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Warrior, dove eravamo rimasti: cos'è successo nella prima stagione, aspettando la seconda

Serie TV sky atlantic

Linda Avolio

In attesa della seconda stagione della serie tv - in onda su Sky Atlantic dal 30 marzo alle 21.15, anche on demand e in streaming su NOW -, facciamo un breve ripasso di quanto successo nella prima

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Warrior, cos'è successo nella prima stagione

 

Ah Sahm, Mai Ling, e le tong rivali di Chinatown

 

San Francisco, 1878. Il giovane Ah Sahm (Andrew Koji) arriva in America dalla Cina per cercare sua sorella, fuggita qualche anno prima da un marito violento, un signore della guerra, e da un futuro alquanto infelice. Appena sbarcato si ritrova coinvolto in uno scontro con un poliziotto, ma dimostra di sapersela cavare egregiamente da solo, grazie al kung fu. Viene notato da Wang Chao (Hoon Lee) - un trafficante d'armi (e di informazioni) che praticamente tutti conoscono a Chinatown -, che lo vende alla tong Hop Wei, il clan criminale più forte e rispettato di quella città nella città.

 

Per sua fortuna, il nuovo arrivato viene preso in simpatia da Young Jun (Jason Tobin), il figlio di Father Jun (Perry Yung), il capo della tong, che gli dà una ripulita e decide di tenerselo come braccio destro. Presso il bordello di proprietà della Hop Wei - un posto elegante e raffinato, per "gentiluomini" cinesi ma anche, soprattutto, americani - Ah Sahm conosce l'elegante e misteriosa Ah Toy (Olivia Cheng), la madame, che nega che tra le sue ragazze ci sia anche la sorella fuggitiva, ma che si dimostra decisamente bendisposta verso questo giovane un po' sbruffone ma dal cuore d'oro (e capace di parlare pressoché alla perfezione la lingua del posto: il nonno di Ah Sahm, infatti, era un marinaio americano, un capitano per la precisione).

Effettivamente Ah Toy ha detto la verità, come scopre di lì a poco Ah Sahm: sua sorella, infatti, ha cambiato nome, e adesso si fa chiamare Mai Ling (Dianne Doan). Ma c'è di più: è la moglie, fidatissima, di Long Zii (Henry Yuk), il capo del clan rivale degli Hop Wei, la tong Long Zii, per l'appunto. Durante un incontro segreto, Mai Ling gli consiglia caldamente di tornarsene in Cina, ma lui decide di restare. Da lì in avanti sarà quasi sempre al fianco di Young Jun, che diventerà il suo migliore amico, praticamente un fratello.

 

Ma per quale motivo la Hop Wei e la Long Zii si odiano? Perché Chinatown è pollaio sicuramente grande, ma non abbastanza per due polli del genere. Polli che basano i loro affari (sporchi, ovviamente) sul commercio dell'oppio. In realtà sarebbe il gruppo di Father Jun ad avere l'esclusiva - il rifornimento arriva direttamente dalla Cina, dai suoi "superiori" -, ma il gruppo di Long Zii sembra abbia trovato il modo di immettere sul mercato roba che non si sa bene da dove arrivi. In realtà dietro c'è Mai Ling, che si è accordata segretamente con il vicesindaco Buckley (Langley Kirkwood): lui le fornisce "il prodotto," e lei lo fa circolare. I due sono soci, ma i loro obiettivi finali non coincidono: Buckley vuole lo scoppio di una guerra a Chinatown, la scusa perfetta per dimostrare al resto del Paese, e agli elettori, che l'immigrazione è solo portatrice di guai (ndr, il Chinese Exclusion Act verrà siglato quattro anni dopo, nel 1882); lei, che di fatto è la reggente del suo clan, vuole mettere i bastoni tra le ruote alla Hop Wei per agguantare il potere e rendere la Long Zii la tong più potente.

 

La tensione tra le due tong continua a crescere, e a un certo punto Father Jun ordina l'assassinio di Long Zii e consorte. A evitare la mattanza, ovviamente sempre di nascosto, è Ah Sahm, che ferma il temibile Bolo (Rich Ting), il sicario della Hop Wei, per salvare la vita a sua sorella. Mai Ling, però, approfitta della situazione, e in accordo con suo marito, ormai vecchio, malato e senza più il piglio di una volta, lo uccide. Dopodiché diventa ufficialmente la leader della tong, sostenuta dal fedelissimo Li Yong (Joe Taslim), che è anche il suo amante.

