Billions 5, la recensione del sesto episodio, "Il modello nordico"

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Linda Avolio

Leggi la recensione del sesto episodio di Billions 5, "Il modello nordico." La nuova stagione della serie tv targata Showtime è disponibile On Demand e in streaming su NOW TV. - OVVIAMENTE CI SONO SPOILER PER CHI NON HA ANCORA VISTO L'EPISODIO

Billions 5, riassunto e commento del sesto episodio

Anzitutto una richiesta: è possibile avere uno spin-off, anche piccolo, anche solo sul web, su Hard Bob, l’uomo che non ha tempo per le str*nzate? Tornando seri, “Il modello Nordico,” penultimo episodio di questa primo blocco della quinta stagione di Billions, è un episodio abbastanza classico e anche abbastanza divertente, con Chuck che prova a incastrare Axe e Axe che, alla fine, riesce a salvarsi per il rotto della cuffia con l’ennesimo escamotage ai limiti della legalità.

 

La premessa è questa: Bobby è ricco, molto ricco, e, come tutti i ricchi, si interessa di arte. Un po’ perché magari effettivamente è un estimatore – sia dei “grandi classici,” sia delle “nuove leve” –, un po’ perché un’opera d’arte, in fondo, può anche essere vista come un investimento, dunque why not? Come ben ricorderanno i fan della serie, il personaggio di Damian Lewis nella scorsa stagione aveva acquistato dei quadri di pittori famosi, e per pittori famosi intendiamo Vincent (Van Gogh, of course) e colleghi, e poi, grazie all’intermediario Danny Margolis, aveva nascosto delle copie in un magazzino tax free spacciandole per delle opere vere. Per quale motivo? Per potersi portare a casa (o meglio, nelle sue varie case) le opere vere senza dover sborsare un dollaro di tasse. Dicasi evasione/frode fiscale.

Arrivata una potenziale soffiata da un collega dell’FBI, Kate sottopone la questione a Chuck, e Chuck va in brodo di giuggiole, because Al Capone. Rhoades, infatti, ripensa all’appartamento di Axe in cui Wendy ha soggiornato per un po’, e confessa alla sua vice di aver avuto la sensazione di trovarsi di fronte a delle opere originali. Sì, forse stavolta riuscirà a incastrare il suo nemico, ma, per sicurezza, meglio andare a dare un’altra occhiata.

 

Molto divertente la scena in cui i personaggi di Giamatti e Lewis si ritrovano faccia a faccia nella sopracitata casa del secondo. Chuck è lì ufficialmente per recuperare un videogioco di suo figlio, ma ufficiosamente per vedere cosa c’è appeso alle pareti. Bobby è lì per far sparire le opere originali, ed è teso come una corda di violino. Nel mezzo, un’opera di Vincent (il bellissimo Mezzogiorno – Il riposo dal lavoro, 1890), una bottiglia di un pregiato vino francese, Rhoades che, gesticolando, versa il contenuto del suo bicchiere sulla tela, e Bobby che ha un mezzo infarto.

 

Il procuratore generale mette subito in moto la macchina: in quell’appartamento non dovrà mettere piede nessuno fino a quando un esperto non avrà fatto le necessarie valutazioni. Tutto bene? No, perché Mary Ann Gramm ha appena avuto l’ok dal governatore Sweeney per appropriarsi del caso. Chuck, però, non si arrende. Sa già dove colpire: il lavoro fatto dal personaggio di Roma Maffia per la regolarizzazione e la depenalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso, lavoro atto a sconfiggere il traffico e lo sfruttamento illegale di esseri umani a scopo di prostituzione. Per arrivare preparato chiede aiuto a Catherine, che è un’esperta in materia. Lei accetta, ma a una condizione: quella fatta a Gramm dovrà essere una minaccia che non si concretizzerà mai.

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Chuck promette, ma quando lo vediamo minacciare la procuratrice distrettuale di Manhattan il dubbio che, nel caso non avesse ciò che vuole, possa rendere la minaccia realtà un po’ ci viene. Per fortuna non si arriverà a tanto: Gramm restituisce il caso, Rhoades è contento, e Catherine, poiché è stato un bravo bambino, decide di premiarlo con una notte di sesso a tre con una professionista (ovviamente con regolare contratto di prestazione di servizio e con regolare ricevuta di pagamento!).

 

Il personaggio di Giamatti è pronto a irrompere nell’appartamento incriminato con il miglior esperto d’arte di tutto il Paese, ma c’è un ma. Capitanati dal diabolico Victor Mateo, alcuni uomini di fiducia di Axe hanno distratto gli agenti di guardia e, arrivando “discretamente” per via area, tramite elicottero, col favore delle tenebre sono riusciti a trasportare altre opere originali. Ma per quale motivo? Semplice: per trasformare dal giorno alla notte l’appartamento in un piccolo museo della fondazione privata Axelrod. E a Chuck non resta che ingoiare un bel rospone…

 

Tolta di mezzo la storyline verticale, veniamo ora agli altri fronti aperti. Il primo è quello relativo alla malattia di Charles. Chuck non è compatibile per un trapianto, i figli illegittimi di Senior neppure (sì, ce ne sono ovviamente, avevate qualche dubbio??), e neanche Wendy – che si lascia convincere dall’ormai ex marito solo perché, alla fine, si sta parlando del nonno dei suoi figli – è una potenziale donatrice. La proposta del personaggio di Maggie Siff, un trapianto di rene di maiale, viene immediatamente scartata, dunque siamo punto e capo.

 

Questione banca. Su consiglio di Spyros (un grandissimo Stephen Kunken), che arriva proprio da lì, Axe prova a convincere un alto funzionario della SEC – la Securities and Exchange Commission, l'ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori – ad appoggiarlo in questa nuova impresa, ma la donna, per usare un eufemismo, risponde che preferirebbe staccarsi a morsi un dito anziché aiutarlo. Bobby è inca**ato nero, ma non si arrende, e ordina ai suoi trader di farsi venire in mente qualche idea. Intanto, una chiacchieratina con Krakow male non farà, ma siamo sicuri che un ritratto firmato Nico Tanner (nessuna porcheria cubista, però!) basterà a convincere il Segretario del Tesoro a stare dalla sua parte?

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Billions 5, il cast e i personaggi della serie tv. FOTO

La Taylor Mason Carbon corre a gonfie vele, ma Taylor, per chiudere un accordo alquanto fruttuoso, si ritrova a scontrarsi con Oscar Langstraat – il suo ex, e sappiamo bene che i rapporti con lui non sono proprio ottimali. Il personaggio di Asia Kate Dillon si ripromette di incanalare la Forza senza però cedere al lato oscuro, e anche noi spettatori vogliamo credere che non diventerà mai come Axe. Tra le buone notizie c’è anche il sopracitato Spyros che, finalmente, diventa ufficialmente un membro del prestigioso club MENSA (ma non diciamoglielo che ha superato il test grazie a Mafee e Ben Kim, le buone azioni sono ancora più buone quando rimangono un segreto!).

 

Tra quelle cattive, invece, c’è che Bobby è ovviamente geloso di Wendy e della sua relazione con Tanner. Tanto geloso da arrivare a spiarla da una videocamera piazzata di fronte all’ingresso del loft dove l’artista sta creando i suoi prossimi capolavori. Creepy, non c’è che dire. Quell’invito a cena finale non preannuncia veramente niente di buono…

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