Il successo dello show Netflix (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) ha attirato l’attenzione sulla ricca produzione seriale sudcoreana, che vanta perle come It’s Ok not to be Ok e Sweet Home
Difficile, in queste settimane, aver frequentato i social senza essersi imbattuti in qualche meme o discussione a proposito di Squid Game, la serie tv sudcoreana in streaming su Netflix, visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick.
Squid Game, spiegato facile, racconta di un gruppo di persone, in genere in difficoltà economica, che partecipa a una serie di giochi “per bambini” nel tentativo di aggiudicarsi un ricco premio. Peccato che durante i giochi in questione le probabilità di morire (o meglio, di essere uccisi) siano molto alte e arrivare indenni fino alla fine sia tutt’altro che facile.
Le ragioni del successo di Squid Game sono molteplici, a partire dall’estetica accattivante a base di colori saturi e dalle maschere e divise azzeccate (queste ultime in particolare, come insegna un altro show Netflix come La casa di carta, possono contribuire non poco ad intrigare il pubblico).
A favore dello show creato da Hwang Dong-hyuk ci sono poi una buona caratterizzazione dei personaggi e, sì, anche la sana dose di ultraviolenza presente nel corso dei nove episodi della prima stagione, dietro la quale si cela però una denuncia piuttosto esplicità delle disparità socioeconomiche della società coreana (e del capitalismo tout court).
Che la Sud Corea stia attraversando un periodo di grazia a livello culturale – a partire dal fenomeno musicale del K-Pop fino alla produzione fumettistica di rilievo, passando per il successo internazionale di registi come Bong Joon-ho con il suo pluripremiato Parasite (TRAILER) – era chiaro da tempo. Ma la Squid Game-mania ha accentuato questo interesse e ha acceso i riflettori sulla ricca produzione seriale sudcoreana, che spazia dalla commedia all’action, passando per romance e horror (talvolta mescolando tutti questi elementi in uno).
Per chi fosse desideroso di approfondire l’argomento, ecco di seguito qualche consiglio sulle serie tv coreane da vedere se ti è piaciuto Squid Game.
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It’s Okay Not to Be Okay (Netflix, visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick)
Partiamo da una premessa: serie tv coreane “come Squid Game” è difficile trovarne, perché le origini della creatura di Hwang Dong-hyuk vanno piuttosto cercate altrove, ad esempio in fonti di ispirazione dichiarate come il manga e i film giapponesi Battle Royale. Ma questa produzione sudcoreana davvero sui generis condivide un certo mood oscuro con lo show attualmente in auge in tutto il mondo. La storia, una sorta di favola dark che mescola come è d’uso nel cinema e nelle serie coreane generi e registri differenti, è quella di un infermiere iper empatico con a carico un fratello autistico e di una popolare scrittrice di libri per ragazzi, con un disturbo relazionale prossimo a sconfinare nella sociopatia. L'incontro fra i due avrà esiti inaspettati.
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Vincenzo (Netflix, visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick)
In principio, per un italiano, la visione di Vincenzo può risultare straniante. Vuoi perché i cliché sul nostro Paese sono tanti, vuoi perché alcune sequenze o dialoghi possono sembrare al limite del credibile. Ma una volta oltrepassata questa difficoltà iniziale e raggiunta la cosiddetta sospensione dell’incredulità, Vincenzo risulta una godibilissima gangster story che mescola con disinvoltura humor e violenza. Il titolo allude al personaggio protagonista, un ragazzo coreano adottato da un boss della mafia, che alla morte del padre/padrino deve lottare per ottenere quanto è suo.
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Sweet Home (Netflix, visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick)
Survival horror apocalittico in dieci puntate, Sweet Home racconta la storia di Cha Hyun-soo, un ragazzo dal difficile passato che si trasferisce in un condominio di un quartiere popolare di Seul. Ben presto cominciano a verificarsi strani eventi e così il giovane e i suoi vicini di casa si ritroveranno a lottare per la sopravvivenza, mentre le persone intorno si trasformano in mostri spaventosi.
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Kingdom (Netflix, visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick)
Amate i drammi storici, ma non disdegnate gli zombie movie? Allora Kingdom è la serie tv coreana che fa per voi: ambientata nel periodo Joseon, vede un principe intenzionato a indagare sulla presunta morte del padre. Scoprirà però che una misteriosa malattia si sta diffondendo nel Paese, trasformando le persone in zombie.
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Extracurricular (Netflix, visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick)
Oh Ji-soo è un ragazzo di umili origini che dedica fin troppo del suo tempo allo studio, tanto da risultare noioso ai suoi coetanei. Ma dietro questa facciata seriosa cela una seconda vita: per mettere da parte qualche soldo per il futuro, gestisce infatti un’attività clandestina legata alla prostituzione. Quando la sua ricca compagna Bae Gyu-ri scopre il suo segreto, pretende di prendere parte al suo business.