Stranger Things 5, lo sciopero degli sceneggiatori causa ritardi alla produzione

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La stagione finale della serie tv in pericolo a causa dello sciopero degli sceneggiatori negli Stati Uniti

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Il finale della serie tv Stranger Things non si realizzerà fino a quando Netflix e altre società non firmeranno un accordo equo. La produzione della quinta stagione della serie di fantascienza dei fratelli Duffer è stata messa in pausa per lo sciopero degli sceneggiatori in corso attualmente. La piattaforma streaming dovrebbe pagare quanto dovuto e Matt e Ross Duffer si sono uniti alla causa prendendo questa decisione. Le riprese di Stranger Things quindi non inizieranno fino a quando non sarà raggiunto un accordo giusto per i professionisti del settore.

Stranger Things 5: cosa accadrà

La quarta stagione di Stranger Things ha segnato un punto culminante per Netflix in termini di spettatori, superando 1 miliardo di ore visualizzate. Gli sceneggiatori hanno firmato alcune delle migliori trame che la serie abbia mai visto e c’è molto hype per la stagione 5 che deve chiudere la storia in sospeso ad Hawkins, esplorando finalmente cos'è il Sottosopra mentre inizia a infettare il mondo reale. Per non parlare del fatto che la nuova stagione riporterà Will in azione con un ritorno all'inizio della serie. Gli studi cinematografici sembrano ignorare alcuni passaggi importanti del processo di creazione di un film o di una serie e i Duffer hanno sottolineato: "La scrittura non si ferma quando iniziano le riprese". Mentre i principali studi come Disney e HBO tentano di ordinare ai loro showrunner di tornare al lavoro e serie come House of the Dragon cercano di finire le riprese anche senza sceneggiatori, c'è poco riconoscimento di tutto ciò di cui questa categoria di creativi fa.

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La resistenza dei fratelli Duffer

Il team di sceneggiatori di Stranger Things vuole che questo sforzo sia adeguatamente riconosciuto attraverso una retribuzione equa prima di poter tornare a lavorare sull'epica storia della quinta stagione. "Anche se non vediamo l’ora di iniziare la produzione con il cast e la troupe, non lo faremo durante questo sciopero” hanno detto i Duffer. "Speriamo che venga raggiunto presto un accordo equo in modo da poter tornare tutti al lavoro”. Questo sciopero segna il primo stop degli sceneggiatori dal 2007. Nelle ultime settimane hanno negoziato con gli studi per guadagnare salari e condizioni di lavoro migliori man mano che le loro responsabilità diventano più estese e le loro opportunità di guadagnare precipitano con le vecchie serie che lasciano i servizi di streaming.

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La minaccia dell’intelligenza artificiale

Con l'ascesa dell'intelligenza artificiale, gli sceneggiatori stanno anche lottando per la protezione del lavoro nel timore che le società di produzione si rivolgano sempre più alle macchine piuttosto che alle persone reali. Gli effetti dello sciopero si sono già diffusi in quasi tutti i principali studi. La Marvel ha recentemente rimandato Blade con Mahershala Ali, mentre Netflix ha interrotto il lavoro sulla sesta stagione di Cobra Kai. Lo sciopero sta già colpendo duramente l'industria dell'intrattenimento che ha perso circa 10 miliardi di dollari di valore azionario dopo il primo giorno di proteste. Non si sa quali saranno le conseguenze a lungo termine di questo sciopero, ma è chiaro che le richieste degli sceneggiatori non saranno facilmente assecondate.

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