La Regina Carlotta, Shonda Rhimes: “L'amore è la più grande forza di trasformazione”

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Ai microfoni di Sky Tg24 parlano i protagonisti di “La Regina Carlotta”, il prequel di Bridgerton disponibile dal 4 maggio sulla piattaforma Neftlix e visibile anche su Sky Q e tramite app su NOW Smart Stick

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Londra - L'amore è la più grande forza di trasformazione. Parola di Shonda Rhimes, già sceneggiatrice e produttrice di serie di successo come Grey's Anatomy o Scandal, e che adesso porta su piccolo schermo "La Regina Carlotta", il prequel di Bridgerton. La serie debutterà sulla piattaforma Netflix il prossimo 4 maggio, come annunciato dalla stessa Rhimes durante l'evento di lancio organizzato a Londra. Al centro della vicenda la storia d'amore tra Re Giorgio III e, appunto, la Regina Carlotta, nobile tedesca di pelle nera. Se per alcuni studiosi le origini africane della sovrana sono dubbie, di incertezze nel magico mondo di Bridgerton, a cavallo tra realtà e finzione non ce ne sono.

 

E' chiaro che questo "essere ma anche non essere" una storia nella Storia libera la narrazione da vincoli. Per quanto il racconto abbia quindi un tono leggero, la Regina Carlotta, come già Bridgerton ha anche un valore politico ben preciso, nel rendere ruoli finora pensati solo per bianchi ad attori e attrici di colore. nella famiglia reale, tutta l’Inghilterra si aprirà a una nuova nobiltà. E la corte subirà dei grandi cambiamenti, superando le differenze razziali.

“Penso che dobbiamo lavorare sulla rappresentazione e sull'inclusione. Io vivo in un mondo fatto di storie. All'interno di questo, dobbiamo rappresentare il mondo in cui viviamo al giorno d'oggi. E questo include tutti. Tutti devono essere inclusi. C'è ancora naturalmente molto lavoro da fare, ma ciò che Bridgerton e la Regina Carlotta hanno già fatto è immenso, gigantesco”, ci spiega Golda Rosheuvel, che impersona la sovrana in età adulta ed è presente anche in questo prequel che mischia due piani temporali e alterna la versione più matura con quella di giovane ventenne arrivata alla corte del re inglese. A interpretare il ruolo la 21enne India Amarteifio (già in Sex Education): “Il personaggio è estremamente interessante. Entra in un mondo che le è totalmente estraneo, nuovo, e non sarà facile. La storia d’amore con il Re è ricca di sfaccettature, ha tutta una crescita, un’evoluzione, anche se sappiamo con un finale drammatico”.

La figura di Giorgio III, dal punto di storico, è estremamente interessante.  Durante il suo lungo regno, il terzo più lungo di tutta la storia britannica, hanno luogo eventi epocali per il Regno Unito: l'inizio della rivoluzione industriale, la guerra d'indipendenza degli Stati Uniti e le guerre napoleoniche.  Nel 1765 cominciò però a dare segni di squilibrio mentale che peggiorarono con il passare degli anni.  “Charlotte è per il Re la chiave per capire che cosa sia l'amore e anche cosa sia l'amore per se stessi. Proprio l'amore di Charlotte lo forza a confrontarsi con alcuni dei suoi demoni. La relazione con se stesso diventa più profonda e più piena di pari passo di quella con Charlotte”, ci spiega Corey Mylchreest, che impersona Re Giorgio da giovane.

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Una sfida interessante per tutti gli attori in campo, il confrontarsi con un altro sé in un altro momento della propria vita. “Non è stato mai un problema perché ci hanno sempre dato la possibilità di creare il nostro personaggio, senza scimmiottare l’interpretazione di qualcun altro – spiega Amarteifio -. Una sfida resa ancora più stimolante dal fatto che non abbiamo avuto la sceneggiatura tutta in un colpo solo, ma poco per volta. E quindi davvero siamo in qualche maniera cresciuti ognuno col proprio personaggio”. Concorda Adjoa Andoh, Lady Danbury nella serie: “Noi due (e indica Arsema Thoma, che impersona la giovane Agatha Danbury, ndr) possiamo avere discussioni su quella che è la cornice del mondo di Lady Danbury che Shonda ci ha dato, e che noi viviamo quando impersoniamo questi personaggi, ma ciò che veramente funziona con il pubblico è la verità che porti nel tuo personaggio, come essere umano, come attore, come donna di colore”.

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