Ed Sheeran schiaccia Play e racconta la sua vita di uomo, partner e padre

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Cambi di ritmo, contaminazioni, parole e suoni dai tanti colori. Il cantautore di Halifax rilegge la sua anima intimistica in chiave contemporanea. LA RECENSIONE

Ed Sheeran esce dal mondo matematico, ma non scientifico, schiaccia Play e ci porta nel suo mondo di uomo, partner e padre. E' l'album più libero del trentaquattrenne cantautore di Halifax, poiché alla base c'è una esplorazione sonora cosmopolita. Le ballate di questo progetto, che ci restituiscono un Ed Sheeran più vicino all'eponimo album d'esordio del 2007 e a quello successivo, del 2008, intitolato Want Some? ma con una maturità che gli ha permesso, in questo nuovo viaggio, di assorbire dalle culture musicali indiane e persiane e innestare questi flussi nella tradizione del folk irlandese. Il singolo Sapphire è stato creato con musicisti indiani e ha collaborato con Arijit Singh, un pluripremiato artista di quel paese, e alla fine oggi aacoltiamo una versione rielaborata del brano, con una strofa e un ritornello cantati in un mix di hindi e punjabi (non dimentichiamo che il disco è stato completato a Goa). Play è mille variazioni melodiche e stilistiche e il cantautore inglese ha precisato che è nato nel momento in cui ha visto la luce dopo un periodo buio della vita: da lì il desiderio di colorare l'esistenza, per usare una parola a lui cara, ha voluto creare un mondo in technicolor.

 

ED SHEERAN, NESSUN RIMPIANTO IN UNA VITA IN TECHNICOLOR

In totale sono tredici i brani di Play, si parte con Opening e si chiude con Heaven, ovvero in paradiso. Anche se ma mia canzone preferita è Old Phone, bisogno sottolineare l'importanza di Opening, un brano che traghetta gli ascoltatori dallo Sheeran di ieri a quello di oggi (e probabilmente di domani): c'è un cambio di ritmo a metà pezzo, si parte con una melodia acustica sognate e poi la musica si gonfia come un torrente in piena e diventa avvolgente, come passare da una carezza a un abbraccio. In quei secondi si comprende che inizia acusticamente come Subtract e poi passa a Play. Camera è il brano più intimo, è quello che racconta il rapporto di ed con la sua compagna: la musica trasmette una nota di melanconia che però non attenua il romanticismo: e sono commoventi i versi quando lui dice che ricordare i bei momenti non servono le fotografie. In Old Phone racconta di quando ha ritrovato il suo vecchio cellulare e lo ha esso in carica, poi è entrato nella sua memoria e ha trovato nomi di persone che non sa oggi cosa facciano, conversazioni con amici morti e alla fine ha deciso di riporlo nel cassetto perché nulla di buono giunge dai rimpianti. The Vow è una una canzone d'amore con una tenerezza quasi adolescenziale: "ti ho promesso tutti i miei giorni, lo giuro ancora e ancora". Mai, valutando Play in toto, Ed Sheeran è stato così trasparente. Parlando del disco, per inquadrarlo, ha fatto riferimento alle montagne russe e ci sta, saliamo e scendiamo canzone dopo canzone. Sono stati annunciati di cinque concerti intimi a dicembre a Parigi, Monaco, Dublino, Manchester e Coventry prima della partenza del nuovo tour negli

stadi a gennaio dall'Australia.

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