La serie finlandese Icebreaker inaugura un nuovo tipo di thriller nordico

Serie TV

Camilla Sernagiotto

X/Variety

La serie televisiva ambientata su una nave rompighiaccio arenata che vede protagonista la guardacoste Sanna Tanner (interpretata da Jessica Grabowsky) a capo di una squadra di soccorso introduce un nuovo modello di thriller targato Finlandia. Le prime immagini del film sono state rivelate nelle scorse ore, in esclusiva per Variety. Sorge spontaneo azzardare un paragone con la serie uscita da poco True Detective: Night Country (che combina anche il soprannaturale con l'oscurità dell'inverno)

Sta per arrivare la serie televisiva finlandese intitolata Icebreaker, uno show che farà storia in quanto “inaugura un nuovo tipo di thriller nordico”, come scrive la giornalista Marta Balaga su un articolo pubblicato nelle scorse ore dal magazine statunitense Variety.

La serie è ambientata su una nave rompighiaccio arenata e vede come protagonista la guardacoste Sanna Tanner (interpretata da Jessica Grabowsky), a capo di una squadra di soccorso. Lo show introduce un nuovo modello di thriller targato Finlandia. Le prime immagini sono state rivelate nelle scorse ore, in esclusiva per Variety, che ha anche intervistato la creatrice della serie e il regista, rispettivamente Mia Ylönen e Pete Riski.

 

La protagonista Sanna Tanner (Grabowsky) si imbatterà in un gruppo di sopravvissuti (e in un corpo congelato). In una settimana, intanto, i membri dell'equipaggio iniziano a scomparire. E uno spirito vendicativo potrebbe avere qualcosa a che fare con tutto ciò…
"Volevamo costruire lentamente, come un classico giallo, ma si percepisce che c'è qualcosa di altro genere in corso”, spiega a Veriety Ylönen, la creatrice dello show.

I produttori di Icebreaker hanno condiviso alcune immagini in anteprima, in esclusiva per Variety.

 

In fondo a questo articolo potete guardare le immagini, in esclusiva per Variety, della serie televisiva Icebreaker, nel tweet pubblicato nelle scorse ore sull'account di X (ex Twitter) dal magazine americano.

Icebreaker, diamo il benvenuto a un nuovo filone di thriller nordico

Creata da Mia Ylönen, che produce insieme ad Aleksi Bardy dopo la loro collaborazione su Codename: Annika, Icebreaker è prodotta da Helsinki-filmi, una sussidiaria indipendente di Aurora Studios.

 

Commissionata da Elisa Viihde e distribuita da About Premium Content (APC), la serie vanta un cast "impressionante", come lo giudica lo stesso magazine Variety, con il protagonista di Border, Eero Milonoff, e Seidi Haarla di Compartment No. 6 insieme a Mikko Leppilampi, Karim Rapatti, Roderick Kabanga e Johannes Holopainen.

 

"Volevamo costruire lentamente, come un classico giallo, ma si percepisce che c'è qualcos'altro in corso. Qualcosa si aggira su questa nave, ma non sappiamo se sia umano o meno", ha detto Ylönen, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Nuutti Sihvonen e Tuuli Kanervankallio.

 

"Non ci sono fantasmi né zombi, ma volevamo introdurre questo elemento mitologico e dargli un nuovo tocco nel creare un thriller nei Paesi nordici. Non vogliamo dire: 'C'è neve, c'è buio, ci sono persone in difficoltà di nuovo'. Non vogliamo seguire la solita strada. Vogliamo aggiungere qualcosa in più”, aggiunge Ylönen. Il suo show fa riferimento alle antiche credenze pagane, in particolare a quelle legate al solstizio d'inverno.

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Ylönen: “Quando la notte è più lunga, i morti sono più vicini ai vivi”

"Quando la notte è più lunga, i morti sono più vicini ai vivi. Ho fatto molte ricerche sullo sfondo di queste mitologie e c'è un personaggio che ci crede. Recita preghiere pagane", ha spiegato Ylönen.

