Caparezza, l'album Orbit Orbit: "La sola libertà è l'immaginazione"
Musica Credit Alberto D'AndreaUn progetto monumentale, un viaggio che sembra spaziale ma poi è interiore. Abbiamo ascoltato il nuovo disco dell'artista pugliese con lui. IL RACCONTO
Torna Caparezza e lo fa con un progetto monumentale, visionario e (nel vero senso della parola) spaziale che si chiama Orbit Orbit. E' un album di libertà e il titolo è l'onomatopea dell'immaginazione. Nasce prima il fumetto e poi arriva il disco. Michele Salvemini alias Caparezza convive da anni con quel problema che si chiama acufene, che pur cambiando il suono non lo abbandona. A cui si è aggiunta l'ipocusia che è l'anticamera della perdita dell'udito. Spiega, l'artista pugliese, che accade a tanti nel mondo della musica e arriva il momento in cui "la vita presenta il conto: non se ne parla quasi mai ma è un problema presente. Ho perso la percezione della musica come vita, il mio motto era o musica o muerte, e ho avuto un periodo negativo sul quale non indugio perché è una favola a lieto fine". La cabina di salvataggio è stato il fumetto e ha iniziato a frequentare quel mondo fino a regredire all'età di 14 anni quando incontro qualcuno ed esco dal Lucca Comics col sorriso; studia scenografia del fumetto (il suo libro è di 250 pagine) e diventa un lettore compulsivo. All'inizio la sua prima sceneggiatura non necessitava di un album, l'orientamento era verso cose acustiche poi sono giunte parole, la situazione gli è piacevolmente scappata di mano e ha iniziato a scrivere. Ha definito Orbit Orbit forse il disco più complesso che abbia mai scritto: "E' un progetto onesto, si parla di libertà, dopo due dischi che affrontavano i temi della prigionia e della fuga. La sola libertà è l'immaginazione, tutte le altre sono contraddizioni. Siamo schiavi della forza di gravità, del sonno, della fame, della politica...l'immaginazione è la sola liberta che nessuno può toglierti". Il disco parte in un backstage di un concerto estivo, lui esce dal bosco di Exuvia, il precedente disco, e si ritrova in un backstage dove tutti sanno che è Caparezza tranne lui che di conseguenza è a disagio, non sa che fare, si chiude in un camerino, si sigilla e sviene. Qui parte la storia sul binario della realtà poiché è svenuto nel camerino e nessuno lo sa, poi c'è la storia della fantasia dove diventa cosmonauta e affronta svariate avventure. Il riferimento è alla Space Music di fine anni Settanta e inizio Ottanta dunque i Kraftewerk, i Rockets, i Signori della Galassia, gli Space tutti gruppi rimasti nel suo immaginario di bambino. Pesca in quei suoni elettronici che lo hanno fatto innamorare della musica. Disco e fumetto due fratelli che vivono di vita propria e c'è molta realtà in quest'opera di fantasia. L'immaginazione è libera ma parte da qualcosa che hai visto e studiato, non è libera in senso autentico, è condizionata dal vissuto dell'artista che spiega che "il processo creativo non si studia a tavolino, puoi dargli una direzione ma non sai dove ti porterà. Io compravo i dischi senza sapere cosa c'era dentro, l'ascolto era una esperienza di condivisione. Oggi compri se sei fan o dopo avere ascoltato. E' un disco dove non spingo sul flow, è un disco che aderisce alla mia età". Ho ascoltato Orbit Orbit con lui ed ecco il suo racconto canzone per canzone.
CAPAREZZA COMMENTA I SINGOLI BRANI DI ORBIT ORBIT
FLUTTO, ORBITO
E' l'inizio dell'aventura è il momento in cui dice "libero solo se fantastico". E' un fluttuare che porta verso il viaggio.
IL PIANETA DELLE IDEE
Non è come me lo aspettavo, è cinereo, arido, è la manifestazione del mio essere uomo adulto e disincantato. Incontro degli spiriti che sono idee generate da un vulcano che è spento e vogliono un corpo. Sono in realtà gli spettri delle idee che mi rimproverano che non li considero e quindi alla fine fuggo da questo pianeta.
IO SONO VIAGGIO
Cito Galaxy Express 999: un ragazzo che voleva un corpo meccanico e viaggiava su un Orient Express nello spazio. Io viaggio in un camper. E' presente spesso il 9 nell'album, è il mio numero. Realizzo una idea che si chiama proprio Idea e nasce da uno slancio di fantasia. Questo è un pezzo sulle ripartenze, su quando ti torna la voglia di fare qualcosa. E' una canzone di oltre cinque minuti perché la mia ispirazione per la partenza è un mix tra La Storia Infinita e I Feel Love di Donna Summer e dunque mi rifaccio alle sonorità di Giorgio Moroder.
DARKTAR
E' l'anti-eroe, è il nemico che ha addosso la negatività, cerca di farsi amare facendo la vittima. E' il pezzo più legato al fumetto e io ho fatto finta di essere lui, mi presento come Darktar che in inglese vuol dire catrame.
