Addio a Celso Valli, l’architetto del pop italiano

Musica
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Si è spento a 73 anni Celso Valli, tra i più importanti produttori e arrangiatori italiani. Dietro i suoi tasti e le sue partiture sono passati decenni di musica leggera: da Mina a Vasco, da Morandi a Eros Ramazzotti. Un artista silenzioso, ma fondamentale

Era l’anima musicale che non si vedeva, ma suonava dentro ogni grande successo del pop italiano. Celso Valli non saliva sul palco, non appariva nelle copertine, eppure dietro ogni accordo iconico – da Mina a Vasco, da Baglioni a Ramazzotti – c’era il suo tocco elegante, invisibile ma imprescindibile. Oggi il mondo della musica piange la scomparsa di uno dei suoi maestri assoluti.

Una vita scolpita nella melodia

Nato a Bologna il 14 maggio 1950, Celso Valli si diplomò in pianoforte al Conservatorio “Giovanni Battista Martini”, cominciando la sua carriera come tastierista nelle band Ping Pong e Bulldog. Nei primi anni '80 diede vita a una propria big band jazz, ma fu dietro le quinte del pop italiano che lasciò il segno più profondo.

Dagli anni Ottanta in poi, il suo nome è comparso nei crediti dei più grandi successi della musica italiana: da Mina a Gianni Morandi, da Raf ai Matia Bazar. Con Claudio Baglioni collaborò a dischi epocali come La vita è adesso e Oltre, diventandone il punto di riferimento musicale.

Con Vasco Rossi fu molto più di un semplice arrangiatore: contribuì a tracciare l’identità sonora di brani come “Senza parole”, “Sally” e “Un senso”. Collaborò anche con Eros Ramazzotti (“Adesso tu”, “Cose della vita”, “Più bella cosa”), Laura Pausini, Giorgia, Andrea Bocelli, Il Volo, Renato Zero, Jovanotti.

Premi, riconoscimenti e progetti personali

Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi dischi d’oro e di platino, un Latin Grammy per l’album Primavera Anticipada di Laura Pausini e il Leone d’oro alla carriera nel 2006. Nel 2011 fu premiato con il disco di diamante per Vivere o niente di Vasco Rossi. Nel 2022 pubblicò Sette canzoni al piano, album solista in cui condensò il suo universo musicale con delicatezza e raffinatezza: un testamento artistico in punta di dita.

L’eredità invisibile ma fondamentale

Celso Valli si è spento nella sua Bologna il 28 luglio 2025, all’età di 75 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore cerebrale. Poco incline alla ribalta, Valli ha lasciato un’impronta profonda e silenziosa nella storia musicale italiana. Ha saputo fondere orchestrazione classica e arrangiamenti moderni, costruendo architetture sonore precise, emozionanti, indimenticabili. Dietro ogni nota, c’era un pensiero, dietro ogni silenzio, una scelta. Il suo lavoro non si limitava alla tecnica: era interpretazione, visione, ascolto. Se oggi molte delle canzoni che fanno parte del nostro immaginario collettivo riescono ancora a emozionare, lo dobbiamo anche – e forse soprattutto – a lui.

Sui social i messaggi di cordoglio di Morandi, Renga, Curreri        

"Viva Celso Valli. Con quella sua eleganza… Quella sua raffinatezza… e pur sanguigno! Un genio assoluto… Un grande amico di fiducia. È eccelso Celso…. Mi mancherai moltissimo… Mi manchi già". Lo scrive sui social Vasco Rossi, ricordando il produttore e arrangiatore morto oggi a 75 anni. "La nostra collaborazione - ricorda Vasco - è di lunga data. Praticamente è stato il curatore degli arrangiamenti di tutte le mie ballate… "Senza parole", "Sally", "Un senso", "Se ti potessi dire", solo per citarne alcune… E ogni volta il risultato dei suoi arrangiamenti andava oltre le aspettative. Come è accaduto con l'album "L'altra metà del cielo". Stavo assistendo "intontito a guardare" alla trasformazione delle mie canzoni in musica classica per lo spettacolo al Teatro alla Scala di Milano…. è stato straordinario. Grazie di tutto Celso".  "Celso Valli - è il ricordo di Laura Pausini - mi ha accompagnata con il suo talento di musicista e produttore per molti anni. Avete ascoltato tantissime mie canzoni arrangiate e suonate da lui, alcune delle quali sono diventate colonne sonore della vostra e della mia vita. La notizia della sua scomparsa oggi lascia tutti noi suoi amici e collaboratori profondamente tristi. La tua musica e il tuo ricordo resteranno per sempre con me, ogni volta che canterò le canzoni che abbiamo creato insieme, ogni volta che tornerò a Bologna e la tua anima sarà li, sotto i portici e nei ristoranti, nei colli e nell'aria...con tutto quello che hai lasciato a me e alla musica italiana".  "È venuto a mancare Celso Valli. Un grande musicista, uno straordinario arrangiatore, un autore, un direttore d'orchestra, un vero artista, con cui ho avuto l'onore di collaborare. Ciao Celso, sono molto addolorato, ci mancherai", è l'addio di Gianni Morandi.    "Maestro… amico, buon viaggio. Mancherai, non solo a me… la Musica ti piange", scrive Francesco Renga.    "Siamo senza parole. Sconvolti. Ci stringiamo tutti attorno a Paolo, che per noi non è "solo" un batterista, ma famiglia. Celso Valli è stato un gigante della musica. Un genio silenzioso. La mente e il cuore dietro a canzoni che hanno fatto la storia anche la nostra. Ma oggi non troviamo le parole giuste per raccontare il dolore, solo un abbraccio immenso. A Paolo, alla sua famiglia, a chi gli ha voluto bene. Ci uniamo nel silenzio e nella musica che resta sempre. Ciao, Celso… ci mancherai tantissimo!", sottolineano Gaetano Curreri, Roberto Drovandi, Andrea Fornili degli Stadio. 

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