Si tratta della prima serie Original islandese giunta su Netflix, visibile anche su Sky Q e NOW. Un thriller-fantascientifico che promette di far parlare di sé
Il 17 giugno ha fatto il proprio esordio su Netflix una nuova serie TV particolarmente attesa. Si tratta di “Katla”, disponibile in streaming per un pubblico d’età superiore ai 14 anni. Uno show che giunge dall’Islanda, che promette spettacolo e mistero, sospinto dall’apprezzamento della critica internazionale.
Il genere è thriller-fantascientifico e il numero di episodi è limitato a otto, per questa prima stagione. Il titolo deriva da un vulcano subglaciale in attività, che ha spinto tantissimi abitanti della vicina città di Vik ad abbandonare le proprie case. C’è però chi ha scelto di restare, così da aiutare la comunità.
L’eruzione comporta svariate conseguenze. Non ci si limita a quelle provocate dalle ceneri. Occorre fare i conti anche con lo scioglimento del ghiacciaio, che porterà alla luce cose rimaste a lungo sepolte, poste al centro della storia della serie, la prima Original islandese di Netflix, visibile anche su Sky Q e NOW.
“La natura ci ricorda quanto siamo piccoli. E come tutto quello che abbiamo dipenda solo da lei. Qualcosa di strano sta accadendo”.
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Katla, trama e cast
“Katla” è diretta e prodotta dall’islandese Baltasar Kormakur, celebre per pellicole come “Cani sciolti”, “The Deep” e “Resta con me”. Ha lavorato al suo fianco per la sceneggiatura anche Sigurjon Kjartansson, showrunner della serie “Trapped”.
Il cast è composto da attori islandesi, ben noti in patria. Uno step cruciale nelle loro carriere, che potrebbero assumere carattere internazionale:
- Ingvar Sigurðsson
- Björn Thors
- Guðrún Ýr Eyfjörð
- Íris Tanja Flygenring
- Aliette Opheim
- Þorsteinn Bachmann
- Sólveig Arnarsdóttir
La trama ruota intorno a un evento, l’eruzione del vulcano Katla, che erutta una volta almeno ogni 80 anni, sin dal IX secolo. Lo show spiega come si sia risvegliato da un anno, il che ha spinto la città di Vik, meta turistica molto apprezzata, a evacuare.
Alcuni cittadini sono rimasti indietro, rifiutandosi di abbandonare la zona, nonostante l’aria sia ricca di cenere e dunque insalubre. Grima ha scelto di restare nella speranza di ritrovare sua sorella Asa, giovane ragazza scomparsa nel nulla durante l’eruzione. Spazio anche per il padre della ragazza, il medico dell’ospedale locale, il personale della sicurezza, il geologo Darri e pochi altri.
Tutti restano sconvolti quando una donna emerge dalle nebbie vulcaniche. È ricoperta di fango e ceneri e il suo nome è Gunhild. Un nome non nuovo. È infatti lo stesso di una giovane cameriera del Vik Hotel, di cui si erano perse le tracce 20 anni prima. Il suo volto non è affatto mutato. Dopo di lei si presentano, in analoghe modalità, un bimbo deceduto tre anni prima e altre persone. Eventi che scatenano il panico tra la popolazione.
Il ritorno di queste persone scatena antichi dissapori nelle famiglie d’appartenenza. Tensioni, fratture e sentimenti repressi si risvegliano dopo anni, portando alla luce anche segreti indicibili. I locali sono divisi anche in termini di credenze. C’è chi si affida alla religione e chi al folklore. In tanti ritengono si tratti di changeling, ovvero di sostituti degli originali umani.
C’è però uno scienziato che tenta di portare avanti delle ricerche per ottenere una spiegazione concreta e non affidata alla superstizione o alla religione. Per farlo si insinua tra le grotte del vulcano, scoprendo qualcosa di inquietante e sbalorditivo.