Cleopatra nera, la regista Tina Gharavi parla delle polemiche sulla sua docu-serie

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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Parla la regista della docu-serie "Queen Cleopatra”, prodotta e narrata da Jada Pinkett Smith e al centro di numerose polemiche a causa della scelta di rendere la regina d'Egitto con la pelle nera. Tina Gharavi ha affidato al magazine statunitense Variety le proprie parole dopo che una nube di critiche si è sollevata in questi giorni, appena dopo la pubblicazione del primo trailer ufficiale

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Dopo le innumerevoli critiche che si sono sollevate negli ultimi giorni a seguito della pubblicazione del trailer ufficiale di Queen Cleopatra, la regista dello show ha deciso di prendere la parola.
Tina Gharavi, la quale ha diretto gli episodi della docu-serie prodotta e narrata da Jada Pinkett Smith, ha affidato al magazine statunitense Variety le proprie parole dopo che una nube di polemiche ha travolto la produzione di Queen Cleopatra e anche Netflix. Pure la piattaforma che ospita lo show, infatti, è stata investita da aspre critiche, tra cui quelle di un avvocato egiziano che ha intentato causa allo streamer, chiedendo inoltre al proprio governo di prendere seri provvedimenti e pensare magari di chiudere Netflix in Egitto.

Al centro delle polemiche c’è la scelta di rendere la regina d'Egitto con la pelle nera. In esclusiva per Variety, Tina Gharavi chiede al mondo: "Cosa vi infastidisce così tanto di una Cleopatra nera?”. E aggiunge: "È più probabile che Cleopatra assomigliasse alla nostra attrice più di quanto non somigliasse a Elizabeth Taylor”. Nella serie il personaggio di Cleopatra è interpretato dall’attrice afrodiscendente Adele James.

La storia dell'indovino

Tina Gharavi scrive nel suo intervento su Variety: “L’estate scorsa vivevo a Venice Beach e avevo deciso, a causa dell'insistenza di un amico, di consultare un indovino. Io, sempre scettica, ho accettato per gioco. Quello che ha detto l'indovino mi ha fatto alzare gli occhi al cielo: ‘Non sto dicendo che sei Cleopatra ma in qualche modo condividi la sua storia e sei connessa’. Meno di un mese dopo, ho ricevuto una telefonata da una società di produzione che realizzava ‘African Queens’ di Jada Pinkett Smith e successivamente sono stata assunta per dirigere quattro episodi di un documentario drammatico sulla vita della controversa leader”.

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La regista: “Sentivo che Elizabeth Taylor non era l'immagine giusta”

Tina Gharavi continua dicendo: “Ricordo che da bambina vedevo Elizabeth Taylor interpretare Cleopatra. Ero affascinata, ma anche allora sentivo che l'immagine non era giusta. La sua pelle era davvero così bianca? Con questa nuova produzione, potevo trovare le risposte sull'eredità di Cleopatra e liberarla dalla morsa che Hollywood aveva posto sulla sua immagine?”, si domanda la regista, nata in Iran e persiana.
Lei stessa fa notare come l'eredità di Cleopatra sia stata “attribuita una volta ai greci, una ai macedoni e un’altra ai persiani”.

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Cleopatra interpretata da un'attrice nera è un “atto politico”

Scrive in esclusiva su Variety: “I fatti noti sono che la sua famiglia greca macedone - il lignaggio tolemaico - si sposò con la dinastia seleucide dell'Asia occidentale ed era stata in Egitto per 300 anni. Cleopatra era lontana otto generazioni da questi antenati tolemaici, rendendo alquanto improbabile la possibilità che fosse bianca. Dopo 300 anni, sicuramente, possiamo tranquillamente affermare che Cleopatra era egiziana. Non era più greca o macedone di Rita Wilson o Jennifer Aniston. Entrambi sono una generazione dalla Grecia. Facendo la ricerca, ho capito che atto politico sarebbe stato vedere Cleopatra interpretata da un'attrice nera. Per me, l'idea che le persone si fossero sbagliate così incredibilmente prima - storicamente, da Theda Bara a Monica Bellucci, e recentemente, con Angelina Jolie e Gal Gadot in corsa per interpretarla - significava che dovevamo farlo ancora meglio. La caccia era aperta per trovare l'artista giusta per portare Cleopatra nel XXI secolo”.

“Perché in tanti vogliono che Cleopatra sia bianca?”

Perché Cleopatra non dovrebbe essere nera? Perché così tante persone vogliono che sia bianca? “La sua vicinanza al candore sembra darle valore, e per alcuni egiziani sembra davvero importante”, sottolinea Gharavi.
“Dopo molte discussioni e innumerevoli audizioni, abbiamo trovato in Adele James un'attrice in grado di trasmettere non solo la bellezza di Cleopatra, ma anche la sua forza. Ciò che gli storici possono confermare è che è più probabile che Cleopatra assomigli ad Adele di quanto abbia mai fatto Elizabeth Taylor”, dichiara la regista di Queen Cleopatra.
Nota inoltre come la serie della HBO Roma abbia ritratto “una delle donne più intelligenti, sofisticate e potenti del mondo come una squallida e dissipata tossicodipendente, ma all'Egitto non sembrava importare. Dov'era allora l'indignazione?”. Invece interpretarla come donna nera ha creato una nube di proteste tale da lasciare a bocca aperta la produzione di questo show.

