Nightmares Of Nature, Blumhouse sta sviluppando una docuserie horror sulla natura
Serie TV ©GettySecondo Deadline, Blumhouse Television sta sviluppando una serie documentaristica in cui “troverete cose terrificanti come qualsiasi cosa in un film dell’orrore”. Ma non si tratterà di nulla di sovrannaturale: sono "cose terrificanti" che arrivano dal mondo naturale, in particolare dalla fauna selvatica. Animali da paura, insomma
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Blumhouse Television sta sviluppando una serie documentaristica di genere horror dedicata alla natura.
Lo riporta in esclusiva il sempre ben informato Deadline, che spiega che a breve arriverà una docuserie in cui “troverete cose terrificanti come qualsiasi cosa in un film dell’orrore”. Ma non si tratterà di nulla di sovrannaturale: sono "cose terrificanti" che arrivano dal mondo naturale, in particolare dalla fauna selvatica. Insomma: animali da paura.
Si intitolerà Nightmares of Nature e sarà gestito dal produttore di storia naturale Plimsoll Productions. Il progetto non è attualmente collegato a nessuna rete o streamer.
“È naturale essere spaventati dalle cose che si scontrano nella notte, ma Nightmares of Nature non è una proiezione del soprannaturale. Una volta che inizi a guardare il mondo naturale, troverai cose terrificanti come qualsiasi cosa in un film dell’orrore“, ha dichiarato il capo di Plimsoll, Alan Eyres.
Il capo di Plimsoll: "Non potevamo sperare in collaboratori migliori di Blumhouse"
“Per raccontare quella storia, non potevamo sperare in collaboratori migliori di Blumhouse. La combinazione dei più grandi registi horror del mondo con alcuni dei migliori narratori di storia naturale del mondo è un’opportunità unica per creare un punto di accesso alla natura più viscerale ed emotivo di qualsiasi cosa abbiamo visto prima”, spiega il capo di Plimsoll, Alan Eyres.
Dal canto suo, il presidente di Blumhouse Television Chris McCumber, dichiara: "Plimsoll è il migliore della classe nel mondo della storia naturale e della programmazione fattuale, e in Nightmares of Nature, Plimsoll e Blumhouse giocano con la nostra narrazione e producono punti di forza”.
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Sarà una docuserie horror sulla fauna selvatica
L’opera viene descritta dagli addetti ai lavori come un documentario horror sulla fauna selvatica.
Nightmares of Nature seguirà alcuni animali che stanno combattendo per sopravvivere agli orrori della vita reale della natura. È “una miscela [di] cinema di storia naturale attraverso una lente horror“.
I produttori esecutivi saranno Jason Blum, Chris McCumber e Gretchen Palek per Blumhouse insieme a Grant Mansfield di Plimsoll, Alan Eyres, Tom Hugh-Jones e Martha Holmes.
Questa comunque non è la prima volta in cui Blumhouse si approccia a un progetto del genere: il famoso studio specializzato nel genere dell'orrore aveva già realizzato una serie di documentari, producendo docu polizieschi come Smiley Face Killers: The Hunt for Justice, andata in onda su Oxygen nel 2019, A Wilderness of Error del 2020 per FX, 2022 e Worst Roommate Ever per Netflix.
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La fusione di orrore e storia naturale
“L’idea è quella di fondere il cinema di storia naturale attraverso una lente horror, un luogo in cui gli alberi sanguinano, le lumache zombi dimorano e i pesci vampiro regnano sovrani” scrive in queste ore Peter White sul magazine americano Deadline.
Il mix di storia naturale e orrore piace a molti, che sui social network stanno salutando il prossimo fiocco rosso (perché è sempre rosso sangue) di casa Bloomhouse con entusiasmo.
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Blumhouse, il blasone dell'horror
Per quel che riguarda Plimsoll, di proprietà di ITV, parliamo della realtà produttiva che sta dietro a serie come Hostile Planet, Tiny World e Night on Earth.
Uno studio cinamatografico che conoscono bene gli appassionati di horror è proprio Blumhouse. Si tratta della casa di produzione dietro al progetto The Horror of Dolores Roach di Amazon e film tra cui Get Out e M3gan.
Blumhouse Productions è uno studio rivoluzionario "di nicchia" che negli ultimi anni si sta imponendo anche presso il grande pubblico.
Blumhouse ha cambiato il panorama del cinema horror e del thriller. Fondata da Jason Blum (da cui deriva il nome) nel 2000, questa società di produzione indipendente ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema, offrendo film innovativi, spaventosi ed emozionanti.
Jason Blum aveva deciso di aprire i battenti a uno studio cinematografico con l'obiettivo di produrre film a basso budget ma ad alto impatto. La sua idea era quella di realizzare film indipendenti che avessero un budget contenuto ma che fossero comunque in grado di raccontare storie coinvolgenti e di qualità.
L'esordio è stato con progetti cinematografici non strettamente dell'orrore, come La Cosa più Dolce (2002), una commedia romantica con Kristen Bell. Poi il punto di svolta: il film Paranormal Activity (2007). Il film, girato con un budget irrisorio, divenne un successo mondiale e un fenomeno culturale, incassando milioni di dollari al botteghino e guadagnandosi una reputazione di film horror "found footage" spaventoso.
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Il fenomeno "Paranormal Activity"
Il successo di Paranormal Activity fu tale da non essere ricordato con un semplice film ma proprio come un fenomeno culturale.
Quella pellicola dimostrò il talento di Jason Blum nel comprenderele voglie del pubblico e nell'offrirgli qualcosa che colpisce davvero l'immaginazione.
La formula vincente? Budget modesti, sfruttando l'estetica realistica del "found footage", a cui aggiungere una campagna di marketing virale tale da alimentare l'interesse del pubblico. Questa strategia consentiva agli spettatori di sentirsi coinvolti, come se facessero parte dell'esperienza stessa del film.
Con il successo di Paranormal Activity, Blumhouse Productions si è affermata come lo studio numero uno per il genere horror. Ha prodotto Insidious (2010) e Sinister (2012), tutti enormi successi.
Inoltre non si è limitata a un'unica tipologia di film: lo studio ha collaborato con talenti rinomati e registi di fama mondiale in diversi generi, producendo film come Whiplash (2014) e Get Out (2017). Quest'ultimo, diretto da Jordan Peele, ha dimostrato come Blumhouse potesse ampliare la propria influenza nel cinema sociale e politico, oltre che nell'horror tradizionale.