Lucio Corsi al No Borders Music Festival, sogno e realtà in un pomeriggio di mezza estate
Musica Foto di Omar Breda
Lucio Corsi è stato il protagonista di domenica 27 luglio al No Borders Music Festival: il folletto della musica fa sognare cinquemila persone con il suo concerto, colonna sonora perfetta di un pomeriggio di mezza estate ai Laghi di Fusine. Lucio, Puck contemporaneo che scatena caos e curiosità, ma con un animo buono, gentile e generoso. Il nostro racconto
Nell’opera shakesperiana Sogno di una notte di mezza estate Puck è un folletto che scatena il caos tra gli umani ma che, durante il racconto, li aiuterà a realizzare il loro sogno d’amore. Inizialmente può sembrare dispettoso, ma alla fine la sua vera anima buona prevale. Ecco, immagino Lucio Corsi proprio come una creatura speciale che con la sua musica, inizialmente, può sembrare un personaggio d’altri tempi che desta curiosità, ma che alla fine crea qualcosa di bello, bellissimo. Ed è quello che è successo al No Borders Music Festival, domenica 27 luglio, nelle sue due ore di concerto.
Lucio, folletto generoso della musica
Lucio, che in molti hanno scoperto grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo di quest’anno, inizia puntuale alle quattordici: insieme ai suoi amici musicisti, che in questi mesi lo stanno accompagnando in tutta Italia per un lungo tour, intona Freccia Bianca, nota che dà il via alla festa. Sì, una festa per tutti e per tutte le età, senza distinzioni. Ci sono bambini e adulti con la maglia simbolo di Lucio che cantano a squarciagola, ma anche piccole creature con il volto dipinto di bianco – proprio come il cantautore toscano – che ascoltano e osservano in silenzio. Chissà a cosa pensano quando guardano il folletto Lucio Corsi cantare e danzare con pianoforte e chitarra: di certo non possiamo saperlo, ma vediamo che si stanno divertendo. Ed è quello che conta. Lucio ha due caratteristiche che lo distinguono nel mare magnum degli artisti: sul palco, suo habitat naturale, si trasforma e ti trasmette proprio il suo amore per la musica. Gli piace raccontare le idee che l’hanno portato a scrivere i suoi brani senza mai completare del tutto la storia e lasciando sempre un briciolo di mistero curiosità in chi ascolta. È come se lui ti dicesse: sì, la mia storia è questa, ma falla anche tua, vediamo cosa riesce a creare la tua mente. Sì: Lucio Corsi, con la sua musica, cerca di stimolare la creatività di ciascuno di noi, dei bambini e dei tanti adulti presenti anche al concerto del No Borders. E, lasciatemelo dire: non c’è qualcosa di più bello, perché questo è un atto di generosità unica. Tra le canzoni del concerto, oltre a Volevo essere un duro, Radio Mayday e Trieste, c'è anche un omaggio a Randy Newman con il brano La gente bassa, traduzione della canzone Short People, che Lucio promette di voler registrare..."ma non so quando!" aggiunge sorridendo. E proprio sorridendo, alla fine del concerto, il cantautore toscano saluta tutti presenti e ringrazia per aver condiviso un bel pomeriggio insieme. Perchè, ciò che conta, è essere stati bene. Ed è quello che ha fatto proprio il folletto Lucio Corsi, con la sua musica, nella natura incontaminata del No Borders.