La star coreana, noto al grande pubblico per la sua recente interpretazione in Squid Game, la serie Netflix dal successo globale, è l’ospite speciale della 20ma edizione del Florence Korea Film Fest 2022 che si sta svolgendo nella città toscana fino al prossimo 15 aprile
Lee Jung -jae è di sicuro il protagonista principale della XX edizione del Florence Korea Film Fest, in programma al cinema La Compagnia, allo Stensen e altre location cittadine, fino al prossimo 15 aprile. Nel corso della sua partecipazione, l'attore, divenuto famoso in tutto il mondo grazie alla sua partecipazione alla serie Tv Squid Game, serie rivelazione di Netflix (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick), ha anticipato che la storia del giocatore 456 continuerà. Consapevole dei dibattiti che nel mondo ha suscitato la diabolica gara per la sopravvivenza sottolinea che il messaggio della serie è proprio opposto alla violenza.
A Firenze per presentare una sua retrospettiva all’interno del Korea Film Fest , ha all’attivo 30 pellicole, Lee Jung-jae ha elogiato anche il cinema italiano ed è felice di poterlo finalmente seguire da quando in Corea del sud sono disponibili molti titoli in streaming . “Mi piacerebbe girare un film qui o in Europa” ci confida . ”Adesso con questi progetti globali è più facile. Chissà….io spero di poterlo fare presto”
Per il suo futuro Lee Jung -jae sogna qualche produzione in Europa.
approfondimento
Squid Game, la seconda stagione potrebbe uscire nel 2024
Lee Jung-jae interpreta in Squid Game, Gi-hun, il giocatore in cerca di un riscatto, l’uomo sul baratro, . E’ stato Il creatore della serie Hwang Dong-hyuk a prevedere per lui un ritorno. "Squid game 2 è in fase di progettazione” ha raccontato a Sky Tg24 - Siamo però ancora in fase di sceneggiatura, non posso perciò dire dettagliatamente cosa accadrà, né dove gireremo la seconda serie, se in Corea o in altri paesi del mondo”. Non c’è una data certa quindi, ma non sarà prima del 2024. Sempre l'attore ha dichiarato che “Squid Game ha ricevuto critiche perché racconta di giochi di bambini trasfigurati, ma devo precisare che la serie è vietata ai minori. La serie non incita alla violenza, semmai la contrasta. Il mio personaggio alla fine usa parole di condanna”.