 

Sorge spontaneo, a noi come a Variety, un paragone con la serie uscita da poco True Detective: Night Country (in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, che combina anche il soprannaturale con l'oscurità dell'inverno), tuttavia la giornalista Marta Balaga spiega che adesso un paragone sarebbe “prematuro”.

Balaga, che ha intervistato per Variety la creatrice della serie Mia Ylönen, gliel’ha chiesto direttamente, però la risposta è stata: "Non l'ho visto! Ma immagino che siamo sulla stessa lunghezza d'onda, avendo questi elementi mitologici”.

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“C'è qualcosa di strano in questo luogo”

Il nuovo sotto-genere di thriller nordico che sembra che inaugurerà la serie TV finlandese di prossima uscita antepone il mistero, il soprannaturale e il senso di stranezza e di irrealtà, preferendolo di gran lunga al sangue e al classico jump scare.

 

"Evitiamo i jump scare e troppo sangue, volevamo comunque quel senso di irrealtà. C'è qualcosa di strano in questo luogo. Alla fine, andiamo abbastanza lontano. C'è un'entità soprannaturale ed è unica per questa serie”, spiega la madre dello show, colei che ha firmato script e sceneggiatura insomma (e che produce).

 

Anche il contesto, l’ambientazione e ogni particolare non sono assolutamente casuali: tutto riflette la situazione del personaggio principale, che è alle prese con una perdita personale e che non riesce ad andare avanti.
"Abbiamo sempre voluto che la nave in questione fosse una rompighiaccio, non solo una barca o una nave cargo. Sanna supera tutto per arrivare dove vuole ma, in realtà, è bloccata anche lei. Non riesce a lasciare andare suo padre, che è scomparso. Sono entrambi in una situazione simile”.

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Pete Riski è il regista

A dirigere la serie c’è Pete Riski. “È un luogo desolato nel bel mezzo del nulla: si vede solo l'orizzonte. Se pensi a film come Lo squalo, stabiliscono questa idea che l'acqua equivale al pericolo. Facciamo qualcosa di simile. Non vuoi mettere piede sul ghiaccio, perché separa il mondo dei vivi dal mondo dei morti”, ha spiegato Riski a Variety.

 

"È un thriller, è pieno di suspense e alcuni momenti tendono al puro horror. Puoi ridere, però, già durante questi primi episodi. Alcuni personaggi cercano di alleviare la tensione, altri provano sentimenti romantici l'uno verso l'altro. Non siamo in questo mondo oscuro di morte e paura tutto il tempo", ha commentato la creatrice Ylönen.

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La protagonista Sanna ha come modello Ripley di Alien

Per quanto riguarda il personaggio principale, Sanna, Ylönen ne parla così:"Ha scelto la carriera di guardacoste. Viene da un'isola in Finlandia ed è stato un percorso naturale per lei. Non lascia che gli altri si avvicinino troppo, ma è comunque attratta da loro. Ha quel desiderio di essere amata e Jessica lo porta davvero fuori”.

 

La creatrice dello show spiega: "Uno dei nostri riferimenti era Ripley di Alien. Continuavamo a tornare a lei, perché è dura, ma ha molto cuore. Volevamo che la nostra protagonista fosse così”.

Una serie la cui trama “è pensata come una storia per diverse stagioni”

"È una serie di budget medio. La storia e l'ambientazione sono grandi, quindi dovevamo essere intelligenti nel trovare il modo di raccontare questo tipo di storia in Finlandia. Abbiamo girato molto in location sul vero ghiaccio, e poi abbiamo usato uno studio virtuale per lavorare su acrobazie più complicate", ha aggiunto Ylönen.

 

Sembra che Icebreaker non avrà solamente una stagione: “La trama è pensata come una storia per diverse stagioni. Risolviamo questo mistero, ma ci saranno altre cose che verranno. Anche questo titolo è metaforico, quindi il suo viaggio può continuare in circostanze completamente diverse”.

 

Di seguito potete guardare le immagini, in esclusiva per Variety, della serie televisiva Icebreaker.

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