Mango nasceva 70 anni fa, le sue canzoni più famose da "La Rondine" a "Oro"

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Il cantautore lucano è nato il 6 novembre del 1954. Col suo timbro inconfondibile, è stato protagonista della musica italiana soprattutto negli anni Ottanta e Novanta. È morto nel dicembre del 2014 a Policoro, a 60 anni, durante un concerto. Ci ha lasciato canzoni indimenticabili: per ricordarlo, ecco alcuni dei suoi brani più belli

Il 6 novembre del 1954, 70 anni fa, nasceva in Basilicata Giuseppe “Pino” Mango. Il cantautore lucano, col suo timbro inconfondibile e il sound innovativo che mescolava diversi generi, è stato protagonista della musica italiana soprattutto negli anni Ottanta e Novanta. È morto nel dicembre del 2014 a Policoro, a 60 anni: la sera del 7, mentre era sul palco per la manifestazione di beneficenza “World of Colours”, ha interrotto l’esibizione, si è scusato con il pubblico e si è accasciato dietro le quinte per un malore fatale. Ci ha lasciato canzoni indimenticabili, come Oro, Amore per te, La rondine. Per ricordarlo, ecco alcuni dei suoi brani più belli.

Oro, 1984

Il primo vero successo di Mango è la canzone Oro, uscita nel 1984 come singolo e poi inserita nel 1986 nell’album Odissea. Il testo del brano è di Mogol: il famoso paroliere milanese intercetta per caso un provino che l’artista lucano aveva fatto per la casa discografica Fonit Cetra e, intravedendo le potenzialità della canzone, decide di intervenire sulle parole. Il brano diventa uno dei più riconoscibili di Mango. “Per averti pagherei/Un milione anche più/Anche l'ultima Marlboro darei/Perché tu sei/Oro, oro, oro”, è l’inizio. La sera del 7 dicembre 2014, quando interrompe il concerto a Policoro perché capisce di non stare bene, Mango sul palco stava cantando proprio Oro. Muore prima di raggiungere l’ospedale, per un attacco cardiaco fulminante.

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Lei verrà, 1986

Fa parte dell’album Odissea anche un altro successo di Mango: Lei verrà, del 1986. Con questo brano l’artista partecipa al Festival di Sanremo e si posiziona al 14esimo posto, tuttavia poco dopo la canzone diventa un grande successo discografico e si piazza tra i singoli più venduti. Diventa nota anche in altri Paesi d’Europa. In estate esce una versione in coppia con Loretta Goggi. “Lei verrà/Io ne ho già sete/Lei verrà/Nel tempo che verrà”, è l’inizio del brano.

Bella d’estate, 1987

Altro grande successo di Mango è Bella d’estate, del 1987: l’artista lucano ha scritto la musica, mentre il testo è di Lucio Dalla. Il brano, inserito nell’album Adesso, partecipa al Festivalbar e diventa uno dei più ascoltati dell’estate, vendendo oltre 350mila copie. Rimane una delle canzoni più celebri di Mango e tra le canzoni pop italiane più rappresentative degli anni Ottanta. Ne esiste anche una versione in spagnolo, Flor de verano. La canzone parla di un addio, di una relazione che finisce per volere dell’altra persona. “È solo un addio/ Credimi, io non ci penso mai/Vedo che hai pianto/Tu lo sapevi, ma da quando?/Bella d'estate vai via da me”, è l’inizio del testo.

Come Monna Lisa e Nella mia città, 1990

Nel 1990 Mango pubblica il suo ottavo album in studio, Sirtaki, che è anche quello più venduto. A contribuire al successo del disco ci sono i brani Nella mia città e Come Monna Lisa: entrambi sono scritti da Mango e Mogol e arrangiati da Geoff Westley. Nella mia città è un omaggio a Lagonegro, il paese d’origine del cantautore. “Nella mia città/c'è una ferrovia/che sferraglia da sempre/ma non mi abbandona mai/e guardando in là/c'è rimasto un prato/ancora un po' spelacchiato/dove correvamo noi”, è una parte del testo. Come Monna Lisa, invece, racconta di un innamorato che si accorge che nella sua amata c’è qualcosa di diverso e che forse lei sta nascondendo un tradimento che lui non vuole sapere. “Monna Lisa sai/Monna Lisa non dirmelo mai/ho paura che ne soffrirei troppo/chiunque sia non è/chi può mettersi mai fra di noi/fa che sia per te un sogno di troppo/libera tu sei/libera se vuoi/ma se tu vorrai/potrai dimenticarlo”, è il ritornello.

