Tulsa King, la serie con Sylvester Stallone avrà una seconda stagione
Serie TVDopo il grande successo della prima stagione non ancora finita arriva la conferma di una seconda stagione della serie Paramount+
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Su Paramount+ sono disponibili ancora solo alcuni episodi della prima stagione di Tulsa King con Sylvester Stallone protagonista, ma è già stato confermato lo sviluppo della seconda stagione. Creata da Taylor Sheridan, Tulsa King rivisita il genere gangster story, sfruttando la combinazione esplosiva della scrittura di Sheridan con il carisma di Stallone. Il lancio della serie ha registrato un record con i primi episodi e ora i fan possono stare tranquilli perchè arriveranno nuovi episodi di Tulsa King nel 2023.
Tulsa King: di cos parla la serie?
Tulsa King segue il capo della mafia newyorkese Dwight "The General" Manfredi appena uscito di prigione dopo 25 anni ed esiliato senza tanti complimenti dal suo boss per stabilirsi a Tulsa, in Oklahoma. Rendendosi conto che la sua famiglia mafiosa potrebbe non avere a cuore i suoi interessi, Dwight costruisce lentamente una squadra composta da un gruppo di personaggi improbabili, per aiutarlo a stabilire un nuovo impero criminale in un luogo che per lui potrebbe benissimo essere un altro pianeta.
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Il successo di Tulsa King
Tulsa King ha superato persino House of The Dragon come riscontro tra le serie tv dell’anno dopo che Yellowstone ha aperto le danze con oltre 12 milioni di spettatori. Lo showrunner di Tulsa King, Terence Winter è orgoglioso del risultato anche se la serie ha ricevuto recensioni sia positive che negative da critica e pubblico, pur elogiando comunque Stallone nei panni del mafioso protagonista.
Cosa pensa Stallone del suo personaggio
"Ho sempre voluto interpretare un gangster" ha detto Stallone a The Hollywood Reporter. “Ma volevo interpretare un gangster unico, non come tutti gli altri. In realtà lui è un tipo a cui piace collaborare. Ho pensato a La metamorfosi di Franz Kafka. Se ti svegliassi oggi e facessi un lavoro diverso mantenendo la stessa personalità? In questo modo non sarei stato il cliché di un delinquente che ti fissa con gli occhi spenti e la voce profonda. Quindi ho detto: 'Lo interpreterò il più vicino possibile a me stesso, come non ho mai fatto in vita mia'".