In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

La verità sul caso Harry Quebert: recensione episodio 10 della serie con Patrick Dempsey

Serie TV

È arrivato il momento tanto atteso: in un finale ad altissima tensione, La verità sul caso Harry Quebert (disponibile con tutti gli episodi su Sky Box Sets e NOW TV) svela tutte le sue carte e fa luce su quanto avvenuto finora: ecco la recensione del decimo episodio, il finale di stagione e di serie.

Condividi:

Harry Quebert episodio 10, il gran finale

Nel corso dei dieci episodi della serie tv andata in onda su Sky Atlantic, il regista Jean-Jacques Annaud ha compiuto un lavoro magistrale nel costruire la tensione, ergere un muro di menzogne e poi accompagnare lo spettatore nel demolire quella stessa barricata a suon di colpi di scena. Con il finale de La verità sul caso Harry Quebert, tutti i pezzi vanno al loro posto e finalmente scopriamo cosa è accaduto alla sventurata Nola (Kristine Froseth).

A dire il vero, scopriamo anche di più. Perché il twist finale ci regala una sconcertante rivelazione: non era Harry (Patrick Dempsey) a scrivere le lettere a Nola, bensì Luther Caleb (Josh Close). E non è quindi stato Quebert a scrivere il romanzo Le origini del male, ma sempre e solo Luther. Harry si è limitato a ritrovarsi tra le mani il libro dopo che lo stesso Caleb glielo aveva consegnato per avere un parere sullo scritto e dopo la sua morte ha deciso di appropriarsene. Il romanzo scritto da Harry Quebert con Nola è un altro, ma l’autore ha deciso di tenerlo segreto.

Arriviamo, invece, alla soluzione del caso che sin dal primo episodio ci ha tenuti sulle spine, con un flashback che finalmente disvela la (sfortunata, è il caso di dirlo) catena di eventi che ha portato alla morte di Nola. Ancora una volta un colpo di scena difficile da prevedere, all’altezza di quanto visto finora nel corso della serie. Che a sua volta riserva un giusto finale a tutti i suoi personaggi, Luther compreso.


Harry Quebert: tutto è bene quel che… finisce

Non è certo un happy ending, né d’altronde poteva esserlo, quello de La verità sul caso Harry Quebert. Ma tutto sommato per i protagonisti della vicenda poteva andare peggio. Quello che conta, piuttosto, è che la serie tv sia riuscita nell’intento di mantenere inalterato il livello qualitativo dall’inizio alla fine, in un crescendo episodio dopo episodio che lascia gli spettatori con una risposta a tutte le domande e con la soddisfazione di non aver visto tradite le proprie attese.