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Il Tatuatore di Auschwitz, trama e cast della serie tv Sky dal libro di Heather Morris

Serie TV sky atlantic

Arriva venerdì 10 maggio in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW la miniserie in sei episodi Sky Original tratta dal romanzo di Heather Morris. Diretta da Tali Shalom-Ezer, con protagonisti Harvey Keitel e Melanie Lynskey, Jonah Hauer-King, Hanna Prochniak e Jonas Nay

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Di un amore nato nel più oscuro dei luoghi, in uno dei momenti più bui della storia, racconta la nuova serie Sky Original Il Tatuatore di Auschwitz, disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW da venerdì 10 maggio. Una serie drammatica in sei episodi, diretta dalla regista Tali Shalom-Ezer e ispirata all’omonimo romanzo bestseller internazionale di Heather Morris (edito in Italia da Garzanti), con protagonisti Harvey Keitel e Melanie Lynskey, Jonah Hauer-King, Hanna Prochniak e Jonas Nay. Andrà con due episodi alla settimana tutti i venerdì su Sky Atlantic in prima serata.

LA TRAMA

Il Tatuatore di Auschwitz è la storia di un uomo, Lali (Jonah Hauer-King), un ebreo slovacco, che, nel 1942, viene deportato ad Auschwitz, il campo di concentramento dove oltre un milione di ebrei furono uccisi durante l'Olocausto. Poco dopo l'arrivo, Lali diventa uno dei Tätowierer (tatuatori), incaricato di marchiare i compagni di prigionia con i numeri di identificazione. Un giorno incontra Gita (Hanna Próchniak), una ragazza appena arrivata nel campo di concentramento, e se ne innamora all’istante. Inizia così una storia coraggiosa e indimenticabile. Sotto costante sorveglianza da parte di un instabile ufficiale nazista delle SS Stefan Baretzki (Jonas Nay), Lali e Gita sono determinati a mantenersi in vita a vicenda.

Circa 60 anni dopo, Lali (Harvey Keitel), ormai ottantenne, incontra l'aspirante scrittrice Heather Morris (Melanie Lynskey). Rimasto vedovo da poco, Lali trova il coraggio di raccontare al mondo la sua storia. Raccontando il suo passato a Heather, Lali finalmente affronta i fantasmi traumatici della sua gioventù e rivive i suoi ricordi di un amore nato nel peggiore dei luoghi possibili.

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TRATTO DA UNA STORIA VERA

La miniserie Sky Original, così come il romanzo da cui è tratta, racconta la storia vera di Lali e Gita, e nella sua realizzazione è stato coinvolto il figlio della coppia, Gary Sokolov: "Ho sempre creduto nel mio cuore che questa storia dovesse essere raccontata, e un libro o un film possono arrivare fino a un certo punto, mentre una miniserie ha più tempo per esplorare la storia in profondità", ha dichiarato. "La storia di mamma e papà era tutto: romantica, d'amore, di sopravvivenza e speranza, il tutto con lo sfondo di alcune tra le peggiori condizioni mai esistite". Il risultato finale è stato totalmente approvato da Gary Sokolov: "Il rispetto dato a mio padre, mia madre e la loro storia è andato oltre ciò che potevo immaginare. Spero davvero che il mondo percepisca lo stesso. È ciò che desideravo per i miei genitori: che il mondo conoscesse la loro storia. Quindi, sì, è fantastico. Mi è concesso piangere?".

I PROTAGONISTI

Il casting è stato un lavoro particolarmente complesso. Non solo per la gran mole di attori e comparse presenti nel film ma anche per poter trovare volti e voci giuste per rappresentare Lali e Gita. La produttrice esecutiva Claire Mundell ha da subito voluto che il ruolo del giovane Lali fosse di Jonah Hauer-King. “È una superstar totale. È stato la nostra stella polare nel corso di tutto il progetto. Egli stesso è ebreo e in un lungo pranzo di cinque ore che abbiamo avuto mi disse che avrebbe fatto di tutto per essere coinvolto perché la storia significa così tanto per lui". 

 

Per quanto riguarda il ruolo di Gita, la scelta è caduta sull'attrice polacca Anna Próchniak, che Mundell ha definito una esaltante scoperta in lunghissimo processo di casting: "Anna aveva fatto provini per molti altri ruoli minori ma continuavamo a farle leggere le parti più importanti al termine di ogni audizione. Era stupefacente. Alla fine abbiamo realizzato che la parte che volevamo interpretasse era proprio quella di Gita, e quando lo ha fatto abbiamo istantaneamente capito che era perfetta; ha intensità, forza e resilienza, oltre a questa luce interiore dentro di lei". 

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LA STAR

Harvey Keitel, attore nominato agli Oscar, è la superstar del cast, e interpreta il ruolo di Lali da anziano. Per Mundell, poterlo avere nella serie è stato "un sogno che si avverava". 

"Per quanto possa sembrare strano, sentivo che io e il libro di Heather Morris eravamo fatti per incontrarci - ha raccontato Keitel -. La mia reazione iniziale è stata quella di chi capisce di dover portare il peso di una testimonianza. È il nostro dovere condannare la barbarie e l'inumanità inflitte a ebrei, rom e sinti, dissidenti politici e ciascuna delle comunità che sono state perseguitate dai nazisti durante l'Olocausto". Keitel ha spiegato di essersi preparato per il ruolo leggendo libri come quelli di Eli Weisel e Viktor Frankl: "Ci sono così tanti libri importanti e di valore. Così tanti video dei testimonianze degli ex prigionieri di Auschwitz. Ci sono anche interviste di Lali in rete... Ho guardato tutto ciò che potevo avere tra le mani".