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L'odio online ha investito la regista

“Durante le riprese, sono diventata il bersaglio di un'enorme campagna di odio online. Gli egiziani mi hanno accusato di ‘insabbiare’ e ‘rubare’ la loro storia. Alcuni hanno minacciato di rovinare la mia carriera”, racconta la regista.
Conclude ponendosi l'interrogativo “Quindi, Cleopatra era nera?”. E si risponde così: “Non lo sappiamo per certo, ma possiamo essere certi che non fosse bianca come Elizabeth Taylor. Dobbiamo avere una conversazione con noi stessi sul nostro colorismo e sulla supremazia bianca interiorizzata con cui Hollywood ci ha indottrinato”.

La regista non si pente assolutamente di ciò che ha fatto, anzi: ne è orgogliosa

“Sono orgogliosa di stare con Queen Cleopatra - una Cleopatra reinventata - e con il team che ha realizzato questo show. Abbiamo reinventato un mondo di oltre 2000 anni fa dove una volta c'era una donna eccezionale che regnava. Vorrei tracciare una linea diretta da lei con le donne egiziane che si sono sollevate durante le rivolte arabe e con le mie sorelle persiane che oggi si ribellano contro un regime brutale. Mai prima d'ora è stato così importante avere donne leader: bianche o nere”, queste le parole della regista Tina Gharavi.

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La carriera di Tina Gharavi

Benché gli hater le abbiano giurato di rovinarle la carriera, Tina Gharavi è molto promettente come cineasta. E ha già alle spalle notevoli successi.

È stata nominata ai BAFTA e al Sundance. Il suo debutto, I Am Nasrine, è stato nominato per un BAFTA nel 2013. Il suo prossimo lungometraggio documentario, Tribalism is Killing Us, che è il risultato di una visita alla prigione di Stato dell'Angola, uscirà entro la fine dell'anno. Gharavi insegna regia in tutto il mondo e ha ricevuto una borsa di studio del MIT. È stata eletta ai BAFTA nel 2017.

Cosa ha scatenato le polemiche nel trailer di Queen Cleopatra?

Questo ritratto controverso ha causato polemiche e ha suscitato parecchia indignazione in Egitto. Il legale egiziano Mahmoud al-Semary sostiene che tale rappresentazione sia storicamente inaccurata e altamente offensiva per il popolo egiziano. Secondo il quotidiano Egypt Independent, il sopracitato avvocato ha chiesto al Governo egiziano di prendere tutte le misure legali contro i responsabili del progetto documentario. Anche la piattaforma di streaming stessa è stata coinvolta nella causa, per la sua partecipazione a "questo crimine".
Nel trailer vediamo (e ascoltiamo) un’esperta che ricorda l'origine della regina nella famiglia del generale macedone Tolomeo al servizio di Alessandro Magno, ma subito un'altra collega la contraddice. “Mia madre diceva sempre: non badare a quello che ti raccontano a scuola. Cleopatra era nera”, queste le parole che stanno scatenando innumerevoli polemiche.
Nella serie il personaggio di Cleopatra è interpretato da un’attrice nera: Adele James.
Alla base di tutto c'è un tema a lungo dibattuto a livello accademico: l’etnia di Cleopatra, al centro di numerose discussioni accademiche. Secondo parecchi storici, almeno al tempo del bisnonno della regina la famiglia era ancora integralmente di sangue macedone.
Queen Cleopatra, scritta da Peres Owino e NneNne Iwuji, fa parte di un progetto più ampio che sta a cuore a Jada Pinkett Smith: un ciclo docu sulle Regine Africane. Questa docu-serie su Cleopatra avrà quattro episodi di 45 minuti ciascuno. "Non vediamo o sentiamo spesso storie di regine nere, così è molto importante per me, così come per mia figlia e per la mia comunità, venirle a conoscere perché ce ne sono moltissime", ha detto la moglie di Will Smith.
"Cleopatra è una regina di cui sappiamo molto, ma non la sua verità. È stata rappresentata come un essere sessuale, eccessivo e corrotto. In realtà era una stratega, un intelletto, una forza della natura che si batté per proteggere il suo regno”, aggiunge Jada Pinkett Smith. Netflix invece sta più sul vago e, nella didascalia a corredo del trailer ufficiale della serie, scrive quanto segue: “Dalla produttrice esecutiva Jada Pinkett Smith arriva una nuova serie di documentari che esplora le vite di importanti e iconiche regine africane. Questa stagione avrà come protagonista Cleopatra, la donna più famosa, potente e incompresa del mondo, una regina audace la cui bellezza e le cui storie d'amore arrivarono a mettere in ombra la sua vera risorsa: il suo intelletto. L'eredità di Cleopatra è stata oggetto di molti dibattiti accademici, spesso ignorati da Hollywood. Ora la nostra serie rivaluta questa affascinante parte della sua storia”.

Di seguito potete guardare il trailer ufficiale della docu-serie Queen Cleopatra.

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