The Staircase, Sophie Turner nella serie crime su Michael Peterson, alias Colin Firth

Serie TV

Camilla Sernagiotto

©Getty

L'attrice protagonista di Game of Thrones si unisce al cast dell'attesissimo progetto televisivo. Interpreterà una delle figlie del personaggio interpretato dal divo, lo scrittore e giornalista statunitense accusato dell'omicidio della moglie, Kathleen Peterson 

Sophie Turner è entrata a far parte del cast della miniserie televisiva The Staircase, il nuovo progetto di HBO Max che avrà come protagonista Colin Firth.

L'attrice diventata famosa come protagonista di Game of Thrones interpreterà Margaret Ratliff, una delle figlie del personaggio interpretato da Firth.
La serie sarà di genere crime e si baserà sulla docu-serie omonima e suoi tanti libri e report che raccontano di Michael Peterson, lo scrittore e giornalista statunitense, della Carolina del Nord, la cui morte della moglie è risultata sospetta, tanto da farlo accusare del suo omicidio.

Kathleen Peterson, dirigente d'azienda che ha fatto da madre e da matrigna ai cinque componenti della famiglia allargata che ha formato con il marito, sarà interpretata da Toni Collette, l'attrice che interpreta la madre nella pellicola cult Little Miss Sunshine.

The Staircase, la mini-serie di HBO Max

Nel cast sono presenti anche Juliette Binoche, Rosemarie DeWitt e Parker Posey, quest'ultima nei panni del pubblico ministero Freda Black.

Sophie Turner sarà Margaret Ratliff, una delle figlie adottive di Michael Peterson, adottata dopo il matrimonio con Kathleen.

La mini-serie sarà composta da otto episodi, diretti da Antonio Campos (The Devil All the Time) e scritti da lui assieme a Maggie Cohn.
I due saranno anche gli showrunner e produttori esecutivi di The Staircase, prodotta da Annapurna Television con HBO Max.

Lo show è tratto dalla docu-serie omonima e racconta una storia vera, la seguente.

Nel dicembre 2001 il romanziere e giornalista americano Michael Peterson chiama l'ospedale perché sua moglie, Kathleen, è caduta da una scalinata nella loro villa di Forest Hills e sta per morire.

La donna muore dopo poco e le autorità non credono alla storia di Peterson sulla causa del decesso, ossia la caduta mentre era ubriaca. Conclude che è stato Peterson ad averla colpita a morte. L'arma del delitto si pensa sia un attizzatoio del camino (scomparso dalla casa). Peterson per questo viene accusato di omicidio e la giuria, alla fine del processo, lo condanna all'ergastolo per omicidio volontario.


Dopo 8 anni di carcere, si scopre che le prove delle analisi del sangue sulla scena del crimine sono state inquinate.  

Il caso viene riesaminato e Michael Peterson viene così scarcerato, in libertà condizionata. Il processo viene riaperto e si scoprono novità legate all'inquinamento volontario delle prove legate alle macchie di sangue sui vestiti.

Viene inoltre scoperto che l'attizzatoio considerato l'arma del delitto era stato rinvenuto durante le indagini dalla polizia e intenzionalmente occultato.

Nonostante le possibilità di vincere il processo fossero buone, Peterson ha deciso alla fine di accettare un patteggiamento per Alford Plea (l'imputato non si dichiara colpevole del reato ma accetta comunque la condanna). Dato che la condanna emessa nell'Alford Plea era inferiore al periodo di pena già scontato, l'uomo è stato immediatamente rilasciato.

Una storia che sembra frutto di una sceneggiatura scritta ad arte da maestri del brivido in salsa crime da quanto è ricca di suspense, misteri e colpi di scena. Purtroppo invece ha avuto come protagonista un uomo vero, in carne e ossa, che potrebbe essere stato un innocente ingiustamente incolpato e condannato.  

Vedremo la sua storia ricostruita in chiave fiction (ma nemmeno troppo fictionata, dato che gli elementi narrativi basilari sono già ampiamente presenti nella storia vera da cui lo show è tratto) in The Staircase su HBO Max.

 

 

t

approfondimento

The Staircase, Colin Firth protagonista della nuova serie TV crime

Spettacolo: Per te