REGIA E PRODUZIONE

Diretta da Tali Shalom-Ezer, Il Tatuatore di Auschwitz è prodotta esecutivamente da Claire Mundell attraverso la sua società Synchronicity Films in associazione con Sky Studios e All3Media International. Jacquelin Perske è produttrice esecutiva e sceneggiatrice principale, insieme ai co-sceneggiatori Evan Placey (produttore associato) e Gabbie Asher. Serena Thompson è produttrice esecutiva per Sky Studios. La colonna sonora è stata creata dal pluripremiato Hans Zimmer e Kara Talve. Il brano sui titoli di coda, “Love will survive”, è interpretato da Barbra Streisand.

LA REGISTA

Tutti i sei episodi de Il tatuatore di Auschwitz sono diretti da Tali Shalom Ezer. Una scelta fatta per poter avere una visione coerente e un punto di riferimento fisso per il cast. Mundell era rimasta colpita dal lavoro della regista, specialmente da come era stata capace di esplorare il trauma nel suo film Princess. "Ha approcciato la storia con rigore e passione", ha spiegato la produttrice esecutiva della serie. “Ho sentito da subito una forte connessione con la storia - ha invece raccontato la regista - come molti altri professionisti coinvolti nella produzione, ho familiari e amici che hanno avuto esperienza diretta dell'Olocausto. Allo stesso tempo avevo paura di raccontare una storia su qualcosa che non ho mai personalmente sperimentato e che non capirò mai del tutto. Il mio approccio è stato dunque quello di rispettare la storia. Tutti sappiamo che Auschwitz era l'inferno sulla terra, eppure Lali si è innamorato lì. Questo per me è incredibile. I ricordi di Lali del suo periodo ad Auschwitz sono stati il mio faro; ho cercato di avvicinarmi quanto più possibile alle sue emozioni e a esprimerle sullo schermo". Un ruolo importante nella serie, però, lo ha anche Gita: "Nel libro il suo punto di vista manca - ha detto la regista -, ma noi pensavamo che fosse importante comprendere la sua esperienza e abbiamo dato spazio nella serie per immaginare ciò che Lali sapeva del tempo passato da Gita ad Auschwitz e a ciò che lei provava per Lali".

RICREARE AUSCHWITZ

Una parte fondamentale della lavorazione è stato rappresentato dalla ricostruzione di Auschwitz, la cui realizzazione ha richiesto sette-otto settimane nel mezzo di un rigido inverno slovacco. "Sapevamo che non avremmo mai potuto ricreare ciò che era successo ad Auschwitz", ha dichiarato Mundell, "potevamo solamente dare ai nostri spettatori il senso dei terribili eventi che vi sono accaduti. Per questo lo spettacolo non è timido nel mostrare la violenza. In tutto ciò che facevamo, dalle luci alla musica, dovevamo essere chiari che stavamo raccontando una storia d'amore che aveva luogo in un posto che è malvagio al di là della più fervida immaginazione".

 

Centrale il lavoro del costumista Ján Kocman, che aveva già lavorato a Colette, film del 2013 ambientato ad Auschwitz. Per realizzare le oltre 5 mila divise utilizzate per la serie ha ordinato un tessuto misto di lana e cotone e lo ha poi tinto. Circa 140 paia di scarpe sono state realizzate e poi invecchiate. Le divise non dovevano solo sembrare vecchie e consunte, ma anche larghe, dal momento che i prigionieri soffrivano di malnutrizione. Sotto le divise, gli attori hanno utilizzato delle maglie termiche: "Tenerli al caldo era fondamentale; spesso erano mezzi nudi e a piedi nudi nella neve", ha spiegato il costumista.

LA COLONNA SONORA DI HANS ZIMMER

La colonna sonora della serie è firmata dal premio Oscar Hans Zimmer con Kara Talve e il producer Russell Emanuele. "Lavorare con Kara e il premio Oscar Hans Zimmer è stato incredibile - spiega Mundell -. Non vedo l'ora che gli spettatori possano sentire il loro splendido lavoro". Zimmer ha commentato il suo coinvolgimento così: " L'unica reazione che puoi avere quando ti confronti con questo materiale è 'non so come farlo. È troppo serio, troppo complicato, troppo profondo. È una storia d'amore ambientata in un incubo. Come puoi approcciarti a una storia del genere con dignità e onestà?". Zimmer, tedesco di nascita, è figlio di migranti e sua madre fuggì dalla Germania nazista nel 1938. "Sono cresciuto con queste storie - ha raccontato - da adolescente ho letto tutti i libri di storia che potevo trovare sull'Olocausto. Poi sono stato coinvolto nella USC Shoah Foundation di Steven Spielberg. Paradossalmente sapevo troppo. Dovevo trovare un modo per fare qualcosa che non si riferisse al grande tema dell'Olocausto ma che parlasse di queste due persone, Lali e Gita".

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LA DISTRIBUZIONE

NBCUniversal Global TV Distribution e All3Media International gestiscono congiuntamente le vendite internazionali della serie. Stan, il principale streamer locale australiano, ha acquisito i diritti originali della serie nel proprio territorio, mentre SkyShowtime è licenziataria dei diritti della serie per Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Svezia. La serie è un’esclusiva Sky e NOW in tutti I territori Sky in Europa (Regno Unito e Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera) e sarà su Peacock negli Stati Uniti.