Josh Freese lascia i Foo Fighters: "Non era musica per me" e torna nei Nine Inch Nails

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Giuditta Avellina

Giuditta Avellina

©Getty

Dopo due anni nei Foo Fighters, Josh Freese dichiara che la musica della band non gli risuonava personalmente, attribuendo l’addio a divergenze gestionali. Il batterista, "scioccato e deluso" dall’addio, ritorna sul palco con i Nine Inch Nails, dove ritrova intensità e orgoglio.

È un ritorno alle origini quello che sta vivendo Josh Freese. Dopo aver lasciato i Foo Fighters lo scorso maggio, il batterista statunitense ha spiegato in un’intervista al New York Times che la sua decisione è maturata soprattutto per divergenze artistiche: la musica della band "non era per me", ha dichiarato con chiarezza.

Una situazione "da salvare"

Freese era stato ingaggiato nel 2023 da Dave Grohl con il compito, come da lui stesso raccontato, di “salvare la situazione” dopo la tragica scomparsa di Taylor Hawkins. Quel ruolo, ha ammesso, lo portava a doversi “accendere in ogni momento”. 

Il colpo di scena è stato reso ancora più sorprendente dal fatto che il suo sostituto nei Foo Fighters, Ilan Rubin, provenisse proprio dai Nine Inch Nails. Una scelta che ha scatenato una sorta di “scambio d’estate”: Freese rientra nella band industrial, il luogo dove si era lasciato nel 2008 per motivi familiari.

I problemi alla base

Il ritorno sul palco con i Nine Inch Nails, al fianco di Trent Reznor, ha rappresentato per Freese un ritorno a una forma di musica e un contesto che lo emozionano profondamente. Ha descritto le performance con la band come occasioni in cui si sentiva di nuovo colpito da “intensità, orgoglio e soddisfazione” raramente provati altrove. Freese non ha risparmiato riflessioni anche sul ruolo del management nel suo addio ai Foo Fighters. Ha confidato: “Guardando indietro, penso che il problema fosse con il loro management”, aggiungendo che alla fine "non era musica che mi risuonava veramente".

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