Ecco cos'è successo negli ultimi due episodi della seconda stagione di 'Warrior', il "kung-fu drama" nato dagli scritti di Bruce Lee. La serie, che è stata ufficialmente rinnovata da HBO, è disponibile on demand e in streaming su NOW. ** ATTENZIONE: SPOILER **
Warrior 2, cos’è successo nel nono episodio
L'apertura del nono episodio di Warrior 2, in un certo senso l’inizio della fine di questa seconda stagione, inizia con un rapido flashback, in cui seguiamo le vicissitudini di Jacob subito dopo l’uccisione del sindaco. Nonostante l’invito (con tanto di provvista finanziaria per cavarsela) di Penny di lasciare al più presto la città, il fuggitivo perde tempo per lasciare larga parte dei suoi averi alla madre. Braccato dalla polizia, si rifugia da Chao e lo convince ad aiutarlo offrendogli quello che gli rimane del denaro. Peccato che la sua fiducia sia mal riposta, perché il faccendiere, pur combattuto, su pressioni di Mai Ling informa la sorella di Ah Sahm, che a sua volta dà l’imbeccata giusta a Big Bill.
L'arresto di Jacob innesca la miccia che fa detonare gli eventi del finale di stagione del kung fu drama tratto dagli scritti di Bruce Lee. Il convoglio della polizia che scorta il prigioniero viene assaltato da un manipolo di irlandesi che ha la meglio sugli agenti e lincia senza tanti complimenti il povero Jacob. Big Bill stesso se la vede brutta, ma viene salvato da Leary, così come Sophie, che viene coinvolta per aver tentato di salvare il servitore della sorella. Conoscendo bene “il giro del fumo”, Leary le consiglia di allontanarsi alla svelta, perché prima della fine del giorno ci saranno altri morti. Mai parole furono più profetiche.
Non paghi di essersi fatti giustizia da soli, guidati da Tully gli irlandesi irrompono a Chinatown con l’intenzione di sistemare una volta per tutte i conti con i cinesi. Ecco quindi che Warrior 2, nel corso della sequenza d’azione più imponente dell’intera serie tv, rievoca i tragici scontri razziali che sconvolsero San Francisco nel 1877. La ferocia degli assalitori è tale da convincere, senza bisogno di tanti chiarimenti, i rivali Hop Wei e Long Zii a unire le forze. E così il dream team formato da Ah Sahm, Young Jun, Hong e Li Yong si ritrova a fronteggiare l’assalto nemico in una serie di combattimenti tanto coreografici quanto brutali.
Lee riesce a far fuori Tully al termine di un confronto all’ultimo sangue, mentre Mai Ling e Chao si rifugiano nel bordello di Ah Toy, ancora gravemente ferita dopo gli eventi del settimo episodio e protetta da una monumentale guardia del corpo. A prendersi cura di lei è la sua rivale, e le due sembrano trovare un punto di incontro nel loro passato travagliato e nella determinazione a difendere a ogni costo ciò che sono riuscite a guadagnare con estrema fatica.
Chao e la guardia del corpo difendono il bordello, mentre Ah Sahm e i suoi amici si fanno in quattro per fronteggiare i rivoltosi. È un vero piacere per gli occhi vedere combattenti come Andrew Koji e Joe Taslim, interpreti rispettivamente del personaggio protagonista e di Li Yong, sfoderare finalmente tutto il meglio del proprio repertorio atletico. E finalmente ci sono anche i nunchaku! A rischiare di rimetterci le penne è Young Jun, salvato in extremis dall’intervento di FatherJun. Padre e figlio si ritrovano così a lottare fianco a fianco, che in famiglia deve essere quanto di più prossimo a trascorrere del “quality time” assieme.
Arrivano i rinforzi e così la polizia riesce a sedare la rivolta. Gli irlandesi contano i morti e si leccano le ferite, tutti tranne Leary, che si è tenuto strategicamente fuori dagli scontri. Ah Sahm e i suoi recuperano il corpo di Jacob. L’episodio termina con un rapido scambio di sguardi fra Ah Sahm e Leary: il prodromo dell’inevitabile confronto nel finale di stagione?
