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Zerocalcare Animation Art Book, viaggio dentro le serie animate

Serie TV

Gabriele Lippi

BAO Publishing pubblica un libro che racconta i retroscena e il lavoro dietro Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà cattivo

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Come si fa una serie tv animata? Credendoci anche quando ancora non esiste, tanto per iniziare. È il primo aneddoto/insegnamento che troverete all’interno di Zerocalcare Animation Art Book, libro pubblicato da BAO Publishing (144 pagine a colori, 22 euro) in uscita il 20 giugno che ci porta all’interno della lavorazione di Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà cattivo, le due serie tv animate realizzate dal fumettista di Rebibbia per Netflix (visibili anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su NOW Smart Stick).

Retroscena, bozzetti e studi

Con i testi curati da Michele Foschini, cofondatore di BAO Publishing che lavora con Zerocalcare fin dal suo esordio come fumettista con La Profezia dell’ArmadilloZerocalcare Animation Art Book regala interessanti retroscena, bozzetti preparatori, studi, character design dei due prodotti seriali firmati da Michele Rech. Si parte dall’inizio e dall’abile strategia di comunicazione con cui BAO e Zerocalcare hanno convinto Netflix di essere già al lavoro su una serie animata che invece ancora non esisteva, fino al punto di ottenere la tanto agognata risposta a una email, e si prosegue con tutte le fasi di preproduzione, produzione e postproduzione. Intoppi, rallentamenti e deviazioni incluse.

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LA STORIA DELLE DUE SERIE

Si scopre, per esempio, che Questo mondo non mi renderà cattivo è un progetto che nasce addirittura prima di Strappare lungo i bordi, che sarebbe dovuta essere la prima serie animata di Zerocalcare, anche se poi è finita momentaneamente nel cassetto per esigenze di processo produttivo e creativo, e che tutto è iniziato ancora prima della pandemia, ancora prima dei corti di Rebibbia Quarantine, primo vero e piccolo approccio del fumettista romano al mondo dell’animazione.

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LA PAROLA AGLI ARTISTI

Zerocalcare Animation Art Book dà voce ai numerosi artisti dello studio Movimenti Production che hanno affiancato Zerocalcare nella lavorazione delle due serie, storyboarder e animatori, racconta il processo di scrittura, il world building posato sui circa 10 anni di lavoro pregresso su carta, il character design di personaggi che pur restando gli stessi si sono evoluti nel corso del tempo e hanno dovuto adattarsi a un nuovo mezzo. Non mancano un capitolo interamente dedicato a Giancane, il cantautore che ha realizzato le canzoni originali delle due serie e alle colonne sonore, sostanzialmente le playlist di Zerocalcare (che viene citato mentre dice: “Ho fatto i cartoni animati perché volevo costringere le persone ad ascoltarsi le canzoni che volevo io, mentre fruivano di una mia storia”).

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DAL DOPPIAGGIO ALLA SCENA TAGLIATA

Non manca, ovviamente, un capitolo dedicato al doppiaggio, dalla “non decisione” di far doppiare tutti i personaggi della prima serie all’autore (con l’eccezione notevole di Valerio Mastandrea nei panni dell’Armadillo) alla scelta di dotare di voci proprie e differenti i vari personaggi in un segmento importante di Questo mondo non mi renderà cattivo. Il volume si chiude con un capitolo che racconta il capitolo perduto di Strappare lungo i bordi, unica scena esclusa dal prodotto finale.

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