grandi star, serie di lunga durata o narrazioni tuttofare per avere successo”

Un momento da ricordare è quello che vede ancora una volta protagonista Richard Gadd, il quale ricorda a tutti quanti qual è il miglior motivo per andare alle cerimonie di premiazione: ringraziare mamma e papà. Ha dimenticato di farlo quando ha vinto l’Emmy per la sceneggiatura di Baby Reindeer ma se n'è ricordato quando ha vinto come attore in una miniserie

Jodie Foster ha vinto come attrice in una miniserie serie per True Detective: Night Country, la serie HBO in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Ambientata in Alaska, segue due poliziotte mentre indagano sulla morte misteriosa di un gruppo di scienziati in una struttura di ricerca. Accettando il primo Emmy, Foster ha ringraziato “i popoli indigeni, gli Inupiaq e gli Inuit dell'Alaska settentrionale. Ci hanno raccontato le loro storie e ci hanno permesso di ascoltare. Ed è stato semplicemente una benedizione”

“E ora un archetipo televisivo su cui tutti in questa stanza concordano: poliziotti!”, esclama Dan Levy mentre presenta un gruppo di attori che hanno interpretato poliziotti sul piccolo schermo: Niecy Nash, Don Johnson e Jimmy Smits. La musica che li ha introdotti è Bad Boys, il tema di Cops

Il cantante Jelly Roll ha eseguito la canzone I Am Not Okay per la parte “In Memoriam”. Il toccante momento ha incluso omaggi e ricordi a Phil Donahue, Louis Gossett Jr., Shannen Doherty, Carl Weathers, Richard Lewis, James Earl Jones e Richard Simmons. Si è concluso con un tributo speciale a Bob Newhart da parte di Jimmy Kimmel

John Leguizamo ha fatto un discorso divertente sul triste record di Hollywood nella rappresentanza dei latini. “Guardavo Star Trek e pensavo: ‘Wow, nel futuro non ci saranno più latini’”. Ha fatto poi un saluto ai “miei fratelli e sorelle Latinx incredibilmente pieni di talento” nominati stasera, tra cui Selena Gomez, Nava Mau e (già vincitrice) Liza Colón-Zayas

Ron Howard e Henry Winkler si sono riuniti per celebrare il 50° anniversario di Happy Days. Il loro abbraccio sul set della famosa sit-com, ricostruito per l'occasione, è stato molto toccante. I due hanno poi consegnato a Christopher Storer l'Emmy per la miglior regia per una serie comedy (per The Bear)

D'Pharaoh Woon-A-Tai ha posato per le foto agli Emmy mostrando sul viso un’impronta rossa della mano. Questa scelta dell’attore di Reservation Dogs “ha lo scopo di sensibilizzare il movimento delle donne indigene scomparse e assassinate”, si legge sulla didascalia a corredo del video che mostra D'Pharaoh Woon-A-Tai con l’impronta rossa della mano sul volto condiviso nelle scorse ore dal magazine americano Variety sui propri canali social

Will Smith ha vinto per la sceneggiatura della serie drammatica Slow Horses, ma non è il Will Smith a cui subito siamo portati a pensare… Si tratta infatti di omonimia, e lo Smith premiato ha giocato proprio su quella, facendo una battuta sul tristemente celebre schiaffo agli Oscar: “Nonostante il nome, vengo in pace…”

Diego Luna e Gael Garcia Bernal — che hanno uno show in arrivo su Hulu intitolato La Máquina — hanno fatto una reunion informale di Y Tu Mamá También sul palco per rappresentare il premio per la regia di una miniserie, vinto da Steven Zaillian di Ripley

John Oliver ha usato il suo momento sul palco quest'anno per rendere omaggio al suo cane, recentemente scomparso. “Questo è per tutti i cani”, ha detto. Last Week Tonight With John Oliver ha vinto come miglior varietà, battendo Saturday Night Live

La star di Shōgun Anna Sawai ha fatto la storia: è diventata la prima attrice di origine asiatica a vincere un Emmy come Miglior Attrice in una serie drammatica. "Questo è per tutte le donne che non si aspettano nulla e continuano a essere un esempio per tutti”, ha detto Anna Sawai nel suo discorso di accettazione

Lamorne Morris ha vinto il premio come Miglior Attore Non Protagonista in una miniserie per il suo ruolo come State Trooper Whitley “Witt” Farr nella stagione più recente di Fargo, ossia la quinta. Questa è stata la prima vittoria (e nomination) agli Emmy per Morris e, per ottenerla, ha dovuto battere Jonathan Bailey (Fellow Travelers), Tom Goodman-Hill (Baby Reindeer), il compianto Treat Williams (Feud: Capote vs. The Swans) e il recente vincitore dell’Oscar Robert Downey Jr. (Il Simpatizzante).