Joe Cocker nasceva 80 anni fa, successi e cadute: le tappe fondamentali della sua carriera
Il cantante inglese era nato a Sheffield il 20 maggio 1944. È entrato giovanissimo nel mondo della musica e ha pubblicato 22 album in studio in circa quattro decenni. Ha inciso canzoni indimenticabili (spesso ha reso immortali cover di brani scritti da altri autori) e attraversato fasi di declino legate a problemi di dipendenze. “Mad Dog" è morto nel dicembre 2014. Ecco i momenti più importanti della sua vita
Quella di Joe Cocker è stata una delle voci più inconfondibili del panorama musicale degli ultimi decenni. Il cantante inglese, morto nel 2014, oggi avrebbe compiuto 80 anni. Nella sua lunga carriera ha conosciuto fasi di enorme successo e altre di declino a causa di eccessi e dipendenze. Vincitore di un Grammy nel 1983, “Mad Dog” rimane un artista unico grazie ai graffi nel suo cantato e a una carica live con pochi eguali
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INFANZIA - John Robert Cocker era nato il 20 maggio 1944 a Sheffield. Secondo diverse storie familiari, ha ricevuto il soprannome di Joe per un gioco d'infanzia chiamato "Cowboy Joe" a cui era molto legato da piccolo oppure per un lavavetri locale che si chiamava così
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GLI ESORDI - Nel 1960, insieme a tre amici, formò il suo primo gruppo, i Cavaliers. L’anno dopo, con il nome d'arte "Vance Arnold", proseguì la carriera con i Vance Arnold and the Avengers. Nel 1964 firmò un contratto discografico come solista con la Decca e pubblicò il suo primo singolo, una registrazione di I’ll Cry Instead dei Beatles, che fu un flop. Così abbandonò il suo nome d'arte e formò la Joe Cocker's Blues Band (di cui esiste solo una registrazione conosciuta su un EP)
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IL SUCCESSO - Dopo una pausa dalla musica di un anno, nel 1966 si unì a Chris Stainton per formare la Grease Band. Poi nel 1968 la sua carriera prese il volo grazie al successo commerciale di un suo riarrangiamento di With a Little Help from My Friends dei Beatles (con Jimmy Page alla chitarra). Il singolo arrivò al numero uno nella Uk Singles Chart e portò all’omonimo disco
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I MEMORABILI FESTIVAL - In tour negli Usa, Cocker e la sua band suonarono anche a Woodstock. Subito dopo venne pubblicato il secondo album, titolato solo Joe Cocker! che conteneva una cover di Delta Lady di Leon Russell che ebbe molto successo. Nell’estate del 1969 si esibì al Festival dell’isola di Wight, poi a fine anno sciolse la Grease Band
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MAD DOG - Venne formata una nuova band di supporto ribattezzata Mad Dogs & Englishmen (“cane pazzo” era il soprannome che Cocker si era ormai conquistato) e dal tour seguente uscì un album live. I ritmi estenuanti portarono il cantante a scivolare nel consumo pesante di alcol
GLI ANNI SETTANTA - Tornò in classifica con cover di Feelin’ Alright, Cry Me a River e The Letter (prima sua hit in top ten americana). Poi dopo un allontanamento di due anni dalla musica, riprese a fare live e pubblicò un album omonimo nel 1972. Il disco successivo, I Can Stand a Little Rain, uscì nel 1974 e fu trainato da una celebre versione di You Are So Beautiful (usata 20 anni dopo in una scena famosa di Carlito’s Way). Gli album seguenti non andarono bene a livello di vendite, Cocker era pieno di debiti e lottava contro l’alcolismo
GRAMMY E OSCAR - Il produttore Michael Lang accettò di gestirlo a condizione che rimanesse sobrio. Continuò a fare tour e pubblicò dischi. Nel 1982 registrò due canzoni con i Crusaders ma soprattutto pubblicò Up Where We Belong, duetto con Jennifer Warnes per la colonna sonora del film Ufficiale e gentiluomo. Andò al numero uno della Billboard Hot 100 e vinse un Grammy per la miglior performance pop di un duo e un Oscar alla miglior canzone originale (che i due eseguirono sul palco durante la cerimonia, in foto)
I SUCCESSI DEGLI ANNI OTTANTA - Nell’album Cocker del 1986 c’è la celeberrima You Can Leave Your Hat On (originariamente di Randy Newman), che venne utilizzata nel film 9 settimane e ½ ottenendo un successo enorme. Invece il successivo disco Unchain My Heart (con la famosa omonima canzone) venne nominato per un Grammy, mentre il decennio si chiuse con One Night of Sin che contiene la traccia When The Night Comes
GLI ULTIMI DECENNI - In questi anni diventò anche molto amico di Zucchero Fornaciari, che gli dedicò una canzone. Cocker prese parte ad alcuni concerti dei tour promozionali del cantante italiano. Negli anni seguenti ha continuato a esibirsi nel mondo, a ottenere riconoscimenti importanti e pubblicare nuovo lavori in studio. L’ultimo album pubblicato è stato Fire it Up nel 2012. Il suo ultimo concerto dal vivo è stato in Germania il 7 settembre 2013
EREDITÀ - Cocker ha pubblicato un totale di 22 album in studio nel corso di una carriera discografica di 43 anni. Nel 2007 ha ricevuto un OBE, l’Order of the British Empire, una delle onorificenze più importanti del Regno Unito per i servizi resi alla musica. La rivista Rolling Stone l’anno dopo lo ha posizionato al 97esimo posto nella classifica dei migliori cantanti di tutti i tempi
LA MORTE - Joe Cocker è morto di cancro ai polmoni il 22 dicembre 2014 a Crawford, nel suo ranch in Colorado. Aveva 70 anni. Aveva fumato due pacchetti di sigarette al giorno fino a quando smise nel 1991
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