La talentuosa attrice brittannica,, che ha vestito i panni di Daenerys Targaryen nelle 8 stagioni della serie tv cult Games of Thrones., ha rivelato tutto il proprio imbarazzo per aver girato molti episodi in cui appariva senza veli
I lunghi capelli d'argento, il piglio deciso e le forme perfette di Emilia Clarke nei panni di Daenerys Targaryen hanno fatto innamorare i telespettatori delTrono di Spade ma quelle forme così generosamente mostrate in particolare nelle prime stagioni sono state un peso per l'attrice, che alle scene di nudo non voleva rassegnarsi. Eppure dovette piegarsi all'obbligo della produzione.
"Oggi sono molto più saggia rispetto a quello che mi sta bene fare su un set e cosa no. Ma allora quando io dicevo che volevo che il lenzuolo mi coprisse, la risposta era “ma così deludi i fan de il trono di spade”, ha confessato Emilia Clarke a Dax Shepard nel suo seguitissimo podcast, Armchair Expert: le dicevano che avrebbe deluso i fan e che sarebbe stata colpa sua se i telespettatori avessero criticato lo show. Ed Emilia, quasi alla sua prima esperienza, abbozzò.
"Ero appena uscita dalla scuola d’arte drammatica e ho affrontato quel set con professionalità. Era un lavoro importante. Ero sicura che tutto sarebbe andato bene. Ma poi mi sono davvero ritrovata su quel set. Nuda. Con tanta gente attorno. Senza sapere bene cosa stavo facendo. Cosa si aspettassero da me," ha continuato. Per superare l'imbarazzo e il disagio spesso ricorreva all'alcol, come aveva già raccontato, per reazione dopo quelle scene finiva in bagno a piangere.
Ad aiutarla in quella situazione delicata fu Jason Momoa, che nella serie interpretava il marito Kahl Drogo, con cui molte di quelle scene di nudo vennero girate: "È stato tutto molto difficile. Per questo le scene con Jason per me erano meravigliose da girare. Perché lui mi diceva sempre: “Tesoro, questo non va bene!”. E io allora lo capivo," ha ammesso.
Non è la prima volta che Emilia Clarke accenna al disagio per le scene in deshabillé, ma mai era stata così chiara come in questa intervista. Ma già quando rifiutò il ruolo di Anastasia Steele nella trasposizione cinematografica di 50 Sfumature di grigio, poi andato a Dakota Johnson, qualcosa si era intuito.