Renzo Rubino & Friends omaggiano Domenico Modugno e fanno volare Polignano a Mare
Musica
Un serata per ricordare uno degli artisti italiani più grandi di sempre nato nella cittadina pugliese. Ospiti, oltreché La Sbanda, Vinicio Capossela, Paola Turci, Gino Castaldo e La Niña
Nella notte dell'eclissi, tra il borbottio del mare e la carezza del vento, Polignano a Mare, città della Musica, celebra uno dei suoi figli più illustri, Domenico Modugno. E lo fa con una festa lunga tre giorni che nella sua ultima serata, quella di domenica 5 settembre, porta sul palco Vinicio Capossela, Paola Turci, Gino Castaldo e La Niña, che entusiasma la piazza col concerto incentrato sul suo album Furésta. Maestro orchestratore è Renzo Rubino, che accompagnato da La Sbanda, non solo tesse la liturgia della serata ma regala anche, e in tutti e tre i giorni, momenti poetici estemporanei, apparendo all'improvviso in vari luoghi della cittadina pugliese e proteggendola con una coperta di note. A parte Carola Moccia, ovvero La Niña, che chiude la rassegna col suo live integrale, chi sul palco è salito prima di lei alterna un repertorio proprio a canzoni di Modugno e ad aneddoti e testimonianze che contribuiscono, qualora ce ne fosse bisogna, a fortificarne la grandezza. Due i momenti, a mio avviso, più iconici, da portare per sempre nel cuore. Il primo è il duetto di Renzo Rubino e Vinicio Capossela in Volare che porta tutti nel blu dipinto di blu e poi c'è l'apparizione sul palco della signora Mimma (è anche su instagram @fasanomimma), 89 anni, la nonna di Renzo Rubino (e di sua sorella Laura, anima e cuore della tre giorni di Polignano) che canta e balla col nipote nel brano Charpentier, canzone che fa parte dell'ultimo progetto discografico del visionario artista di Martina Franca che si intitola Il Silenzio fa Boom. Applausi e commozione per questa signora straordinaria, dalla gioia e l'energia contagiose. Ad maiora.
IL COLORE DEI SOGNI E' NEL BLU DIPINTO DI BLU
Il viaggio "meraviglioso" parte alle 21 e dopo i saluti istituzionali la musica si accende. Renzo Rubino, che col suo progetto artistico con La Sbanda ha elevato il concetto di banda da un livello folcloristico a un livello culturale/folcloristico, ha voluto, prima che la serata decollasse, che venissero ringraziate le cinque bande che ha sfilato per le vie di Polignano: Banda Alula di San Pietro Vernotico, Gran Concerto Bandistico D. Giuliani di Polignano a Mare, Grande orchestra di Fiati di San Severo, Grande Orchestra di Fiati G. Ligonzo di Conversano e Centenario Concerto Bandistico Piero Serripierro ancora di Polignano a Mare. Un video-messaggio di Renzo Arbore anticipa l'apparizione sul palco di Paola Turci e Gino Castaldo; mentre quest'ultimo fa storytelling, affascinando il pubblico con i suoi racconti e ricordi, la Turci, chitarra e voce, incanta con Dio come ti Amo, Vecchio Frac e La Lontananza cui aggiunge Il Pescatore di Fabrizio De André e la sua Bambini che per la sua attualità, nonostante sia un brano del 1989, fa arrossire tanti occhi. La canzone San Donaci apre il set di Renzo Rubino e La Sbanda: oltre alla già narrata Charpentier con nonna Mimma, arrivano La Patrona delle Piccole Cose, La Madonna della Ninna Nanna e la modugnana Amara Terra Mia. La bellezza è tale che si perde il senso del tempo (sul finale Rubino dovrà rinunciare ad alcune sue canzoni, tra cui la geniale Pop, per evitare che La Niña salisse sul palco all'alba) e in una società condizionata dalle scadenze è straniante questa sonora atemporalità. Vinicio Capossela si presenta con La Marcia del Camposanto e poi procede con Zampanò, I Musicanti di Brema, Santissima dei Naufragati, L'Uomo Vivo e crea, dulcis in fundo, con Renzo Rubino una sincopata Volare. Ora Renzo riporta La Sbanda sul palco e lui scende in mezzo alla gente per cantare una canzone che è diventata un inno e si intitola Porto Rubino e recita "Porto Rubino, aiutami, anche guardami, salvami, portami a casa, finché ci sarà la voce del mare che da lontano mi abbraccerà". E nel "porto" di Polignano a Mare l'abbraccio che ha tracciato, come una rotta, Renzo è stato una grande bellezza.