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Samuele Bersani compie 50 anni: da "Freak" a "Cattiva", i migliori successi del cantautore

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L’artista di Rimini è nato l'1 ottobre del 1970. Scoperto da Lucio Dalla, i suoi brani hanno fatto da colonna sonora a generazioni di ragazzi con armonie orecchiabili e contenuti intensi, a volte allegri altre emozionanti

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Samuele Bersani ha accompagnato generazioni di ragazzi con le sue canzoni spesso allegre e frizzanti oppure romantiche ed emozionanti. A 50 anni, compiuti l'1 ottobre, l’artista è tra i più apprezzati dal pubblico italiano e tra i cantanti che hanno ricevuto il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre targhe Tenco.

Gli esordi e il sodalizio con Lucio Dalla

Dopo vari concorsi musicali, il ragazzo di Rimini si trasferisce a Bologna dove viene notato da Lucio Dalla che gli fa aprire i concerti del Cambio Tour nel 1991. In questa occasione, propone un brano sull’incomunicabilità, “Il mostro” mentre l’anno seguente pubblica il primo disco “C’hanno preso tutto”. Ma il successo arriva nel 1994, con il secondo album “Freak” che vende oltre 150mila copie e resta nella top 100 FIMI/Nielsen per 56 settimane consecutive. Da questo momento in poi, nel corso della sua carriera, Bersani ha regalato al pubblico brani indimenticabili, alcuni più leggeri, altri estremamente intensi, ma tutti capaci di fare da colonna sonora di fan di diverse età. Da “Coccodrilli” a “Giudizi universali fino a “En e Xanax”, ecco quali sono le canzoni più belle dell’artista.

"Chicco e Spillo"

“Chicco ha una cicatrice sulla faccia. Sta con suo fratello che si fa chiamare Spillo. E sanno già sparare come dei cawboy”. È l’incipit del primo successo di Samuele Bersani, “Chicco e Spillo”, brano contenuto nel primo disco “C’hanno preso tutto”, una canzone orecchiabile dal contenuto forte che parla di due fratelli giovani che vivono ai margini della società tra droga e furti sognando di “andare dove non c’è mai nessuno che ti sputa contro e ti vuol mettere nei guai”.

"Freak"

L’artista romagnolo si fa conoscere in tutta Italia con un altro brano, “Freak”, contenuto nel secondo album omonimo del cantante. Con un videoclip girato in India il brano fa ballare i giovani degli anni ’90 raccontando l’amore tra due giovani che sognano cosa fare dopo il diploma. “Dimmi dell’India, hai più pensato a quel progetto di esportare la piadina romagnola?”.

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"Giudizi Universali"

Da armonie orecchiabili e allegre, Bersani passa a melodie più intense con la canzone “Giudizi Universali” contenuta nel terzo album. Il brano è uno dei più emozionanti del musicista e vince, nel 1998, il Premio Lunezia come miglior testo letterario. Una poesia racchiusa tra note delicate che conquistano critici e pubblico. “Potrei ma non voglio, fidarmi di te. Io non ti conosco e in fondo non c’è, in quello che dici qualcosa che pensi, sei solo la copia di mille riassunti”, è una frase del singolo che l’artista, in un’intervista, ha dichiarato di non ritenere la sua migliore canzone. “Nel momento in cui l’ho scritto era evidente che avessi dei sassi da togliermi dalle scarpe. Perché non è una canzone d'amore: è una canzone di totale sfiducia, anche molto arrabbiata”.

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"Chiedimi se sono felice"

Nel corso della sua carriera, sono tante le collaborazioni di Bersani con altri artisti di primo piano sulla scena musicale italiana, come Dalla, Mina e Fiorella Mannoia, e lavori per il cinema. Le canzoni dell’album “L’oroscopo speciale” e altri estratti da altri dischi precedenti, sono state usate per la colonna sonora di “Chiedimi se sono felice”, un film del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Proprio per la pellicola, il cantautore incide il brano omonico con il quale ottiene la candidatura al Nastro D’Argento alla miglior canzone originale. “Felicità, improvvisa vertigine. Illusione ottica, occasione da prendere”, canta Bersani.

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"Che Vita!"

Nel 2002 arriva invece la prima raccolta dei migliori brani fino ad allora dell’artista, con l’aggiunta di tre inediti. Uno di questi è il singolo “Che Vita!” dal quale l’album prende il nome, una canzone che diventa subito una hit portando il disco a superare le 150mila copie vendute e a raggiungere la terza posizione nella classifica FIMI. “Che vita! Ah, puoi dirlo, sento sempre il peso di un controllo appeso al collo”.

"Cattiva"

Tra il 2003 e il 2004 con l’album “Caramella smog”, Bersani vince due targe Tenco per la miglior canzone e per il miglior album dell’anno. Il brano vincitore è “Cattiva” in cui l’autore sembra polemizzare sarcasticamente sulla tendenza alla spettacolarizzazione delle notizie di cronaca nera e di attualità. “Chiedi un autografo all’assassimo, guarda il colpevole da vicino”, canta Bersani.

"En e Xanax"

Tra le migliori canzoni del cantautore non si può non citare “En e Xanax”, contenuto nell’album “Nuvola numero nove”. Il nome del brano deriva da quello di due psicofarmaci e prenderebbe spunto dalla vita provata di Bersani. Parla di due ragazzi che si incontrano a causa di un comune attacco di panico, uno fa uso di En, l’altro di Xanax, e dall’incontro nasce una storia d’amore. “En e Xanax si tranquillizzavano con le loro lingue al gusto di medicina amara e chiodi di garofano”, si legge nel brano.