La miniserie in sei episodi sbarcherà su Amazon Prime Video il 26 gennaio. Diretta da Lulu Wang e tratta dal romanzo “The Expatriates” di Janice Y. K. Lee, racconta la storia di tre donne americane che vivono nella Hong Kong del 2014 le cui vite si intrecciano a causa di un’inaspettata tragedia familiare
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C’è anche l’attrice premio Oscar Nicole Kidman nel cast della serie Expats, in arrivo il 26 gennaio su Amazon Prime Video (e visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick). Tratta dal romanzo The Expatriates di Janice Y. K. Lee e diretta da Lulu Wang (The Farewell - Una bugia buona), la miniserie è composta da sei episodi: i primi due saranno rilasciati insieme, poi gli altri uno ogni venerdì.
La trama
Expats, di cui Kidman è anche produttrice esecutiva, è ambientata nella Hong Kong del 2014. Al centro della storia ci sono tre donne americane - Margaret, Hilary e Mercy - le cui vite si intrecciano a causa di una inaspettata tragedia familiare. Margaret si trova a dover affrontare una perdita per lei inconcepibile, Hilary ha un matrimonio diviso fra tradimenti e desiderio di maternità e Mercy, all’apparenza uno spirito libero, nasconde un’interiorità a dir poco turbolenta.
Il cast
Le tre protagoniste Margaret, Hilary e Mercy sono interpretate rispettivamente da Nicole Kidman, Sarayu Blue (Non ho mai…) e l’esordiente Ji-young Yoo. Nel cast anche l'ex star di Chicago Med Brian Tee nel ruolo di Clarke, marito di Margaret, e Jack Huston (Boardwalk Empire) in quello del marito di Hilary, David.
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L’episodio da 96 minuti
Fra gli episodi ce ne sarà uno della durata di 96 minuti fortemente voluto da Wang e incentrato sulla comunità delle collaboratrici domestiche filippine, con le interpreti principali della serie temporaneamente relegate sullo sfondo. “Era incredibilmente importante, per me, perché sentivo che era il mio modo di entrare nella storia - ha spiegato Wang citata da Vogue - Avevo scritto The Farewell pensando a mia nonna, e molte di quelle donne sono proprio come lei, come la mia famiglia, persone che passano la loro intera vita a servirne altre. Mi sembrava di conoscerle intimamente e sentivo di voler dare loro dignità. Volevo raccontare la loro storia attraverso i loro stessi occhi e capire davvero chi sono come persone, non solo come espatriate”.