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Onde evitare una guerra che porterebbe a un vera e propria strage, Father Jun e Mai Ling si accordano: a decidere le sorti delle tong sarà un duello. Per la Long Zii combatterà Li Yong, mentre per la Hop Wei ci sarà Ah Sahm. A vincere, dopo una partenza non proprio stellare, è Li Yong. Le regole prevedono che lo sconfitto venga ucciso, ma Ah Sahm si salva grazie all'intervento della polizia, incredibilmente presente all'evento. Grazie a questa vittoria, Mai Ling sigla un contratto assai vantaggioso: ora anche la Long Zii potrà vendere l'oppio, mentre la Hop Wei dovrà fare un passo indietro e rinunciare all'esclusiva. Young Jun è furibondo, ma suo padre gli dice di pazientare: intanto onoreranno l'accordo, in futuro chissà... 

 

Mai Ling ne esce dunque vincitrice (per ora, quantomeno), ma è costretta a prendere come socia in affari la tong Fung Hai - i "nipotini" di Genghis Khan -, capitanata dal violento e imprevedibile Zing (Dustin Nguyen): la Long Zii, infatti, non può rifiutare questa "offerta," perché non ha la necessaria potenza di fuoco. Per adesso le cose stanno così. Ma che fine ha fatto Ah Sahm? Cacciato via dalla Hop Wei, così prevede la legge della tong, viene curato e rimesso in piedi da Ah Toy, e poi si ritrova a fare l'operaio sottopagato in un'acciaieria (quella della famiglia Mercer, per la precisione). Alla fine, però, dopo un momento di scoramento torna a combattere per difendere i suoi colleghi, tutti cinesi, dalla furia degli irlandesi, arrivando a scontrarsi col capo dei "micks," Dylan Leary (Dean Jagger). Deciso a farla pagare a sua sorella - che era pronta a lasciarlo morire - accetta la proposta di Young Jun e torna a vestire i colori del clan.

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Chao il trafficante d'armi e Ah Toy la madame vendicatrice

Tra i personaggi principali di Warrior troviamo i già citati Wang Chao e Ah Toy. Entrambi residenti di lungo corso, e piuttosto noti, della Chinatown di San Francisco, i due - che quasi si potrebbero definire amici, sempre che in quel mondo l'amicizia possa esistere - conducono una vita tutto sommato tranquilla, m solo perché non vogliono avere rogne né con le tong né con la polizia. Il primo, infatti, è un trafficante d'armi (e d'informazioni, se "onestamente" pagate) che fa affari un po' con tutti, mentre la seconda gestisce il bordello di lusso di proprietà della Hop Wei con il proverbiale "pugno di ferro e guanto di velluto." In realtà Ah Toy ha altre aspirazioni: tramite un socio americano, infatti, ha acquistato e sta continuando ad acquistare terreni nella zona rurale circostante. Oltre a ciò, ogni tanto l'elegante maitresse si trasforma in "giustiziere della notte," e con la sua affilatissima spada taglia teste, braccia e pance di bianchi che si sono macchiate di ingiustizie nei confronti della sua gente. Nel corso della prima stagione, Ah Toy salva una giovane di nome Lai (Jenny Umbhau), portata fin lì dalla Cina insieme a tante altre disperate per alimentare il mercato del sesso a pagamento. La prende sotto la sua ala, e a un certo punto scopre che la ragazza è brava a maneggiare la spada almeno quanto lei.

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I poliziotti di Chinatown e Leary, dall'Irlanda con furore

