Britannia stagione 2, la recensione del decimo episodio, il finale di stagione

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Linda Avolio

Leggi la recensione del decimo e ultimo episodio della seconda stagione di Britannia. - Britannia, stagione 2: il cast e i personaggi

Britannia, stagione 2, episodio 10: il recap

Convinto di aver fatto ammenda, Phelan sotterra la testa di Kerra: ora è pronto a guardare avanti. Quane spunta nuovamente dal nulla e gli dice che l'Uomo Morto è un truffatore. L'ex principe dei Cantiaci si rende conto di essere stato nuovamente ingannato: Mallin non doveva morire! A Isca, Amena vaga per i corridoi deserti della fortezza, come un fantasma. Ma i Romani sono vicini: è tempo di indossare la maschera che le ha permesso di arrivare viva fin lì. Cait prepara delle ghirlande per adornare il cadavere di Mallin, pronto per il suo ultimo viaggio.

In colpa per l'uccisione di un innocente e stufo di commettere un errore dietro l'altro, Phelan chiede a Quane di ucciderlo. Ovviamente il vecchio si rifiuta di farlo: il suo destino è portare la fiamma accesa da sua sorella, come dicono le rune sulla testa di Kerra, e il suo viaggio è appena iniziato. Non molto lontano da lì, Veran consegna ad Ania la spada col manico intagliato: dovrà consegnarla a Harka. Harka ovviamente accetta la sfida.

Aulo arriva a Isca. Ad accoglierlo trova Amena, completamente trasformata. Dal bosco, Lucio, che ha montato la punta della lancia su un bastone, osserva l'armata romana. Plauzio chiede alla sua alleata cosa sia successo, e lei risponde che ha finalmente capito cosa vuole: lui. Mentre i soldati si accampano, Amena monta a cavallo e si allontana. Lucio si allena a lanciare la sua nuova arma, ma viene intercettato da una pattuglia di soldati guidati da Vito. I disertori andrebbero severamente puniti, Lucio lo sa bene, ma Vito sceglie di lasciarlo andare.

Cait si appresta a cremare il corpo di Mallin, ma Quane, di nuovo sbucato dal nulla (!!) le dice che il ragazzo dev'essere accompagnato nell'aldilà, altrimenti la sua anima non avrà pace. Il vecchio druido pronuncia le parole sacre, poi racconta alla giovane la storia di Harka e Veran, il mito del Primo e del Secondo Uomo. La strada della Prescelta è una strada fatta di sacrificio e sofferenza, prosegue l'anziano, ma ognuno deve fare la propria parte: Cait accetterà il suo destino?

Da sola nel bosco, Amena getta la maschera e crolla a terra in lacrime. Accanto a lei improvvisamente compare Willa, che viene accusata dalla Regina dei Cantiaci di non aver fatto il suo dovere lasciando accadere la caduta di Isca. Willa le risponde che non è troppo tardi per la vendetta...e che dovranno lavorare insieme per portarla a termine. Nel frattempo, un impaziente Aulo chiede a Harka quando gli sarà consegnata la Prescelta, ma Harka gli dice di non avere fretta.

Per i due fratelli è arrivato il momento dello scontro finale. Circondato dai suoi seguaci, Harka si cosparge il volto di nero e si fa marchiare in fronte col simbolo del serpente. Poi si ritrova in un posto molto lontano da lì. Un posto vietato ai comuni mortali. Ad attenderlo al centro di un cerchio fatto con delle grosse pietre c'è Veran, vestito di Nero. Harka, invece, è vestito di bianco. Ora tocca agli dei fare la loro scelta e parlare: chi di loro ne uscirà vivo? Dopo aver fatto volare in aria la spada, Harka si appresta a colpire. Ma prima di far scendere la lama verso il collo dell'odiato/amato fratello, viene trafitto alla testa da una freccia dorata... Elwin e Hallam si salutano, questa volta per sempre. Ed ecco che dal nulla spunta Divis, convinto che Veran stesse per essere attaccato da un brigante deciso a derubarlo. Solo che quello non era un brigante: era l'Uomo Morto. E Divis l'ha ucciso.

Phelan e Amena si ritrovano nel bosco, e non possono credere ai loro occhi. Si abbracciano: si sono ritrovati. Ora che Harka è stato sconfitto, i Druidi sono nuovamente uniti, e Ania può stringere suo figlio tra le braccia. Veran rema fino al centro di un lago, poi getta in acqua la testa mozzata del fratello, che, una volta sul fondo, va a unirsi ad altri teschi, tutti col marchio dell'Uomo Morto sulla fronte. Fermo sulla riva del Lago delle Lacrime, Divis, che è stato scelto da Veran per un altro compito importante, prega affinché Cait sia abbastanza forte da portare a compimento la profezia. La Prescelta osserva da lontano Isca e l'armata romana. Intanto Aulo, seduto sul trono, prepara le sue prossime mosse.

Britannia 2, le foto del finale di stagione

Britannia, stagione 2, episodio 10: la recensione

Finale di stagione per Britannia 2, e di nuovo si tratta di un finale aperto. Dopo aver girato in tondo, e dopo una serie di errori, Phelan, spinto da Quane, si rimette in viaggio. E alla fine ritrova Amena, anche lei allo sbando, anche se per motivi diversi. L'ex Pincipe dei Cantiaci e sua moglie (tecnicamente i due sono ancora uniti dal sacro vincolo del matrimonio) si abbracciano, ed è evidente che nella prossima stagione, se mai si farà, questi due lavoreranno insieme contro i Romani, cioè contro Aulo Plazio, cioè contro Lokka. 

Dopo aver perso ogni cosa, Cait è finalmente pronta ad abbracciare pienamente il suo destino, e lo capiamo dal suo sguardo nel finale dell'episodio. Quasi sicuramente di lì a poco incontrerà Lucio - incredibilmente lasciato libero da Vito, che ormai non è più soggiogato dalla magia di Harka e che dunque può tornare a lavorare, seppur senza esporsi troppo, contro Aulo -, che, siamo sicuri, terrà fede alla promessa fatta a Sawyer.

Assistiamo finalmente allo scontro tra Veran e Harka, ma in realtà si tratta di uno scontro brevissimo, perché l'intervento di Divis chiude la questione in pochi secondi e una volta per tutte. A proposito di Divis: se è vero che solo il Veran può uccidere l'Uomo Morto, ciò significa forse che il prossimo leader dei Druidi sarà lui? Noi ve la buttiamo lì: e se Veran, sapendo che Divis avrebbe preso il suo posto, avesse "organizzato" la sua possessione da parte di Pwycca proprio per allontanare il suo successore e mantenere la propria posizione? A questo punto tutto è possibile.

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