La star di Bridgerton e Dune Golda Rosheuvel è stata premiata per il suo impegno LGBTQ+

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L'interprete dell'eccentrica e amatissima Regina Charlotte del popolare show in costume, nonché paladina dei diritti umani, non ha mai tradito la sua identità per costruire il suo successo 

La difesa dei diritti della comunità LGBTQ+ ha un nuovo volto, quello di Golda Rosheuvel, attrice britannica nota al pubblico per la sua partecipazione a Bridgerton dove interpreta la Regina Charlotte, inedita sovrana di colore dello show ambientato durante l'età della Reggenza. La star dell'apprezzatissimo show è stata premiata con l'Equality Award, un riconoscimento per i diritti umani assegnato nel corso di un prestigioso evento sul tema svoltosi a New York il 1°maggio. La cinquantaduenne, apertamente lesbica, ha commentato il premio raccontando ai presenti alcune esperienze rilevanti nella sua carriera nella quale è sempre rimasta fedele a sé stessa e alla sua identità.

Golda Rosheuvel, un esempio di autenticità e di successo

Esempio di successo sia sotto il profilo professionale che quello personale, Golda Rosheuvel è un'ottima testimonial della campagna per i diritti umani, tema sempre attuale e non solo negli Stati Uniti. L'attrice, nel ricevere il suo premio, ha affermato sul palco, senza mezze misure, che nessuno dovrebbe scegliere tra la propria immagine pubblica e la propria identità privata, un principio di vita che lei stessa ha adottato fin dagli esordi. Rosheuvel, apertamente gay, ha affermato di non essersi fatta mai condizionare dal suo orientamento sessuale respingendo anche i comportamenti di chi le ha suggerito, nel tempo, di tenere nascoste le sue preferenze, possibile ostacolo alla sua carriera. Dal palco dove ha preso la parola nel corso della serata di gala, l'attrice, recentemente apparsa anche in Dune, pluripremiata pellicola di fantascienza di Villeneuve, è tornata su un episodio raccontato nel podcast Just for Variety discusso dai media di settore, ovvero, quando una regista lesbica incontrata nel suo percorso le aveva consigliato di stare “in the closet”, espressione anglosassone che, letteralmente, significa starsene nell'armadio, ossia, nell'ombra, in quanto la sua omosessualità poteva essere un intralcio al suo avanzamento professionale. Golda Rosheuvel, che ha una relazione con la scrittrice Shireen Mula, ha affermato con fierezza di non aver mai tradito sé stessa e che l'autenticità è una delle chiavi del suo successo.

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Certa che il racconto della sua esperienza sia più che importante per chi sta compiendo un percorso di auto-affermazione e crescita anche sotto il profilo dell'identità sessuale e di genere, la Roshuevel è stata molto apprezzata tra gli ospiti della serata di gala newyorchese dedicata ai diritti umani alla quale hanno partecipato anche ha diversi leader politici che si stanno spendendo per l'approvazione dell'Equality Act che garantirebbe maggior protezione alle minoranze discriminate sull'orientamento sessuale non adeguatamente tutelate dal Civil Rights act del 1964 attualmente in vigore.

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