Premio Tenco 2025, memoria e futuro sul palco del Teatro Ariston

È calato il sipario sull’edizione 2025 del Premio Tenco, la rassegna dedicata alla canzone d’autore. Antonio Silva, affiancato da Lorenzo Luporini, Silvia Boschero e Andrea Scanzi, ha accompagnato il pubblico in un bellissimo viaggio tra musica e parole, passato e futuro. Il Teatro Ariston di Sanremo ha ospitato nomi illustri e artisti in ascesa della scena discografica per tre serate di grande spettacolo. Il nostro racconto. premio tenco, la prima serata Il passato come chiave per comprendere il futuro, il Premio Tenco 2025 ha celebrato l’importanza della memoria come strumento dalla doppia funzione: combattere le oppressioni e raccontare frammenti di vita. Alla conduzione Antonio Silva, affiancato da Lorenzo Luporini. Emma Nolde ha inaugurato la serata con il brano Lontano, lontano di Luigi Tenco scelto come sigla di apertura della rassegna. Dopo l’esibizione di Sirene, la cantautrice toscana ha proseguito con Punto di vista: “Ci sono posti come questo in cui le parole hanno un peso diverso. Solo le parole possono cambiare l’essere umano”. Stefano Tessadri ha omaggiato Pier Paolo Pasolini, mentre Alessio Lega ha ricordato Sergio Staino con una nota di positività: “La morte non è necessariamente una cosa triste, quando si è ben seminato, non si può avere paura”. Goran Bregović ha ritirato il Premio alla Carriera regalando un’esibizione spettacolare. Presentato in anteprima il brano Ouzo and Banana contenuto nell’album in uscita prossimamente. Lamante ha sorpreso duettando con Emma Nolde sulle note dell’inedito Dopo di te. Premiata Ginevra Di Marco con la Targa Tenco per il Migliore album di interprete per Kaleidoscope. Da segnalare la performance toccante sulle note della splendida Ballata per Margherita. In chiusura, Lucio Corsi ha ritirato le Targhe Tenco per il Migliore album in assoluto per Volevo essere un duro e per la Migliore canzone singola per il brano portato in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo. Premio Tenco 2025, la seconda serata Antonio Silvia e Silvia Boschero al timone del secondo appuntamento. Dopo aver ritirato la Targa Tenco per il Migliore album opera prima grazie a Mi piace, Anna Castiglia ha proseguito la serata con Gli stessi, U mari, Le chiese sono chiuse e Ghali: “Grazie al Club Tenco per questo riconoscimento, mi sento riconosciuta in tutti i sensi”. Moni Ovadia ha emozionato con tre canzoni dedicate al popolo palestinese: Il piccolo Alì, Dona Dona e Palestina terra di dolore. Silvia Boschero ha introdotto La Niña, premiata con la Targa Tenco per il Migliore album in dialetto per Furèsta. L’artista, una delle voci più potenti della nuova generazione, ha offerto un assaggio dei suoi concerti mescolando folk e futuro. Omar Pedrini e Massimo Priviero hanno eseguito Speechless di Neil Young omaggiando il rock d’autore. Simone Cristicchi, affiancato dal Gnu Quartet, ha proposto Cade, Magazzino 18 e Ti regalerò una rosa chiudendo con Quando sarai piccola: “Il nostro DNA ci rende unici”. Caroline Pagani ha ritirato la Targa Tenco in qualità di Produttrice artistica per il Migliore album a progetto per Pagani per Pagani. La musicista ha ricordato l’ultima intervista di Luigi Tenco rilasciata proprio al fratello Herbert. Ricky Gianco ha ritirato il Premio alla Carriera regalando successivamente un medley di grandi successi. Premio alla Carriera anche per i Baustelle. Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini hanno successivamente proposto Il Vangelo di Giovanni, Nessuno, Una storia, La guerra è finita e Contro il mondo. PREMIO TENCO 2025, LA TERZA SERATA Dopo i saluti di Antonio Silva e Andrea Scanzi, Steven Forti, colonna portante del direttivo del Club Tenco, ha presentato il premio Yorum ispirato a Grup Yorum, collettivo riformatosi dopo l’incarcerazione di ventuno membri per aver combattuto contro la repressione artistica. La voce del gruppo: “Lunga vita alla solidarietà internazionale”. Nabil Bey, visibilmente commosso, ha ritirato il riconoscimento in memoria del poeta e attivista Refaat Alareer. A seguire Paolo Angeli con If I Must Die. Dopo ave ricevuto il Premio alla carriera nel 2024, Mimmo Locasciulli è tornato sul palco del Teatro Ariston per il Premio SIAE per il cinquantesimo anniversario della deposizione del suo primo brano, Canzone di sera, alla SIAE: “Non ho mai inseguito il successo, ma la bellezza della musica”. Proposto il brano valsogli il riconoscimento, Cristalli di Boemia e Vienna 1936. Tito Schipa Jr. ha eseguito Per la strada e Masters of war, a seguire la Scraps Orchestra. In seguito, riflettori puntati sul Premio alla Carriera a Tosca. La cantautrice e musicista ha portato i presenti in giro per il mondo in un caleidoscopio di suoni. David Riondino e Sara Jane Ceccarelli hanno commosso con La riviera dei fantasmi. Infine, Daniele Silvestri ha ricevuto il Premio alla Carriera. Da segnalare l’esibizione con il brano L’uomo intero, il cantautore: “Mi permetto di tornare dove tutto è iniziato, cioè alla canzone scritta per il primo disco del 1994”. Antonio Silva ha fatto calare il sipario su questa edizione leggendo la poesia Itaca di Costantino Kavafis: “Itaca ti ha dato il bel viaggio; senza di lei, mai ti saresti messo sulla via”.

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Matteo Rossini