Il sergente William "Bill" O'Hara /Kieran Bew) non ama particolarmente i cinesi, ma non li odia e  non li disprezza tanto quanto Dylan Leary, agitatore di folle e "sindacalista fai da te" che si batte per gli operai irlandesi rimasti senza lavoro a causa dell'arrivo in massa di immigrati dalla Cina (ndr, sì, già all'epoca si parlava di dumping salariale, è proprio vero che non c'è nulla di nuovo sotto il sole). Ad ogni modo, Bill non è per niente contento quando il suo capo, il Capitano Flanagan (David Butler), gli affida il compito di formare una task force per mantenere l'ordine a Chinatown. Il "suggerimento" è arrivato dall'alto, dall'ufficio del sindaco, dunque bisogna obbedire. O'Hara si ritrova così a capo di due colleghi che di certo non sono il meglio del corpo di polizia di San Francisco e di un giovane del Sud, l'idealista Richard Lee (Tom Weston-Jones), col quale finisce per fare amicizia. Bill, però, ha un bel problema: è un giocatore d'azzardo, e a un certo punto si ritrova in debito con la Fung Hai. Per mandargli un messaggio, Zing fa pestare a morte Lee, che però fortunatamente si salva, anche se rimane senza sensi per una settimana. Poiché i debiti in un modo o nell'altro vanno pagati, Big Bill si ritrova a fare "recupero crediti" per la tong, una situazione alquanto spiacevole. Sul finire della prima stagione, la squadra di Chinatown si trova a lavorare a un caso alquanto difficile e delicato: due uomini d'affari sono stati ritrovati in spiaggia sbudellati. L'arma del delitto, suggerisce Lee, è sicuramente una spada. Si tratta forse di uno spadaccino cinese? I due non hanno idea di come stiano veramente le cose: dietro l'omicidio, infatti, c'è Ah Toy, che ha deciso di dare una bella lezione a chi ha cercato di fregarla durante un'operazione di acquisto di un terreno. 

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La politica: il sindaco Blake VS il vicesindaco Buckley

Potevano mancare i politici? Ovviamente no, ed ecco dunque il sindaco Samuel Blake (Christian McKay) e il già citato vicesindaco Walter Buckley, due uomini che non si piacciono granché, ma che sono comunque obbligati a collaborare. Blake conosce bene i problemi che affliggono la sua città, ma non vuole inimicarsi nessuno, né la comunità irlandese, né gli industriali, né la comunità cinese, dunque, da politico qual è, parla, parla, parla, ma non prende mai una posizione netta e definitiva. In ballo, d'altronde, c'è la sua futura rielezione, e gli elettori sono tutti buoni, se ti fanno vincere. Buckley, invece, la pensa in maniera assai diversa. La sua posizione è a dir poco netta: per lui gli immigrati cinesi non dovrebbero avere diritti, e se possibile li rispedirebbe tutti indietro. Intanto, però, tocca tenerseli, ma il suo accordo segreto con Mai Ling è stato stretto anche in quell'ottica: se lei diventerà la leader della tong più potente di Chinatown, in un certo senso sarà lui a comandare in quella città nella città, altrimenti niente più oppio. Il vicesindaco è inoltre un forte sostenitore del senatore Crestwood, promotore del Chinese Exclusion Act.

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Penny Blake, una donna indipendente con un amore impossibile

Last but not least troviamo Penelope Blake (Joanna Vanderham), la moglie di Samuel. Prima di sposarsi, Penny di cognome faceva Mercer, infatti suo padre Byron (Graham Hopkins) è il proprietario dell'omonima acciaieria dell'area metropolitana, una delle tante dell'epoca, ma con qualcosa in più: la Mercer, infatti, ha ricevuto dal sindaco il compito di produrre i binari che serviranno a creare la rete tranviaria di San Francisco, un'opera che cambierà il volto della città. Penny disprezza suo marito (sposato solo per aiutare l'azienda di famiglia, vicina al fallimento), ama dipingere nel suo studio privato (un piccolo appartamento in cui può sentirsi libera almeno ogni tanto), e non ha niente contro i cinesi (cosa che spesso la fa scontrare con Buckley), infatti il suo aiutante, che si chiama Jacob (Kenneth Fok) è per l'appunto cinese. In particolare, ce n'è uno che l'ha colpita fin fal primo momento: Ah Sahm. I due si piacciono, e anche parecchio, ma, prevedibilmente, non va a finire bene. La rottura della loro relazione, ovviamente segretissima, è amara: lei lo accusa di non essere diverso dai criminali della gang per cui lavora, e lui le risponde a tono, salvo ritrovarla in fabbrica dopo la sua cacciata dalla Hop Wei. Penny, infatti, eredita l'azienda di famiglia quando suo padre muore a causa dell'infart provocato dal violento assalto al capannone da parte di Leary e compagni, un chiaro messaggio agli industriali che scelgono operai cinesi.

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La seconda stagione di Warrior debutterà su Sky Atlantic martedì 30 marzo alle 21.15 (episodi disponibili anche on demand e in streaming su NOW).