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Difficile bissare le emozioni della royal rumble dello scorso episodio. Eppure, Warrior 2 conferma la sua intenzione a fare maledettamente sul serio con un finale di stagione che non ha nulla da invidiare a quello della precedente e che fa il suo dovere nel porre le basi per il già annunciato terzo capitolo.
Il day after della rivolta che ha messo Chinatown sottosopra, tutti sono intenti a soccorrere feriti o al lavoro per cercare di rimettere in piedi quanto distrutto negli scontri. Mai Ling si trova a constatare la popolarità raggiunta da Ah Sahm nei cuori della gente quando scopre un gigantesco murale dedicato all’eroe che ha difeso il quartiere dall’assalto irlandese, ritratto con una mise e una posa che ricordano il Bruce Lee di L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente.
Nonostante i tentativi di Bill, Lee riconsegna il suo distintivo: dopo gli ultimi sviluppi, ha chiuso con la vita del poliziotto. Assistiamo inoltre al passaggio di consegne - questa volta pacifico - fra Jun padre e figlio, che si riconciliano. L’ormai ex boss della Hop Wei si concede poi il tempo di salutare Chao, dopodiché lascia la città.
Penny invece ha trovato un nuovo “miglior nemico”: prima ha uno scontro con Buckley a proposito del linciaggio di Jacob, poi contatta un reporter per raccontargli come il sindaco ad interim abbia insabbiato il fatto che il servitore aveva agito per difenderla dalla violenza del marito. Peccato che il giornalista in questione sia già un aficionado di Buckley, che lo paga per insabbiare la storia. In un successivo faccia a faccia, il machiavellico uomo politico si ferisce e accusa la donna di averlo aggredito. Ecco così che la seconda stagione di Penny si conclude con un traumatico risveglio in un manicomio. Per fortuna che Warrior è stata rinnovata da HBO, perché mollare il personaggio interpretato da Joanna Vanderham in una situazione simile non sarebbe stato affatto carino.
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Warrior 2, il cast e i personaggi della serie tv. FOTO
Guai in vista, anche se decisamente di minor entità, anche per Ah Sahm, la cui amicizia con Young Jun è messa in pericolo: questi incontra infatti Mai Ling, che gli svela di essere la sorella del suo partner in crime. Il nuovo capo della Hop Wei non la prende affatto bene. Sebbene più tardi riconosca come Ah Sahm sia sempre stato al suo fianco nella buona e soprattutto nella cattiva sorte, appare evidente che il rapporto fra i due sia compromesso.
Ed eccoci al momento clou della puntata: l’incontro Ah Sahm vs Leary era uno dei più attesi dell’intera stagione e non tradisce l’attesa. Il primo ha la meglio sul secondo e avverte il suo sfidante: che gli irlandesi non mettano più piede a Chinatown, altrimenti saranno guai.
Mai Ling non rimane con le mani in mano: è in possesso di una foto di Buckley assieme ai suoi commilitoni sudisti davanti a una bandiera confederata, e non esiterà a usarla se questi non dovesse piegarsi al suo volere. Ovvero eliminare una volta per tutte la Hop Wei. Il sindaco si dà subito da fare per far approvare una serie di provvedimenti volti a far chiudere bottega alla tong di Young Jun. Nella stessa occasione scopriamo che Leary ha scelto una nuova via per combattere i suoi amici cinesi: la politica.
E così, con i nemici della Hop Wei pronti a stringere la loro morsa attorno alla banda, Penelope in serio pericolo e l’amicizia fra Ah Sahm e Young Jun a un momento di svolta, si chiude la seconda, notevole stagione di Warrior. Tutto qui? In realtà no, perché c’è qualcun altro che scalpita per tornare sulla piazza: si tratta di Zing, impegnato a pianificare la sua evasione...