Dal coming out a Hollywood, le confessioni di Jim Parsons

Serie TV

In un’intervista a Variety, Jim Parsons parla della sua interpretazione di Henry Wilsons in “Hollywood” e di quanto il suo coming out lo abbia cambiato

Attore statunitense classe 1973, Jim Parsons è per tutti il Sheldon Cooper della sitcom “The Big Bang Theory”: il ruolo gli è valso quattro Emmy Awards e un Golden Globe come miglior attore in una serie commedia o musicale nel 2011.

Gay dichiarato, sposato col direttore artistico Todd Spiewak, Parsons è oggi nel cast della serie tv di successo “Hollywood” (creata da Ryan Murphy e in onda su Netflix). Ed è proprio del suo lavoro e della sua omosessualità che a Variety ha parlato.

Jim Parsons su Henry Wilsons

In “Hollywood”, Jim Parsons è Henry Wilsons, un rude power broker e un predatore sessuale: un ruolo, questo, che l’ha fatto sentire davvero libero sul set. «Un amico, che guarda la serie, mi ha detto: Non è che non ti assomigli. Non è che chi vede Wilsons si chiede chi sia. È come se la telecamera che ti riprende abbia una ragnatela sull’obbiettivo» ha scherzato l’attore. «C’era una certa libertà, specialmente in alcune delle cose che Henry fa e dice. Che non solo sono disgustose, ma esprimono quel volere e quel potere di prendere il controllo che di norma nella vita privata non provo».

In merito alla sua carriera e al suo talento, ha confessato: «Quando ho interpretato un ruolo femminile al college, ho scoperto un attore dentro di me: amavo essere in scena. E, con la parrucca e il reggiseno, ho scoperto quanto una donna possa essere potente. Non so che piega avrebbe preso la mia vita, senza quella pièce, quanto ci avrei messo a fare coming out. Trasformarmi in una drag mi ha permesso di non nascondermi più».

Jim Parsons sulla sua omosessualità

Tuttavia, fare coming out in pubblico è stato per lui un po’ diverso. Solo nel 2012, quando recitava a Broadway nello spettacolo teatrale “The Normal Heart”, con un articolo sul The New York Times dichiarò la sua omosessualità. Perché aspettò? Perché temeva che gli sarebbe successo quello che accadde ad Ellen DeGeneres, il cui coming out influenzò (e arrestò) la sua carriera. Poi, però, capì che parlare a cuore aperto era fondamentale per realizzare davvero i suoi sogni.

Così, in “Hollywood”, Parsons non ha avuto paura ad interpretare la scena in cui - vestito di lucenti tessuti - balla una coreografia ispirata da Isadora Duncan. «È stato più divertente di quanto pensassi. Ero molto spaventato quando ho letto la sceneggiatura. Non mi spaventava la danza, perché nessuno si aspettava da Henry che fosse un vero ballerino; mi aveva spaventato leggere del costume succinto che avrei dovuto indossare. Poi, però, mi sono sentito una vera diva».

Della sua relazione, qualche anno fa disse: «Non ho mai considerato la mia relazione con Todd come attivismo. Molto semplicemente, è un atto d'amore. Bere caffè alla mattina, andare al lavoro, fare la lavatrice, portare fuori i cani: una vita normale, un amore noioso».

Ed è forse proprio questa, la libertà: la libertà di essere (anche) noiosi.

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