Miglio sull'album Traumbfabrik Again: "Credo nella solitudine salvifica e rigenerativa"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Un titolo evocativo, in italiano fabbrica dei sogni, ci accompagna in un viaggio di speranza supportato da una musica dura. L'INTERVISTA

Un progetto avvolgente e identitario con una durezza di suoni che si aprono alla speranza. Si intitola Traumbfabrik Again il nuovo progetto di Miglio, all'anagrafe Alessia Zappamiglio, cantautrice di origini bresciane ma che da tanti anni ha fatto di Bologna e dell'Emilia i suoi luoghi del cuore. Riferimenti agli anni Ottanta, ansie e speranze generazionali, momenti privati e di narrazione collettiva. Un album da ascoltare tutto d'un fiato.  dieci tracce che arrivano da due anni di scrittura, sperimentazione e produzione. Un percorso fatto di scosse e di assestamenti, di privato e collettivo. Il titolo, che significa fabbrica dei sogni, affonda le radici in un riferimento simbolo e culturale che appartiene alla Bologna degli anni Settanta e Ottanta e che nel corso del tempo si è presentato davanti lei più volte. Una fabbrica dalla quale, attraverso la voce e le parole di Miglio, i sogni assumono le più diverse colorazioni e diventano nostri.

Alessia partiamo dalla storia di Traumbfabrik Again: quando è nato e come hai lavorato a costruire la fabbrica dei sogni?

Il nome arriva da Traumbfabrik, me lo porto dietro da almeno dieci anni poi scopro che è un appartamento occupato, frequentato da intellettuali e artisti: sono una appassionata di quei tempi, degli anni Ottanta e un anno e mezzo fa vedo documentario dei Gaznevada e la storia girà lì intorno perché ci hanno militato e in quel periodo sto scrivendo il disco. Ha una matrice germanica per reference di suono con la direzione dura dell'elettronica degli anni Ottanta.

 

L'amore ci Farà a pezzi è un brano dove c'è una persona cui la relazione sembra normale e un'altra cui non lo sembra: cosa intendi per normalità affettiva?

C'è un sacco di privato e famigliare, nasce da una citazione dei Joy Division in Love Will Tear Us Apart ma mai mi ero soffermata sulla traduzione del testo: il concetto che l'amore ci farà a pezzi mi ha colpito, in più stavo scrivendo del mio vissuto. E' un ragionamento sentimentale a due ma come ti ho detto c'è anche il privato e lì è partito il viaggio narrativo.

 

"I miei ricordi sono tornati": la tua scrittura è molto cinematografica, spesso i tuoi versi sono immagini nitide. Questo realismo ti serve per esorcizzare i ricordi o per farci pace?

Forse entrambi. La scrittura mi aiuta a mettere in ordine le cose, scrivo sempre dopo avere attraversato cose forti. E' terapeutico, quando non sto bene non scrivo poi arriva il flusso.

 

Fedeli alla Linea, oltra a essere una citazione dei CCCP, è un racconto crudo di una umanità, tra morti per Eternit e altri dimenticati dopo una preghiera, dopo un funerale di Stato: come può la musica mettere argini a questa agonia?

Ci provo ma non è facile, se vogliamo essere sognatori diciamo sì ma la sensazione placa il momento, non è risolutiva ma aiuta. Crea connessioni e collettività, se ci pensi anche a un concerto sei parte di qualcosa. Dunque può ma non totalmente.

 

"L'infedeltà è uno sport giovanile": eppure le statistiche dicono che le infedeltà stanno alzandosi come età media. In cosa una infedeltà, che sia affettiva o politica, può essere perdonata?

In ambito sentimentale è privatissimo, le relazioni sono private, l'infedeltà non è solo carnale, se vengono lesi la fiducia o gli ideali non è facile passarci sopra.

 

In Love MAI Love quando dici "parlami ancora una volta dell'amore" sembri una poetessa: è una canzone di nostalgia, di rabbia o di speranza?

Speranza in toto, c'è fiducia, è un brano che anche se sembra oscuro poi si apre.

 

Il rumore bianco, lo citi in Cattolico, è per antonomasia quello del mare: rilassa e acquieta o è "un suono che faceva frastuono"?

E' anche quello bianco elettronico dei sintetizzatori. E' una canzone di alienazione e solitudine ma non per forza in accezione negativa. La solitudine talvolta può essere salvifica e rigenerativa.

 

Parliamo di Freak: quello che una volta era lo strano, il fenomeno da baraccone oggi è una persona normale?

Spero di sì, ho questa speranza. Ma in assoluto il mio è un disco speranzoso. Certo vengono visti come emarginati ma da oggi in poi speriamo di esserlo tutto, ognuno a suo modo.

 

Cosa è la fedeltà, non da un punto di vista affettivo ma intellettuale? Con i manganelli la distruggi o la difendi? Già in Manifesto parlavi di "una rivolta, di quelle fatte per manifestare".

E' essere fedeli a valori che tornano anche tra le righe. Fedeli a valori di libertà con impegno civico e politico, con l'esposizione delle idee e anche con quelle di resistenza: oggi bisogna resistere e manifestare. Nei miei 30 anni mai ho visto le piazze così piene, ho coetanei reattivi e svegli dopo un periodo di inerzia e alienazione anche a causa dell'avvento della tecnologia.

 

Karl-Marx-Allee è una strada di Berlino con edifici costruiti in quello che è definito lo stile del classicismo socialista. Si dirama per altro da Alexanderplatz: senti un legame ideale con Franco Battiato?

Non ci ho pensato ma ti confesso che Franco Battiato lo ho consumato. Tutto nasce dopo un viaggio a Berlino città che amavo già prima di andarci. Quel pezzo è molto triste e crudo. Sono cose che non decidi, scrivi. La suggestione della città in sé ricordano un po' la mia piccina Bologna.

 

Chiudi con Vertigine dove canti "nelle provinciali andiamo a piangere tutti i miei sbagli". Lo ho trovato un sequel interiore del "vorrei andare a pensare nelle aree di servizio, cercare le risposte alle tue domande nei distributori automatici e non ho più bisogno delle armature, mi libero dalle paure". Nei pochi anni che passano tra le due canzoni ti senti di avere esorcizzato un po' delle tue paure?

Qualcuna si ma ce ne sono ancora, è una bordata, per usare uno slang giovanile, enorme da smaltire. Ben venga la strada che c'è da fare.

 

Ti domandi ancora "che cosa te ne fai dei giorni pieni se poi diventano vuoti?" oppure oggi i tuoi giorni sono pieni secondo i tuoi desideri e le tue esigenze senza più quelle paranoie che non ti fanno dormire citate in Come La tua Saliva?

Ci sono tanti giorni pieni ma devi fare la scorta per restare in piedi quando in certi giorni hai i tuoi vuoti.

 

Una curiosità, citando ancora Manifesto: nella nebbia emiliana hai trovato respiro?

Assolutamente sì, ho scelto l'Emilia e Bologna che prima, da bresciana, frequentavo a spot e poi è diventata casa. L'Emilia offre paesaggi che a me rilassano.

 

Che puoi anticiparmi del tour?

Andremo a bere nelle osterie lungo il Po. Porterò le cose passate con la stessa matrice ma con un vestito di produzioni della nuova linea.

 

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