Catherine Deneuve al Taormina Film Festival : Amo l'Italia ma non la politica"

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L' attrice francese, presente alla kermesse con il film Spirit World – La Festa delle Lanterne, ha parlato di cinema e impegno civile e  ha lanciato una frecciatina alla tecnologia: “Con l’AI il doppiaggio perde l’anima”

È una Catherine Deneuve senza filtri quella che ha stregato il pubblico del Taormina Film Fest, dove ha presentato “Spirit World – La Festa delle Lanterne” di Eric Khoo. A 80 anni, l’icona del cinema francese continua a parlare con l’eleganza tagliente di chi ha visto tutto, ma non ha perso né passione né lucidità. “Amo tutto dell’Italia, tranne la politica”, ha dichiarato con un sorriso,. Poi l’omaggio al cinema italiano: “Mi manca. Amo molto Alice Rohrwacher e la sua visione poetica”.

La Deneuve ha raccontato il suo legame personale con l’Italia, forgiato anche dalla relazione con Marcello Mastroianni: “Ho imparato un po’ d’italiano non per lui, a casa parlavamo francese. Ma l’ho fatto perché vengo spesso, soprattutto a nord di Firenze. Amo la lingua, la gente, la cultura”.

La diplomatica sul filo del rasoio

Quando il discorso è virato sul clima teso tra Meloni e Macron, e sul tifo anti-Sinner al Roland Garros, l’attrice ha risposto con diplomazia: “Siamo ancora molto vicini agli italiani. C’è amore verso l’Italia”. Ma su Gerard Depardieu, suo amico personale, condannato per aggressione sessuale, la diva ha cambiato tono: “Non parlo della vita privata degli altri, certe domande sono fuori luogo”.

Violenza sulle donne: “Serve giustizia più veloce”

Il momento più intenso è arrivato quando ha parlato della violenza contro le donne, tema che le sta a cuore: “In Francia non c’è una vera politica per fermare questo fenomeno. La giustizia è lenta, e a volte si interviene troppo tardi. Spesso è solo la parola di una donna contro quella di un uomo. E poi qualcuno muore”.

 

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No alla diva, sì alla donna vera

Deneuve ha respinto con forza l’etichetta di sex symbol: “Non mi sono mai sentita una diva. Non ero così bella. Ho una famiglia, sorelle, figlie: non sono mai stata sola come attrice. Non mi riconosco nell’immagine che mi è stata cucita addosso”.

E sul continuare a recitare alla sua età: “Mi diverte ancora. Ma con gli anni bisogna accettare ruoli veri, forti. Anche se ora sono una nonna, non significa che posso solo fare la marmellata”.

Il futuro del cinema? “Attenzione all’intelligenza artificiale”

Con uno sguardo al futuro, Deneuve ha lanciato un allarme: “L’intelligenza artificiale nel doppiaggio è pericolosa. È meccanica, senz’anima. Costi bassi, sì, ma a scapito dell’arte”. E ai giovani attori: “Non do consigli. Tutto cambia troppo in fretta. Tra dieci anni, forse, reciteremo solo davanti a un green screen”.

Un sogno giapponese che canta

Nel film presentato, “Spirit World”, ha realizzato un piccolo sogno: “Amo la cultura giapponese, sono stata felice di partecipare. E sì, canto con la mia voce: lo richiedeva la sceneggiatura”. Un’ultima carezza al pubblico di Taormina, che l’ha applaudita come si fa con le vere leggende.

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