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Per ordine dei Peaky Blinders, arriva il libro dedicato alla serie tv

Serie TV

In occasione dell’attesissima stagione finale di una delle serie tv più importanti e amate, arriva Il libro ufficiale della serie, la vera storia, le curiosità sulla Famiglia Shelby, approfondimenti e immagini inedite dal set e un’introduzione del creatore Steven Knight

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Da quando ha esordito sui nostri schermi nel 2013, Peaky Blinders si è evoluta da successo cult a fenomeno globale: sei stagioni più tardi, il fascino magnetico di Tommy Shelby è ancora una forza travolgente. Con il contributo esclusivo del cast e dei creatori della serie, il primo libro ufficiale ripercorre l’incredibile ascesa della famiglia Shelby, dai bassifondi di Birmingham ai manieri della campagna inglese, dalle scommesse dei cavalli alla politica, in uno spaccato della storia inglese mai raccontato prima.
Tra l’approfondimento dei personaggi più amati e dei loro interpreti, interessanti dietro le quinte e curiosità sulle musiche e i costumi, questo volume (disponibile dal 17 marzo)  vi accompagnerà dalla nascita del progetto fino all’attesissimo epilogo. Avventuratevi per le strade di Small Heath del primo dopoguerra, fra le case a schiera della classe operaia, lungo i canali, oltre le fabbriche e le fiamme delle fornaci. Varcate la soglia del pub Garrison per farvi avvolgere dall’odore di fumo di sigaretta, birra e whisky. Preparatevi agli scontri spietati fra gang rivali e polizia.

Le parole di Steven Knight, creatore e autore di Peaky Blinders

«L’ispirazione per Peaky Blinders viene da mia madre e mio padre. Quando ero ragazzo mi raccontavano della loro infanzia trascorsa a Small Heath, a Birmingham. Era come se quelle storie riguardassero un altro mondo, anche se ero cresciuto nella stessa città. Le loro parole prendevano vita nella mia immaginazione. Da loro seppi che le strade dei sobborghi di Birmingham negli anni Venti erano luoghi selvaggi e, nella mia mente, meravigliosi. Un gruppo di personaggi senza legge, dediti al fumo e all’alcol, si muoveva al ritmo dei misteriosi boati, scoppi e colpi di martello provenienti dalle fabbriche di auto e di armi sempre in attività che per tutto l’anno, giorno e notte, riversavano nevicate di cenere sulle strade annerite. Ero certo di aver trovato la mia fonte di miti e poesie, che avrei dovuto trasformare in racconto e prima o poi condividere». 

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