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Mediterraneo, 1992

Nel 1992 esce l’album Come l'acqua e il singolo che ne fa da traino è Mediterraneo, scritto ancora con Mogol. Il paroliere, parlando di questa canzone, la definisce “una delle più belle della mia vita” e “forse la più grande che abbiamo scritto insieme”. Il brano è un ritratto del paesaggio mediterraneo. “Bianco e azzurro sei/Con le isole che stanno lì/Le rocce e il mare/Coi gabbiani/Mediterraneo da vedere/Con le arance/Mediterraneo da mangiare”, è l’inizio della canzone.

Amore per te, 1999

Nel 1999 esce la prima e unica raccolta ufficiale di Mango, che s’intitola Visto così. Uno dei due inediti presenti nell’album, che è anche il primo singolo estratto, è Amore per te. Il brano è scritto insieme a Pasquale Panella e ottiene un grosso successo, anche grazie alla sua presenza nella colonna sonora della serie tv Libera di Amare. Nella canzone, il partner è visto come una figura a metà tra la fortuna e la rovina. “Tutto è pensare a te/E così, ti penso/La mia carne e l'anima/Fanno il cuore denso/Tu sei, tu sei, lo so/Così vicina/Tu sei, tu sei, lo so”, è l’inizio del brano.

La rondine, 2002

Uno dei brani più celebri di Mango è senza dubbio La rondine, singolo estratto dall'album Disincanto del 2002. La canzone, scritta dal cantautore e Pasquale Panella, partecipa al Festivalbar e diventa uno dei maggiori successi dell’estate. Racconta di quanto sia difficile lasciar andare via qualcuno, della sensazione di vuoto e mancanza che si prova. “Nonostante tu sia/La mia rondine andata via/Sei il mio volo a metà/Sei il mio passo nel vuoto/Dove sei? Dove sei?/Dove sei? Dove sei? Dove sei?/Unico amore che rivivrei/Sai di vento del Nord/Sai di buono ma non di noi/Stessa luna a metà/Sei nel cielo sbagliato”, è un estratto del testo. Angelina Mango, figlia di Pino, ha reinterpretato questo brano nella serata cover del Festival di Sanremo 2024 (che poi ha vinto). Angelina ha riarrangiato la canzone insieme a suo fratello Filippo ed è stata accompagnata sul palco dal quartetto d'archi dell'orchestra di Roma. Dopo la sua esibizione, il singolo La rondine è rientrato in classifica ed è stato certificato disco di platino. Anche altre canzoni di Mango, poi, sono state riscoperte da una nuova generazione.

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Ti porto in Africa, 2004

Nel 2004 esce l’album Ti porto in Africa, in cui Mango sperimenta nuovi suoni e le sonorità tipicamente mediterranee vengono mescolate ad arrangiamenti più rock. L’unico estratto da questo lavoro, che diventa disco di platino, è il singolo omonimo Ti porto in Africa. “L'ho raccontato al vento/Che ti porto in Africa/Gli ho raccontato tutto/Anche quello che non so”, è il ritornello.

Chissà se nevica, 2007

Nel 2007 Mango partecipa al Festival di Sanremo, e arriva quinto, con la canzone Chissà se nevica. Nella serata dei duetti, canta questo brano insieme alla moglie Laura Valente. Chissà se nevica, scritto a quattro mani da Mango e Carlo De Bei, viene poi inserito nell'album L'albero delle fate. “Chissà se nevica al di là di un dolore/Se è dispari il freddo nel cuore/Se da un tramonto è giusto prendere un fiore/Che possa rifiorire ancora/La vita è sempre/Quel darsi all'anima intensamente/Tu bella sempre/Probabilmente/Quel dirti addio non è conveniente/Tu bella sempre”, recita il testo.

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La sposa, 2011

Il ventesimo album in studio di Mango è La terra degli aquiloni, uscito nel 2011. Il singolo che lo precede è La sposa, scritto con Pasquale Panella. “Perché l'amore è pensiero io ripenso a te/Anche tu lo fai quando pensi a me/È numeroso l'amore in una vita ma/Uno è solo e sai solo più forte”, è l’inizio del testo.

Scrivimi, 2014

Nel maggio del 2014, pochi mesi prima della morte di Mango, esce l’album L'amore è invisibile: contiene, oltre a tre inediti, una serie di cover di brani italiani e internazionali. Il disco è anticipato dal singolo Scrivimi di Nino Buonocore. “Scrivimi/quando il vento avrà spogliato gli alberi/gli altri sono andati al cinema/ma tu vuoi restare sola/poca voglia di parlare allora/Scrivimi/servirà a sentirti meno fragile/quando nella gente troverai/solamente indifferenza/non ti dimenticare mai di me”, canta Mango.

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