A COMIC BOOK SAVED MY LIFE
Fuggo da Darktar inseguito da mostriciattoli di pece e qualcuno mi contagia toccandomi il polpaccio: dunque potrei diventare una figura negativa. L'antidoto è una matita che rappresenta il fumetto e che toglie la negatività che poi è quello che è accaduto nella realtà. In tre strofe spiego i tre momenti della vita in cui il fumetto mi ha salvato: durante l'infanzia mi ha aperto il mondo all'immaginazione; poi il fumetto mi ha introdotto alla musica dunque all'immaginazione fantascientifica; infine c'è il riferimento a Exuvia quando sono entrato nel periodo buio. Ha un sample dei Rockets, li ringrazio, che appartiene al primo loro album Rockets del 1976.
IL BANDITORE
La matita può far tornare il buonumore e andiamo in una stazione orbitale dove vivono tutti i fumettisti del cosmo che sono tutti soldati. Bonvi e Moebius sono i miei punti di riferimento. Partiamo per tornare da Darktar armati di matitone per riprendere la perla. E' la mia prima cover ufficiale in assoluto, il brano è di Enzo Zerrè, quello di Lavorare con Lentezza per intenderci, che si esibiva percuotendo una sedia. La canzone è composta di sole onomatopee prese dal fumetto.
AUTOVORBIT
Con i fumettisti armati di matite torniamo a Darktar: siamo in tanti e senza combattere vorremmo convincerlo a darci la perla ma invece parte un saccheggio e mi ritrovo inerme davanti alla cattiveria anche dei fumettisti e parte questa che è una canzone sui ritorni che sono sempre deludenti, ecco perché voglio andare sempre avanti. Qui è cambiata anche la mia voce, c'è Michele in purezza.
CURIOSITY
C'è un personaggio famoso di Zocca che è l'astronauta Maurizio Cheli, il primo ad avere volato con lo Shuttle. E' andare oltre il bagliore, è un inno alla scienza, prende moltissimo dalla Space Music degli anni Settanta, in particolare Help Me dei By The Savers.
GLI OCCHI DELLA MENTE
L'immaginazione può diventare una aberrazione poiché se le persone credono nelle loro storie fantastiche diventa un disastro. Siamo su un pianeta e mi scambiano per un messia io spiego che non è così ma loro non cambiamo idea, per loro è così. Il sample è di Delirio di Gianni Morandi. Sappiamo che Darktar la perla la ha ingoiata e beve acqua miracolosa per non essere più di catrame e rigettarla. Gli spiego che ringiovanire non è positivo: io sono felice di questa fase della mia vita che ha un lento processo di putrefazione cui voglio assistere.
COME LA MUSICA ELETTRONICA
Sappiamo che Darktar la perla la ha ingoiata e beve acqua miracolosa per non essere più di catrame e rigettarla. Gli spiego che ringiovanire non è positivo, felice di questa fase della mia vita che ha un lento processo di putrefazione cui voglio assistere. La nostra è una vita di ripetizioni, natale, ferragosto...
THE NDE
Significa Near Death Experience. C'è un altro personaggio, c'è una rana che rappresenta il vecchio Caparezza: si aspettano che torni il vecchio Caparezza e si beccano il Caparezza vecchio. Si chiama Magmarana che nasce dalle ceneri del vulcano ed è l'anagramma di...anagramma. La rana leccando l'acqua ringiovanisce, allora voglio svegliarmi buttandomi dall'astronave ma mi danno un colpo in testa: il corpo è la mia musica e io sono lo spirito che osserva cosa succede intorno a questo corpo senza vita.
PATHOSFERA
Mi risveglio dopo un botto e sono sempre in astronave dove ci sono tutto intorno asteroidi parlanti che insultano prima di andare a cozzare contro la mia stessa astronave. Oggi le brutture aumentano, quello che accade nei social ha raggiunto livelli di sgarbo e di violenza dai quali è difficile tornare indietro: pur di non farsi attaccare si diventa impermeabili non leggendo i commenti e senza farsi coinvolgere emotivamente. Per me è un incubo essere in un mondo che è l'esatto opposto di quello in cui speravo vent'anni: ho la guerra dietro casa, ci sono colonialismo, genocidio e l'essere umano mette il paraocchi e ci si abitua ai soldati che commettono crimini col sorriso. Questa canzone è sul recupero dell'empatia ed è molto personale: assorbire le cose negative e non anestetizzarci se no non riconosci più le cose positive. E' la canzone più intima dell'album.
COSMONAUFRAGO
Nel modulo di atterraggio mi chiedo cosa sia la libertà perché ha uno spazio infinito. L'uomo sta in uno scafandro e torna sulla terra chiuso in un modulo di salvataggio. Il mare per la sua estensione e anche per una questione di non sopravvivenza è quanto di più vicino allo spazio esista.
PERLIFICAT
Nel fumetto mi risveglio consapevole di chi sono, la pacificazione la ho raggiunta davvero. Ora sono determinato da quello che sono e non da quello che faccio: la vita è vivere, non ci sono né missioni né fatalismo. Volevo chiudere l'album con una nota ancora più positiva. Concludo con l'umanità perché l'umanità è capace di brutture ma anche di meraviglie e questo pezzo è scritto con una orchestra di 74 elementi. La perla ne è il simbolo: Carl Jaspers studiando Van Gogh a fine analisi ha associato la perla all'atto creativo perché nasce con un batterio, l'ostrica reagisce a una aggressione e la perla è la reazione. Io sono una ostrica sognatrice: la realtà è stato il batterio e io lo anestetizzo con questi mondi, musica fumetto e show quindi creiamo per sopravvivere.