Appuntamenti all’ex Macello, sempre in modalità festival ovvero dalle 18 a mezzanotte
Durante la Fashion Week di settembre, Milano si conferma epicentro mondiale non solo di moda e design ma anche di lifestyle e intrattenimento e anche quest’anno propone una serie di eventi che vedono protagonisti i più grandi dj internazionali. In questo contesto, Vision Open Air si ritaglia un ruolo di primo piano con i suoi appuntamenti all’ex Macello, sempre in modalità festival (ovvero dalle 18 a mezzanotte) e che in questi mesi ha già proposto top deejay quali Ilario Alicante, &ME (Keinemusik), Marco Carola, Jamies Jones e Joseph Capriati.
Vision Open Air prende il via giovedì 25 settembre 2025 con Peggy Gou, Chloé
Caillet e Annicka. Peggy Gou è dj e icona globale capace di unire musica, moda e stile
come pochi altri, tra collaborazioni con griffe internazionali, progetti personali come il
brand KIRIN e hit planetarie come “(It goes like) Nanana”. Il giorno successivo, venerdì
26, la line-up porta sul palco PAWSA, Matisa, Saraga e KOKO. Tra i protagonisti, spicca
PAWSA, co-fondatore della label Solid Grooves, che ha ridefinito i confini della tech house con un suono unico e riconoscibile, recentemente approdato anche nella colonna sonora del nuovo film “F1” con Brad Pitt. Sabato 27 settembre sarà invece la volta di Solomun, Genesi e Valerie Fox. Un nome, quello di Solomun, che non ha bisogno di presentazioni: maestro capace di influenzare più generazioni, fondatore della label Diynamic, autore di remix per giganti come Depeche Mode e Lana Del Rey, e protagonista di collaborazioni trasversali, dal cinema ai videogame, così come le sue domeniche al Pacha di Ibiza sono da anni un autentico must.
E non finisce qui: venerdì 26 settembre Vision inaugura anche la stagione indoor al
Fabrique, sempre a Milano con The Martinez Brothers e Blacksun. Un cartellone che
conferma ancora una volta come la Milano della Fashion Week sia molto più che passerelle e sfilate: un vero e proprio hub, dove la sua musica elettronica ed i dj si esaltano come non mai, in particolare in una location post industriale come l’ex Macello.