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Gomorra 5, i personaggi: Ciro raccontato da Marco D'Amore, dalla prima all'ultima stagione

Serie TV

L'attore parla del suo rapporto con il ruolo che ha interpretato e di cui tornerà a vestire i panni per la quinta e ultima stagione di Gomorra - La serie. Un atto finale in cui "si va verso una chiusura, verso una resa dei conti. È come se fossimo sull’orlo di un precipizio e dovessimo in un frangente brevissimo decidere se spingere il peso in avanti o in indietro". Su Sky Atlantic e in streaming su NOW da venerdì 19 novembre. Tutti gli episodi anche on demand

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Lo chiamano l’Immortale, perché a soli ventuno giorni fu l’unico sopravvissuto al terremoto che uccise tutti gli abitanti del palazzo dove viveva. E Ciro Di Marzio immortale lo è davvero, perché nemmeno il colpo che gli ha sparato Genny sullo yatch è riuscito ad ucciderlo: si è fermato a un centimetro dal cuore. Così gli ha detto don Aniello, dopo averlo salvato. E poi l’ha mandato a Riga, convincendolo che quello era l’unico modo per salvare Genny e che nessuno dovrà mai sapere che Ciro è sopravvissuto. Ma quando Genny scoprirà lo stesso la verità e lo andrà a cercare, Ciro non potrà sottrarsi al confronto. Gomorra – Stagione finale (LEGGI TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE) arriva su Sky Atlantic e in streaming su NOW dal 19 novembre. Nell’attesa, potete guardare il video in alto su questa pagina in cui Marco D’Amore racconta ciò che è successo al suo personaggi.

"Bello e brutto, sogno e incubo"

"Ciro è stato bello e brutto insieme, come un sogno che è diventato un incubo o viceversa - racconta l’attore – è stata una relazione traumatica perché mi ha tormentato, felice perché mi ha regalato momenti di incredibile bellezza, ma soprattutto mi ha scrollato di dosso certi pregiudizi che avevo rispetto a scelte che uomini e donne diversi da me hanno operato nella vita". A separare Marco D’Amore da Ciro Di Marzio sono soprattutto “possibilità che non si hanno nella vita, perché Ciro non ha avuto alcuna possibilità nella vita".

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Un Ciro cambiato

Il Ciro di oggi è diverso da quello di ieri, è invecchiato e trasformato, "perché la vita che noi raccontiamo è una vita che brucia gli anni in brevissimo tempo, che distrugge le esistenze, che pesa sulle spalle degli esseri umani che la vivono. Però c’è sempre qualcosa di vivo e acceso nello sguardo del personaggio. E questo lo rende allo stesso tempo pericoloso ma anche profondamente umano".

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Un unico grande capitolo

Gomorra – Stagione finale, spiega D’Amore, sarà "un unico grande capitolo, in cui non ci saranno grandi racconti verticali, ma un grande respiro unico che mette insieme le cose e che sta in mezzo a questi due grandi protagonisti che tornano a incontrarsi. Si va verso una chiusura, verso una resa dei conti. È come se fossimo sull’orlo di un precipizio e dovessimo in un frangente brevissimo decidere se spingere il peso in avanti o in indietro".

 

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